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Για την Κύπρο

Dionysis Savvopoulos / Διονύσης Σαββόπουλος
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OriginalVersione italiana di Riccardo Venturi
ΓΙΑ ΤΗΝ ΚΎΠΡΟPER CIPRO
  
Σ’ αυτό το σχήμα που ξεβάφει αίμα και δάκρυIn questo stato, sbiadita dal sangue e dal pianto
δεν έχεις τίποτ’ ακριβό να παραδώσειςnon hai nulla di valore da fornire:
μόν’ τη φλογίτσα που τσιρίζει στις κλειδώσειςsolo la fiammella che ti crepita nelle ossa 1
και κάνα φράγκο στο κουτί που `ναι στην άκρη.e qualche soldo nel barattolo messo da una parte.
  
Δεν έχεις τίποτ’ ακριβό να παραδώσειςNon hai niente di valore da fornire,
σ’ αυτό το σχήμα που ξεβάφει αίμα και δάκρυ.in questo stato, sbiadita dal sangue e dal pianto.
  
Δεν είν’ οικόπεδο που το καταπατούνεNon è un suolo dove mettere piede,
ούτε και μούρλα εθνική που επιστρέφειné la follia nazionalista che ritorna;
είναι η Κύπρος που οι εμπόροι τη μισούνεè Cipro, quella odiata dai mercanti
και η ανάγκη μας που όνομα δεν έχει.ed il nostro bisogno innominabile.
  
Eίναι η Κύπρος που οι εμπόροι τη μισούνεÈ Cipro, quella odiata dai mercanti
και η ανάγκη μας που όνομα δεν έχει.ed il nostro bisogno innominabile.
  
Κι αν λέω ψέματα κι αν λέω παραμύθιαE se dico menzogne e conto storie,
κι η ζητιανιά τα δυο χεράκια μου στραβώνειe se ho le mani storte dal mendicare
μην με μαλώνεις, μόνο δώσε μια βοήθειαnon mi sgridare; aiutami, piuttosto;
το άδειο μας πρόσωπο η Κύπρος το πληρώνει.la nostra faccia vuota la sta pagando Cipro.
  
Mην με μαλώνεις, μόνο δώσε μια βοήθειαNon mi sgridare; aiutami, piuttosto;
το άδειο μας πρόσωπο η Κύπρος το πληρώνει.la nostra faccia vuota la sta pagando Cipro.
  
Που Δύσην ως Ανατολήν τζι απού βορράν ως νότον,Da oriente a occidente, da meridione e settentrione,
τζι από τα πέρατα της γης τον κόσμο προσκαλώ τον.dai confini della terra io sto a chiamare gente.
Δώστε μου την ακρόαση για να σας τραουδήσωDatemi ascolto ché vi canti una canzone
τζι ούλλους σας μιάλους τζιε μιτσιούς εννά σας κλαμουρήσω.e vi faccia pianger tutti, grandi e piccini. 2
  
Δώστε μου την ακρόαση για να σας τραουδήσωDatemi ascolto ché vi canti una canzone
τζι ούλλους σας μιάλους τζιε μιτσιούς εννά σας κλαμουρήσω.e vi faccia pianger tutti, grandi e piccini.
  
Και γιατί, και γιατί δεν μας το λεςMa perché, perché non parli chiaro,
μόνο βγαίνεις στον κόσμοe te ne vai invece per il mondo
όλο κλάψες και ψευτιές.a piangere e a dire bugie?
NOTE alla traduzione

[1] Un verso, come detto già nell'introduzione, assurto praticamente a motto, o a proverbio. Alla lettera: “la fiammella (scintilla) che crepita nelle giunture (articolazioni) delle ossa”. Può naturalmente riferirsi al rame, l'antica ricchezza di Cipro dalla quale il metallo prende il suo stesso nome classico (cuprus), quello in tante lingue (copper, Kopfer) e il simbolo chimico (Cu); ma anche allo spirito cipriota formatosi attraverso le terribili traversie dell'isola, che non cessano. Come dire: “la fiammella che ci arde dentro”. In questi giorni, occupandomi di questa canzone (una traduzione da Savvopoulos non si improvvisa in mezz'ora, credetemi), ho avuto modo di consultare, ad esempio, parecchi blog che parlano dell'attuale situazione cipriota: solo in un paio questo verso, e la canzone intera, non sono stati citati.

[2] Si tratta della strofa interamente nel dialetto cipriota nell'originale. E' presente nella versione di Savvopoulos, ma non è cantata in quella di Alkinoos Ioannidis. Il Kypriaka è un dialetto parecchio particolare, tanto da aver bisogno di un apposito dizionario.


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