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Aqualung

Jethro Tull
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Version française – AQUALUNG – Marco Valdo M.I. – 2018
AQUALUNG 1AQUALUNG
Seduto sulla panchina d'un parco
guarda le ragazzine con brutte intenzioni
mentre gli cola il naso
e si imbratta i vestiti logori con le dita unte,
ehi Aqualung.
Si asciuga al sole freddo
guardando correre le mutandine di pizzo,
ehi Aqualung.
Si sente del tutto inutile 2
mentre sputa via frantumi della sua cattiva sorte,
oh Aqualung.
Assis sur un banc du parc,
Il zieute les fillettes de ses yeux pervers.
Le snot coule de son nez,
Ses doigts gras encrassent ses loques sales,
Aqualung.
Il sèche au soleil froid,
Il guette les dentelles fugaces des petites culottes.
Aqualung.
Il se sent canard oiseux,
Et crache les bouts de ses chances perdues.
Oh, Aqualung.
Freddo dardeggia il sole,
un vecchio vaga da solo
passando il tempo
nell'unico modo che sa.
La gamba gli fa un male cane
mentre si china per raccogliere una cicca,
va giù al pisciatoio 3
e si scalda un piede.
Le soleil brille froidement,
Le vieil homme vague seul
Passant le temps
De la seule façon qu’il connaît.
Sa jambe fait un mal de chien
Quand il ramasse un mégot,
Il met ses pieds dans le marigot
Pour les réchauffer.
Si sente solo,
la Caritas 4 è in fondo alla strada,
Zuccherosa carità alla moda 5
e una tazza di tè.
Aqualung, amico mio,
non scappare via agitato,
ehi, vecchio balordo, vedi, sono solo io. 6
Il se sent seul,
La salutiste est au coin de la rue,
Doucereuse charité à la mode
Et tasse de thé.
Aqualung, mon ami
T’en va pas comme ça,
Mon pauvre vieux, c’est seulement moi.
Ti ricordi ancora
la nebbia gelata di dicembre
quando la tua barba ghiacciata
gridava agonia?
E cerchi di afferrare i tuoi ultimi rantoli
che sembrano gorgogli di un sommozzatore,
e i fiori sbocciano
come follia nella primavera.
Te souviens-tu encore
Du brouillard gelé de décembre
Quand ta barbe glacée
Criait à l’agonie ?
Et retenait tes derniers râles
Comme les gargouillis d’un plongeur.
Les fleurs éclosent
Comme folie au printemps.
Freddo dardeggia il sole,
un vecchio vaga da solo
passando il tempo
nell'unico modo che sa.
La gamba gli fa un male cane
mentre si china per raccogliere una cicca,
va giù al pisciatoio
e si scalda un piede.

Si sente solo,
la Caritas è in fondo alla strada,
Zuccherosa carità alla moda
e una tazza di tè.
Aqualung, amico mio,
non scappare via agitato,
ehi, povero cristo, vedi, sono solo io.
Le soleil brille froidement,
Le vieil homme vague seul
Passant le temps
De la seule façon qu’il connaît.
Sa jambe fait un mal de chien
Quand il ramasse un mégot,
Il met ses pieds dans le marigot
Pour les réchauffer.

Tu te sens seul,
La salutiste est au coin de la rue,
Doucereuse charité à la mode
Et tasse de thé.
Aqualung, mon ami
T’en vas pas comme ça,
Mon pauvre vieux, c’est seulement moi.
Aqualung, amico mio,
non scappare via agitato,
ehi, vecchio balordo, vedi, sono solo io.
Aqualung, mon ami
Ne t’en va pas énervé,
Mon pauvre vieux, c’est seulement moi.
Seduto sulla panchina d'un parco
guarda le ragazzine con brutte intenzioni
mentre gli cola il naso
e si imbratta i vestiti logori con le dita unte,
ehi Aqualung.
Si asciuga al sole freddo
guardando correre le mutandine di pizzo,
ehi Aqualung.
Si sente del tutto inutile
mentre sputa via frantumi della sua cattiva sorte,
oh Aqualung.
Assis sur banc du parc,
Il zieute les fillettes avec des yeux pervers.
Le snot coule de son nez,
Ses doigts gras encrassent ses loques sales,
Aqualung.
Il sèche au soleil froid,
Il guette les dentelles des petites culottes.
Aqualung.
Il se ressent canard oiseux,
Il crache les bouts de ses chances perdues.
Oh, Aqualung.Oh, Aqualung.
Annotazioni

Aqualung. Milano, 2013.
Aqualung. Milano, 2013.


[1] Il motivo per cui il barbone viene chiamato “Aqualung” è specificato chiaramente nel testo: il suo respiro ricorda il gorgoglio di un respiratore artificiale subacqueo, quello che internazionalmente viene chiamato proprio “Aqualung” (“polmone acquatico”). Si tratta addirittura di un marchio depositato.

[2] Le traduzioni italiane consultate si attengono perlopiù alla lettera: “come un'anatra morta”. Ma to be/feel a dead duck significa, come modo di dire, “sentirsi del tutto inutile”. Si veda, ad esempio, qui.

[3] Anche qui mi allontano dalle traduzioni già esistenti; non riuscivo a capire come mai Aqualung andasse ad un “acquitrino” (pantano, stagno) per scaldarsi il piede. Poiché bog è anche “cesso, latrina, pisciatoio”, mi è venuta in mente l'immagine di chi si piscia sui piedi gelati per scaldarli con l'orina, in mancanza d'acqua calda.

[4] Adattamento. Il testo originale parla dell'Esercito della Salvezza (Army), organizzazione benefica diffusa nel mondo anglosassone ma non tanto in Italia; ci ho messo, quindi, la Caritas.

[5] Di conseguenza, il gioco di parole con “salvezza” viene reso con l'equivalente “carità” in italiano. Bisogna tenere anche presente che “à la mode” indica in inglese i pasticcini serviti con il tè delle cinque, da cui la successiva “tazza di tè”; ho tentato di rendere l'idea con la “carità zuccherosa”.

[6] Il “poor old sod” del testo originale non dev'essere per forza un “povero vecchio stronzo”, come ho letto in alcune traduzioni. E' pur vero che “sod” (abbreviazione, ebbene sì, di sodomite) vuol dire sì anche “stronzo”, ma “poor sod” è un più partecipativo “poveraccio, povero cristo”. Mi faceva un po' strano che Aqualung, dopo essere stato definito “my friend”, passasse ad essere un vecchio stronzo. Accogliendo poi il suggerimento di Paolo, la traduzione è stata modificata in "vecchio balordo".


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