Finnische Landschaft (Frühling 1942)
Bertolt BrechtOriginal | Versione italiana di Francesco Mazzocchi |
FINNISCHE LANDSCHAFT (FRÜHLING 1942) Fischreiche Wässer! Schönbäumige Wälder! Birken und Beerenduft! Vieltöniger Wind, durchschaukelnd eine Luft So mild, als stünden jene eisernen Milchbehälter, Die dort vom weißen Gute rollen, offen! Geruch und Ton und Bild und Sinn verschwimmt. Der Flüchtling sitzt im Erlengrund und nimmt Sein schwieriges Handwerk wieder auf: das Hoffen. | PAESAGGIO FINLANDESE (PRIMAVERA 1942) Acque ricche di pesce! Boschi dai begli alberi! Betulle e profumo di bacche! Vento dalle tante note, che culla un‘aria Così dolce, come se se quei bidoni di ferro del latte, Che là rotolano dalla bianca fattoria, fossero aperti! Profumo e suono e immagine e sentimento si confonde. Il fuggitivo siede tra gli ontani e riprende il suo difficile mestiere: sperare. Osserva bene la spiga rigonfia E la forte creatura che che va all’acqua ma anche quella, che non nutrono grano e latte. