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Pane prezidente

Jaromír Nohavica
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OriginalVersione italiana filologica di Krzysiek Wrona della vesione...
PANE PREZIDENTESIGNOR PRESIDENTE
Pane prezidente - ústavní činiteli
píšu Vám stížnost že moje děti na mě zapomněly
jde o syna Karla a mladší dceru Evu
rok už nenapsali rok už nepřijeli na návštěvu
Signor Presidente,
Vorrei credere fortemente
Che alla vita dei nostri ragazzi nei paesi stranieri lontani
Lei ci tiene pure.
Allora, ritirali dalle guerre,
Che tornino qui giovani,
Nelle montagne afghane crescono i papaveri,
Questi sono, però, altri papaveri. (1)
Vy to pochopíte
vy totiž všechno víte
vy se poradíte vy to vyřešíte
vy mě zachráníte
pane prezidente
já žádám jen kousek štěstí
pro co jiného jsme přeci zvonili
klíčema na náměstí
Signor Presidente,
Mi ascolti almeno una volta,
Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Si lasci abbonire.
Signor Presidente,
E poi, mica succederà il finimondo,
Se porgi la mano con la stessa parola
Con la quale ti rivolgi al fratello. (2)
Pane prezidente a ještě stěžuju si
že mi podražili pivo jogurty párky i trolejbusy
i poštovní známky i bločky na poznámky
i telecí plecko Řecko i Německo - prostě všecko
Signor Presidente,
Vorrei, così tanto, rimanere qui,
E nonostante gli anni, questa vita
Poter affrontarla per un altro po’.
Non avere la paura per il domani,
Seminare la quotidiana tetra apatia,
Mi mancano le forze oramai, per amare
L’Irlanda, come fosse l’Irlanda. (3)
Vy to pochopíte
vy totiž všechno víte
vy se poradíte vy to vyřešíte
vy mě zachráníte
pane prezidente
já chci jen kousek štěstí
pro co jiného jsme přeci zvonili
klíčema na náměstí
Signor Presidente,
Mi ascolti almeno una volta,
Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Si lasci abbonire.
Signor Presidente,
E poi, mica succederà il finimondo,
Se porgi la mano con la stessa parola
Con la quale ti rivolgi al fratello.
Pane prezidente České republiky
oni mě propustili na hodinu z mý fabriky
celých třicet roků všecko bylo v cajku
teď přišli noví mladí a ti tu řádí jak na Klondiku
Signor Presidente,
E, La prego, cerchi nei suoi viaggi stranieri
Gli amici, di questi ce l’abbiamo bisogno,
E smetta di vedere i nemici dappertutto.
E chieda ai suoi ministri
Di parlare con più calma,
Perché io non voglio venire a sapere, che nel paese nostro
Con il governo stia anche in guerra.
Vy to pochopíte
vy se mnou soucítíte
vy se poradíte vy to vyřešíte
vy mě zachráníte
pane prezidente
já chci jen kousek štěstí
pro co jiného jsme přeci zvonili
klíčema na náměstí
Signor Presidente,
Mi ascolti almeno una volta,
Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Si lasci abbonire.
Signor Presidente,
E poi, mica succederà il finimondo,
Se porgi la mano con la stessa parola
Con la quale ti rivolgi al fratello.
Pane prezidente - moje Anežka kdyby žila
ta by mě za ten dopis co tu teď píšu patrně přizabila
řekla by: Jaromíre chováš se jak malé děcko
víš co on má starostí s celú tu Evropu s vesmírem a vůbec všecko
Signor Presidente,
Małgosia, se fosse viva
Mi ucciderebbe di sicuro
Per questa lettera che ho proprio scritto.
Oppure mi direbbe: “Krzyś,
Stai sprecando la tua penna,
Cammina con i piedi per terra, invece di volare
Sempre con la testa fra le nuvole”.
Ale vy mě pochopíte
vy totiž všechno víte
vy se poradíte vy to vyřešíte
vy mě zachráníte
pane prezidente
já chci jen kousek štěstí
pro co jiného jsme přeci zvonili
klíčema na náměstí
pane prezidente
Ma io non perdo la speranza,
Che Lei mi ascolterà per una volta sola,
Ci prenda sul serio e non tenga il broncio a tutti continuamente,
Si lasci abbonire.
Signor Presidente...
NOTE:

(1) Questi due versi alludono ad una canzone polacca "Czerwone maki na Monte Cassino" ("I papaveri rossi a Monte Cassino") e nello stesso tempo alla nota ingenuità di Lech Kaczyński, presidente polacco scomparso, che durante un’intervista si è fatto sfugire un’osservazione dalla quale si evinceva la sua idea sul consumo della marijuana, come una droga che viene iniettata.

(2) Altri due versi sono l’allusione ai rapporti praticamente familiari, se non di più visto che erano due gemelli, fra il presidente d’allora e il suo fratello Jarosław Kaczyński, il primo ministro all’epoca. Quest’ultimo continua a coprire il posto di leader di uno dei due partiti maggioritari in Polonia, cioé PIS, Prawo i Sprawiedliwość (Legge e Giustizia).

(3) Invece i versi che parlano d’Irlanda si riferiscono al fenomeno della massiccia immigrazione verso quel paese ai tempi quando fu scritta la canzone. Fa anche il verso ad una canzone pop intitolata “Kocham Cie jak Irlandię” (Ti amo come fossi l’Irlanda) dei Kobranocka, un gruppo rock polacco, molto in voga in questo periodo.


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