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Pane prezidente

Jaromír Nohavica
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Versione italiana filologica di Krzysiek Wrona della vesione...
PANIE PREZYDENCIESIGNOR PRESIDENTE
  
Panie Prezydencie,Signor Presidente,
Tak chciałbym Panu wierzyć,Vorrei credere fortemente
Że i na życiu naszych chłopców w obcych krajachChe alla vita dei nostri ragazzi nei paesi stranieri lontani
Panu też zależy,Lei ci tiene pure.
Więc ich wycofaj z wojen,Allora, ritirali dalle guerre,
Niech wrócą tu chłopaki,Che tornino qui giovani,
W afgańskich górach rosną maki,Nelle montagne afghane crescono i papaveri,
Lecz to są nie te maki.Questi sono, però, altri papaveri. (1)
  
Panie Prezydencie,Signor Presidente,
Niech Pan mnie raz wysłucha,Mi ascolti almeno una volta,
Niech Pan nas weźmie serio i nie dąsa ciągle,Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Daj się Pan udobruchać.Si lasci abbonire.
Panie PrezydencieSignor Presidente,
I nie będzie końca świata,E poi, mica succederà il finimondo,
Gdy podasz rękę z takim słowem,Se porgi la mano con la stessa parola
Jak zwracasz się do brata.Con la quale ti rivolgi al fratello. (2)
  
Panie Prezydencie,Signor Presidente,
Tak chciałbym tutaj zostaćVorrei, così tanto, rimanere qui,
I mimo lat za sobą, temu życiuE nonostante gli anni, questa vita
jeszcze chwilę sprostać,Poter affrontarla per un altro po’.
Nie lękać się o jutro,Non avere la paura per il domani,
Zgubić codzienną chandrę,Seminare la quotidiana tetra apatia,
Nie mam już sił, żeby IrlandięMi mancano le forze oramai, per amare
Pokochać, jak Irlandię.L’Irlanda, come fosse l’Irlanda. (3)
  
Panie Prezydencie,Signor Presidente,
Niech Pan mnie raz wysłucha,Mi ascolti almeno una volta,
Niech Pan nas weźmie serio i nie dąsa ciągle,Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Daj się Pan udobruchać.Si lasci abbonire.
Panie PrezydencieSignor Presidente,
I nie będzie końca świata,E poi, mica succederà il finimondo,
Gdy podasz rękę z takim słowem,Se porgi la mano con la stessa parola
Jak zwracasz się do brata.Con la quale ti rivolgi al fratello.
  
Panie PrezydencieSignor Presidente,
I proszę w obcych progachE, La prego, cerchi nei suoi viaggi stranieri
Przyjaciół trzeba szukać,Gli amici, di questi ce l’abbiamo bisogno,
A nie widzieć w każdym wrogaE smetta di vedere i nemici dappertutto.
I poproś swych ministrów,E chieda ai suoi ministri
Niech mówią ciut spokojniej,Di parlare con più calma,
Ja nie chcę wiedzieć, że Pan w krajuPerché io non voglio venire a sapere, che nel paese nostro
Jest z rządem też na wojnie.Con il governo stia anche in guerra.
  
Panie Prezydencie,Signor Presidente,
Niech Pan mnie raz wysłucha,Mi ascolti almeno una volta,
Niech Pan nas weźmie serio i nie dąsa ciągle,Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Daj się Pan udobruchać.Si lasci abbonire.
Panie PrezydencieSignor Presidente,
I nie będzie końca świata,E poi, mica succederà il finimondo,
Gdy podasz rękę z takim słowem,Se porgi la mano con la stessa parola
Jak zwracasz się do brata.Con la quale ti rivolgi al fratello.
  
Panie Prezydencie,Signor Presidente,
Małgosia, gdyby żyła,Małgosia, se fosse viva
To za ten list, co napisałem terazMi ucciderebbe di sicuro
Pewnie by mnie zabiła,Per questa lettera che ho proprio scritto.
Albo mi rzekła: "Krzysiu,Oppure mi direbbe: “Krzyś,
Tu szkoda twego pióra,Stai sprecando la tua penna,
Stąpaj po ziemi, a nie lataj po niej,Cammina con i piedi per terra, invece di volare
Bez przerwy z głową w chmurach".Sempre con la testa fra le nuvole”.
  
Ale ja mam nadzieję,Ma io non perdo la speranza,
Że Pan mnie raz wysłucha,Che Lei mi ascolterà per una volta sola,
Niech Pan nas weźmie serio i nie dąsa ciągle,Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Daj się Pan udobruchać.Si lasci abbonire.
Panie Prezydencie...Signor Presidente...
NOTE:

(1) Questi due versi alludono ad una canzone polacca "Czerwone maki na Monte Cassino" ("I papaveri rossi a Monte Cassino") e nello stesso tempo alla nota ingenuità di Lech Kaczyński, presidente polacco scomparso, che durante un’intervista si è fatto sfugire un’osservazione dalla quale si evinceva la sua idea sul consumo della marijuana, come una droga che viene iniettata.

(2) Altri due versi sono l’allusione ai rapporti praticamente familiari, se non di più visto che erano due gemelli, fra il presidente d’allora e il suo fratello Jarosław Kaczyński, il primo ministro all’epoca. Quest’ultimo continua a coprire il posto di leader di uno dei due partiti maggioritari in Polonia, cioé PIS, Prawo i Sprawiedliwość (Legge e Giustizia).

(3) Invece i versi che parlano d’Irlanda si riferiscono al fenomeno della massiccia immigrazione verso quel paese ai tempi quando fu scritta la canzone. Fa anche il verso ad una canzone pop intitolata “Kocham Cie jak Irlandię” (Ti amo come fossi l’Irlanda) dei Kobranocka, un gruppo rock polacco, molto in voga in questo periodo.


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