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Disisperada

Maria Carta
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OriginaleTraduzione italiana dal sito della Fondazione Maria Carta
DISISPERADA


Un canto di vecchi, un canto di solitudine e di dolore, un canto di emigrazione...

Fizzos mios, chi sezis a istolu
partidos pro suerare in terra anzena.
Sos cantigos bos morin’in sas venas
e pedides a d’ognunu cunsolu.
Pesadebos che rundines in bolu,
torrade, deo puru sò in pena.
C’ha sole bellu e limpidas aeras,
ma sezis bois sas siendas veras.

DISPERATA

Figli miei, che siete a stuolo
partiti per sudare in terra altrui,
il canto vi muore nelle vene
ed implorate ad ognuno il conforto.
Alzatevi in volo come rondini,
ritornate, sono in pena anch’io.
Qui il sole è splendido e limpido è il cielo,
ma ci mancate voi che siete i veri gioielli.


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