O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
La lezione raccolta da Emilio Jona e Sergio Liberovici nel 1963... | |
GORIZIA La mattina del quindici agosto si muovevan le truppe italiane per Gorizia le terre lontane e dolente ognun si partì Sotto l'acqua che piove a rovescio grandinava il nemico le palle fra colline e fra monti e gran valli ci massacrano tutti così. Gorizia tu sei maledetta tanti cuori son senza coscienza dolorosa mi fu la partenza e per tanti ritorno non fu O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli su letti di lana uccisori di carne umana questa guerra ci insegna pugnar Maledetti signori ufficiali Che la guerra l'avete voluta uccisori di carne venduta E rovina della gioventù Cara moglie che tu non mi senti raccomanda i compagni vicini di tenermi di conto i bambini che io moio col nome nel cuore Verrà poi il dì della pace i restanti la guerra faranno contro i vili colpendoli al petto di malvagia e crudele viltà | O GORIZIA TU SEI MALEDETTA O Gorizia tu sei maledetta tanti cuori son senza coscienza dolorosa mi fu la partenza che per tanti ritorno non fu O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli sui letti di lana distruttori di carne umana questa guerra ci insegna a pugnar Traditori signori ufficiali Che la guerra l'avete voluta Scarnatori di carne venduta volete rovinare sta bella gioventù Per le vie gridavan le mamme date il pane ai nostri bambini quel brigante di Benito Mussolini vuol far morire sta bella gioventù O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli sul letto di lana scarnatori di carne umana questa guerra ci insegna a pugnar |