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Lied des Gefangenen

Heinrich Heine
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OriginaleTraduzione italiana di Stefania Sbarra, da “La forma chiusa....
LIED DES GEFANGENENCANTO DEL PRIGIONIERO
  
Als meine Großmutter die Lise behext,Quando la mia nonna stregò la Lise
Da wollten die Leut sie verbrennen.La gente voleva bruciarla.
Schon hatte der Amtmann viel Dinte verklext,Già molto inchiostro aveva sprecato il podestà,
Doch wollte sie nicht bekennen.Ma lei non confessò.
  
Und als man sie in den Kessel schob,E quando la spinsero nella caldaia,
Da schrie sie Mord und Wehe;Gridò agli assassini e lanciò maledizioni,
Und als sich der schwarze Qualm erhob,E quando il denso fumo si levò
Flog sie als Rab in die Höhe.Spiccò il volo del corvo.
  
Mein schwarzes, gefiedertes Großmütterlein!La mia nonnina dalle nere piume!
O komm mich im Turme besuchen!Oh, vieni a trovarmi nella torre!
Komm, fliege geschwind durchs Gitter herein,Vieni, vola svelta e attraversa la grata,
Und bringe mir Käse und Kuchen.E portami formaggio e dolci.
  
Mein schwarzes, gefiedertes Großmütterlein!La mia nonnina dalle nere piume!
O möchtest du nur sorgen,Ti prego, assicurati
Daß die Muhme nicht auspickt die Augen mein,Che la tua comare non mi strappi gli occhi
Wenn ich luftig schwebe morgenQuando domani penderò nell’aria!


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