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La maldición de Malinche

Gabino Palomares
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OriginaleVersione italiana di Maria Cristina Costantini
LA MALDICIÓN DE MALINCHELA MALEDIZIONE DI MALINCHE
  
Del mar los vieron llegarDal mare li videro arrivare
mis hermanos emplumadosi miei fratelli coperti di piume
eran los hombres barbadoserano gli uomini barbuti
de la profecía esperada.dell'attesa profezia.
  
Sonó la voz del monarca:Si udì la voce del monarca
que el dios había llegadoannunciare che il dio era arrivato
y les abrimos la puertae aprimmo loro la porta
por temor a lo ignoradoper paura dell'ignoto.
  
Iban montados en bestiasCavalcavano bestie
como demonios del malcome demoni del male
iban con fuego en las manosavevano il fuoco nelle mani
y cubiertos de metal.ed erano coperti di metallo.
  
Fue el valor de unos cuantosSolo il valore di pochi
les opuso resistenciaoppose loro resistenza
y al mirar correr la sangree quando videro scorrere il sangue
se llenaron de vergüenza.si riempirono di vergogna.
  
Aunque los dioses ni comenPerché gli dei non mangiano
ni gozan con lo robadoe non rubano
y cuando nos dimos cuentae quando ci rendemmo conto
ya todo estaba acabado.era ormai tutto finito.
  
Ese error entregamosCon quell'errore consegnammo
la grandeza del pasadola grandezza del passato
y en ese error nos quedamose in quell'errore siamo rimasti
trescientos años esclavosper trecento anni schiavi.
  
Se nos quedó el maleficioCi è rimasto addosso il maleficio
de brindar al extranjerodi offrire allo straniero
nuestra fe, nuestra cultura,la nostra fede, la nostra cultura,
nuestro pan, nuestro dinero.il nostro pane, il nostro denaro.
  
Hoy les seguimos cambiandoE continuiamo a scambiare
oro por cuentras de vidriooro con perle di vetro
y damos nuestra riquezae diamo le nostre ricchezze
por sus espejos con brillo.in cambio dei loro specchi luccicanti.
  
Hoy en pleno siglo XXOggi in pieno ventesimo secolo
nos siguen llegando rubioscontinuano ad arrivare uomini biondi
y les abrimos la casae apriamo loro la nostra casa
y los llamamos amigos.e li chiamiamo amici.
  
Pero si llega cansadoMa se arriva un indio
un indio de andar la sierrastanco di percorrere la sierra
lo humillamos y lo vemoslo umiliamo e lo consideriamo
como un extraño por su tierra.straniero nella sua stessa terra.
  
Tu hipócrita que te muestrasTu ipocrita che ti mostri
humilde ante el extranjeroumile davanti allo straniero
pero te vuelves soberbioe diventi superbo
con tus hermanos del pueblo.con i tuoi fratelli del popolo.
  
¡Oh! maldición de MalincheOh maledizione di Malinche,
enfermedad del presentemalattia del presente
¿cuándo dejarás mi tierra?quando lascerai la mia terra?
¿cuándo harás libre a mi gente?quando renderai libera la mia gente?


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