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Io se fossi Dio

Giorgio Gaber
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OriginalVersione del 1991
IO SE FOSSI DIO

Io se fossi Dio
e io potrei anche esserlo
sennò non vedo chi.
Io se fossi Dio
non mi farei fregare dai modi furbetti della gente
non sarei mica un dilettante
sarei sempre presente.
Sarei davvero in ogni luogo a spiare
o meglio ancora a criticare
appunto cosa fa la gente.

Per esempio il piccolo borghese
com’è noioso
non commette mai peccati grossi
non è mai intensamente peccaminoso.
Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda
lui pensa che l’errore piccolino
non lo conti o non lo veda.
Per questo
io se fossi Dio
preferirei il secolo passato
se fossi Dio
rimpiangerei il furore antico
dove si odiava e poi si amava
e si ammazzava il nemico.

Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
non sarei così coglione
a credere solo ai palpiti del cuore
o solo agli alambicchi della ragione.
Io se fossi Dio
sarei sicuramente molto intero e molto distaccato
come dovreste essere voi.
Io se fossi Dio
non sarei mica stato a risparmiare
avrei fatto un uomo migliore.
Sì, vabbe’, lo ammetto
non mi è venuto tanto bene
ed è per questo, per predicare il giusto
che io ogni tanto mando giù qualcuno
ma poi alla gente piace interpretare
e fa ancora più casino.

Io se fossi Dio
non avrei fatto gli errori di mio figlio
e sull’amore e sulla carità
mi sarei spiegato un po’ meglio.
Infatti non è mica normale che un comune mortale
per le cazzate tipo compassione e fame in India
c’ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna
che viene da dire
“Ma dopo come fa a essere così carogna?”
Io se fossi Dio
non sarei ridotto come voi
e se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante.
Purtroppo l’occasione di morire simpaticamente
non capita sempre
e anche l’avventuriero più spinto
muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto.

Io se fossi Dio
farei quello che voglio
non sarei certo permissivo
bastonerei mio figlio
sarei severo e giusto
stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto
e se potessi
anche gli africanisti e l’Asia
e poi gli americani e i russi
bastonerei la militanza come la misticanza
e prenderei a schiaffi
i volteriani, i ladri
gli stupidi e i bigotti
perché Dio è violento!
E gli schiaffi di Dio
appiccicano al muro tutti.

Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.

Finora abbiamo scherzato.
Ma va a finire che uno
prima o poi ci piglia gusto
e con la scusa di Dio tira fuori
tutto quello che gli sembra giusto.
E a te ragazza
che mi dici che non è vero
che il piccolo borghese è solo un po’ coglione
che quell’uomo è proprio un delinquente
un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia
e che ha tentato pure di violentare sua figlia.
Io come Dio inventato
come Dio fittizio
prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico:
speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo, cara figlia.
Così per i giornali diventa
un bravo padre di famiglia.

Io se fossi Dio
maledirei davvero i giornalisti
e specialmente tutti
che certamente non sono brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete
avete ancora la libertà di pensare
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere
e di fotografare.
Immagini geniali e interessanti
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento.
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti
e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano.
Sì, vabbe’, lo ammetto
la scomparsa dei fogli e della stampa
sarebbe forse una follia
ma io se fossi Dio
di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione della democrazia.

Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente
nel regno dei cieli non vorrei ministri
né gente di partito tra le palle
perché la politica è schifosa e fa male alla pelle.
E tutti quelli che fanno questo gioco
che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso
come la lebbra e il tifo
e tutti quelli che fanno questo gioco
c’hanno certe facce che a vederle fanno schifo
che sian untuosi democristiani
o grigi compagni del Pci.
Son nati proprio brutti
o perlomeno tutti finiscono così.
Io se fossi Dio
dall’alto del mio trono
vedrei che la politica è un mestiere come un altro
e vorrei dire, mi pare Platone
che il politico è sempre meno filosofo
e sempre più coglione.
È un uomo a tutto tondo
che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo
che scivola sulle parole
anche quando non sembra o non lo vuole.

