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O plantador

Geraldo Vandré
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OriginaleTraduzione italiana di Riccardo Venturi
O PLANTADORIL COLTIVATORE
  
Quanto mais eu ando,Quanto più vado,
Mais vejo estradapiù vedo strada.
E se eu não caminho,Se non cammino
Não sou é nada.non sono niente.
Se tenho a poeiraSe ho la polvere
Como companheira,che mi accompagna,
Faço da poeirafo della polvere
O meu camarada.la mia compagna. 1
Se tenho a poeiraSe ho la polvere
Como companheira,che mi accompagna,
Faço da poeirafo della polvere
O meu camarada.la mia compagna.
O dono quer verIl padrone vuol vedere
A terra plantada.la terra coltivata.
Diz de mim que vouDice di me, che vado
Pela grande estrada:per la gran strada:
"Deixem-no morrer,“Lasciatelo morire,
Não lhe dêem água,non dategli acqua,
Que ele é preguiçosoché è indolente
E não planta nada."e non coltiva nulla.”
Eu que plantei tudoIo che ho coltivato tutto
E não tenho nada,e che non ho niente,
Ouço tudo e calo,sento tutto e taccio
Na caminhada.mentre cammino.
Deixem que ele diga,Lasciatelo dire
Que eu sou preguiçoso,che sono pigro,
Mas não planto em tempoma non pianto in tempo
Que é de queimada.quel che è da bruciare.
Deixem que ele diga,Lasciatelo dire
Que eu sou preguiçoso,che sono pigro,
Mas não planto em tempoma non pianto in tempo
Que é de queimada.quel che è da bruciare.
Nota alla traduzione.

[1] L'originale non è facilmente coglibile, ed è molto importante. Si ha la contrapposizione tra "companheira" (compagna in senso di sodale, di accompagnatrice, di compagna di strada) e "camarada", che ha un senso politico pregnante. In italiano non è semplice rendere questa distinzione.


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