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Weihnachten

Kurt Tucholsky
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OriginalVersione italiana di Francesco Mazzocchi
WEIHNACHTENNATALE
  
So steh ich nun vor deutschen TrümmernCosì sto ora davanti alle rovine della Germania
und sing mir still mein Weihnachtslied.e mi canto sottovoce il mio canto di Natale.
Ich brauch mich nicht mehr drum zu kümmern,Non ho più bisogno di preoccuparmi di quello
was weit in aller Welt geschieht.che succede lontano in tutto il mondo.
Die ist den andern. Uns die Klage.Questo è degli altri. A noi il lamento.
Ich summe leis, ich merk es kaum,Mormoro piano, me ne accorgo appena,
die Weise meiner Jugendtage:il motivo dei giorni della mia gioventù:
O Tannebaum!O Tannenbaum!
  
Wenn ich so der Knecht Ruprecht wäreSe io fossi Knecht Ruprecht [1]
und käm in dies Brimboriume arrivassi in questo pandemonio
– bei Deutschen fruchtet keine Lehre –– nessun insegnamento giova ai Tedeschi –
weiß Gott! ich kehrte wieder um.Dio sa! Tornerei indietro.
Das letzte Brotkorn geht zur Neige.L’ultimo grano per far pane sta finendo.
Die Gasse grölt. Sie schlagen Schaum.La strada sbraita. Schiumano di rabbia.
Ich hing sie gern in deine Zweige,Li appenderei volentieri ai tuoi rami,
o Tannebaum!o Tannenbaum!
  
Ich starre in die Knisterkerzen:Fisso le candele crepitanti [2]:
Wer ist an all dem Jammer schuld?chi è responsabile di tutta la pena?
Wer warf uns so in Blut und Schmerzen?chi ci ha gettato così in sangue e dolore?
Uns Deutsche mit der Lammsgeduld?Noi Tedeschi con la pazienza degli agnelli?
Die leiden nicht. Die warten bieder.Loro non soffrono. Aspettano buoni.
Ich träume meinen alten Traum:Io sogno il mio vecchio sogno:
Schlag, Volk, den Kastendünkel nieder!abbatti, popolo, l’alterigia delle caste!
Glaub diesen Burschen nie, nie wieder!Non credere più a questi tipi, mai più!
Dann sing du frei die Weihnachtslieder:Poi canta libero i tuoi canti di Natale:
O Tannebaum! O Tannebaum!O Tannenbaum! O Tannenbaum!
[1] il servo Ruprecht è l’aiutante di San Nicola, figura tradizionale del Natale in Germania, comparsa nel XVII secolo e condannata dalla chiesa cattolica come paganeggiante. Corrisponde grosso modo al Krampus del folklore delle Alpi centro-orientali italiane, cioè ad un diavolo sconfitto da San Nicola e costretto quindi a servirlo.
[2] tradizionali candele con lo stoppino di legno impregnato d’olio, che bruciando emettono un delicato crepitio.

credo che Tannebaum vada corretto con Tannenbaum, a meno che non si tratti di forma dialettale; si tratta dell'abete bianco tradizionalmente associato al titolo della nota canzone natalizia.


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