Compagno radicale
la parola compagno non so chi te l’ha data
ma in fondo ti sta bene
tanto ormai è squalificata
compagno radicale
cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
ti muovi proprio bene in questo gran casino
e mentre da una parte si spara un po’ a casaccio
dall’altra si riempiono le galere
di gente che non c’entra un cazzo.
Compagno radicale
tu occupati pure di diritti civili
e di idiozia che fa democrazia
e preparaci pure un altro referendum
questa volta per sapere
dov’è che i cani devono pisciare.
Compagni socialisti
ma sì, anche voi insinuanti, astuti e tondi
compagni socialisti
con le vostre spensierate alleanze
di destra, di sinistra, di centro
coi vostri uomini aggiornati
nuovi di fuori e vecchi di dentro
compagni socialisti, fatevi avanti
che questo è l’anno del garofano rosso e dei soli nascenti
fatevi avanti col mito del progresso
e con la vostra schifosa ambiguità
ringraziate la dilagante imbecillità.

Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
non avrei proprio più pazienza
inventerei di nuovo una morale
e farei suonare le trombe per il Giudizio universale.
Voi mi direte: perché è così parziale
il mio personalissimo Giudizio universale?
Perché non suonano le mie trombe
per gli attentati, i rapimenti
i giovani drogati e per le bombe.
Perché non è comparsa ancora l’altra faccia della medaglia.
Io come Dio, non è che non ne ho voglia
io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
o addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili
ma come uomo come sono e fui
ho parlato di noi, comuni mortali
quegli altri non li capisco
mi spavento, non mi sembrano uguali.
Di loro posso dire solamente
che dalle masse sono riusciti ad ottenere
lo stupido pietismo per il carabiniere
di loro posso dire solamente
che mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente.
Io come uomo posso dire solo ciò che sento
cioè solo l’immagine del grande smarrimento.
Però se fossi Dio
sarei anche invulnerabile e perfetto
allora non avrei paura affatto
così potrei gridare, e griderei senza ritegno
che è una porcheria
che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia.
Ecco la differenza che c’è tra noi e gli innominabili:
di noi posso parlare perché so chi siamo
e forse facciamo più schifo che spavento
di fronte al terrorismo o a chi si uccide c’è solo lo sgomento.
Ma io se fossi Dio
non mi farei fregare da questo sgomento
e nei confronti dei politicanti sarei severo come all’inizio
perché a Dio i martiri
non gli hanno fatto mai cambiar giudizio.
E se al mio Dio che ancora si accalora
gli fa rabbia chi spara
gli fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque
se gli ha sparato un brigatista
diventa l’unico statista.

Io se fossi Dio
quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio
c’avrei ancora il coraggio di continuare a dire
che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana
è il responsabile maggiore
di vent’anni di cancrena italiana.
Io se fossi Dio
un Dio incosciente, enormemente saggio
c’avrei anche il coraggio di andare dritto in galera
ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
quella faccia che era.

Ma in fondo tutto questo è stupido
perché logicamente
io se fossi Dio
la Terra la vedrei piuttosto da lontano
e forse non ce la farei ad accalorarmi
in questo scontro quotidiano.
Io se fossi Dio
non mi interesserei di odio e di vendetta
e neanche di perdono
perché la lontananza è l’unica vendetta
è l’unico perdono.

E allora
va a finire che se fossi Dio
io mi ritirerei in campagna
come ho fatto io.
Versione 2

Io
se fossi Dio
e io potrei anche esserlo
se no non vedo chi...
Io se fossi Dio non mi farei fregare dai modi furbetti della gente
non sarei mica un dilettante
sarei sempre presente
sarei davvero in ogni luogo a spiare
o meglio ancora a criticare, appunto
cosa fa la gente.

Per esempio il cosiddetto uomo comune
com'è noioso
non commette mai peccati grossi
non è mai intensamente peccaminoso.
Del resto poverino è troppo misero e meschino
e pur sapendo che Dio è il computer più perfetto
lui pensa che l'errore piccolino
non lo veda
o non lo conti affatto.
Per questo io se fossi Dio
preferirei il secolo passato
se fossi Dio rimpiangerei il furore antico
dove si amava, e poi si odiava
e si ammazzava il nemico.

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
non sarei mica stato a risparmiare
avrei fatto un uomo migliore.
Sì, vabbè, lo ammetto
non mi è venuto tanto bene
ed è per questo, per predicare il giusto
che io ogni tanto mando giù qualcuno
ma poi alla gente piace interpretare
e fa ancora più casino.

Io se fossi Dio
non avrei fatto gli errori di mio figlio
e specialmente sull'amore
mi sarei spiegato un po' meglio.
Infatti voi uomini mortali per le cose banali
per le cazzate tipo compassione e finti aiuti
ci avete proprio una bontà
da vecchi un po' rincoglioniti.

Ma come siete buoni voi che il mondo lo abbracciate
e tutti che ostentate la vostra carità.
Per le foreste, per i delfini e i cani
per le piantine e per i canarini
un uomo oggi ha tanto amore di riserva
che neanche se lo sogna
che vien da dire:
ma poi coi suoi simili come fa ad essere così carogna...

Io se fossi Dio
direi che la mia rabbia più bestiale
che mi fa male e che mi porta alla pazzia
è il vostro finto impegno
è la vostra ipocrisia.
Ce l'ho con quelli che per salvare la faccia
per darsi un tono da cittadini giusti e umani
fanno passaggi pedonali e poi servizi strani
e tante altre attenzioni
per handicappati sordomuti e nani.
E in queste grandi città
che scoppiano nel caos e nella merda
fa molto effetto un pezzettino d'erba
e tanto spazio per tutti i figli degli dèi minori.
Cari assessori, cari furbastri subdoli altruisti
che usate gli infelici con gran prosopopea
ma io so che dentro il vostro cuore li vorreste buttare
dalla rupe Tarpea.

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
maledirei per primi i giornalisti e specialmente tutti
che certamente non sono brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Signori giornalisti, avete troppa sete
e non sapete approfittare della libertà che avete
avete ancora la libertà di pensare, ma quello non lo fate
e in cambio pretendete
la libertà di scrivere
e di fotografare.

Immagini geniali e interessanti
di presidenti solidali e di mamme piangenti
e in questo mondo pieno di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate senza tremare un momento:
cannibali, necrofili, deamicisiani, astuti
e si direbbe proprio compiaciuti
voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima
in primo piano.

Sì, vabbè, lo ammetto
la scomparsa totale della stampa sarebbe forse una follia
ma io se fossi Dio di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione
della democrazia.

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente.
Nel regno dei cieli non vorrei ministri
né gente di partito tra le palle
perché la politica è schifosa e fa male alla pelle.
E tutti quelli che fanno questo gioco
che poi è un gioco di forze ributtante e contagioso
come la febbre e il tifo
e tutti quelli che fanno questo gioco
c'hanno certe facce
che a vederle fanno schifo.

Io se fossi Dio dall‚alto del mio trono
direi che la politica è un mestiere osceno
e vorrei dire, mi pare a Platone
che il politico è sempre meno filosofo
e sempre più coglione.
E' un uomo a tutto tondo
che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo
che scivola sulle parole
e poi se le rigira come lui vuole.

Signori dei partiti
o altri gregari imparentati
non ho nessuna voglia di parlarvi
con toni risentiti.
Ormai le indignazioni son cose da tromboni
da guitti un po' stonati.
Quello che dite e fate
quello che veramente siete
non merita commenti, non se ne può parlare
non riesce più nemmeno a farmi incazzare.
Sarebbe come fare inutili duelli con gli imbecilli
sarebbe come scendere ai vostri livelli
un gioco così basso, così atroce
per cui il silenzio sarebbe la risposta più efficace.

Ma io sono un Dio emotivo, un Dio imperfetto
e mi dispiace ma non son proprio capace
di tacere del tutto.
Ci son delle cose
così tremende, luride e schifose
che non è affatto strano
che anche un Dio
si lasci prendere la mano.

Io se fossi Dio preferirei essere truffato
e derubato, e poi deriso e poi sodomizzato
preferirei la più tragica disgrazia
piuttosto che cadere nelle mani della giustizia.
Signori magistrati
un tempo così schivi e riservati
ed ora con la smania di essere popolari
come cantanti come calciatori.
Vi vedo così audaci che siete anche capaci
di metter persino la mamma in galera
per la vostra carriera.

Io se fossi Dio
direi che è anche abbastanza normale
che la giustizia si amministri male
ma non si tratta solo
di corruzioni vecchie e nuove
È proprio un elefante che non si muove
che giustamente nasce
sotto un segno zodiacale un po‚ pesante
e la bilancia non l'ha neanche come ascendente.
Io se fossi Dio
direi che la giustizia è una macchina infernale
E' la follia, la perversione più totale
a meno che non si tratti di poveri ma brutti
allora sì che la giustizia è proprio uguale per tutti.

Io se fossi Dio
io direi come si fa a non essere incazzati
che in ospedale si fa morir la gente
accatastata tra gli sputi.
E intanto nel palazzo comunale
c'è una bella mostra sui costumi dei Sanniti
in modo tale che in questa messa in scena
tutto si addolcisca, tutto si confonda
in modo tale che se io fossi Dio direi che il sociale
è una schifosa facciata immonda.

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio
avrei una gran paura del futuro.
C'è un'aria di sgomento che coinvolge il mondo intero
una minaccia un tragico fermento
di popoli e di razze in via di assestamento.
Io come Dio logicamente
li vedo tutti da lontano
ma a dirla onestamente più che altro
io sono un Dio italiano
col gusto un po' indiscreto di frugare
negli antri più segreti, più nascosti
del potere.

Se fossi Dio
vedrei dall'alto come una macchia nera
una specie di paura che forse è peggio della guerra
sono i soprusi, le estorsioni i rapimenti
è la camorra.
E' l'impero degli invisibili avvoltoi
dei pescecani che non si sazian mai
sempre presenti, sempre più potenti, sempre più schifosi
è l'impero dei mafiosi.

Io se fossi Dio
io griderei che in questo momento
son proprio loro il nostro sgomento.
Uomini seri e rispettati
così normali e al tempo stesso spudorati
così sicuri dentro i loro imperi
una carezza ai figli, una carezza al cane
che se non guardi bene ti sembrano persone
persone buone che quotidianamente
ammazzano la gente con una tal freddezza
che Hitler al confronto mi fa tenerezza.

Io se fossi Dio
urlerei che questi terribili bubboni
ormai son dentro le nostre istituzioni
e anzi, il marciume che ho citato
è maturato tra i consiglieri, i magistrati, i ministeri
alla Camera e allo Senato.

Io se fossi Dio
direi che siamo masochisti e un po' dementi
che i nostri governanti non li mandiamo via.
E ormai ci possono fare qualsiasi porcheria
possono rubare e ricattare, possono ammazzare
e vomitarci addosso
che tanto noi
li votiamo lo stesso.

Io se fossi Dio
direi che siamo complici oppure deficienti
che questi delinquenti, queste ignobili carogne
non nascondono neanche le loro vergogne
e sono tutti i giorni sui nostri teleschermi
e mostrano sorridenti le maschere di cera
e sembrano tutti contro la sporca macchia nera.
Non ce n‚è neanche uno che non ci sia invischiato
perché la macchia nera
è lo Stato.

E allora io
se fossi Dio
direi che ci son tutte le premesse
per anticipare il giorno
dell'Apocalisse.
Con una deliziosa indifferenza
e la mia solita distanza
vorrei vedere il mondo e tutta la sua gente
sprofondare lentamente nel niente.
Forse io come Dio, come Creatore
queste cose non le dovrei nemmeno dire
io come Padreterno non mi dovrei occupare
né di violenza né di orrori, né di guerra
né di tutta l'idiozia di questa terra
e cose simili.
Peccato che anche Dio
ha il proprio inferno
che è questo amore eterno
per gli uomini.


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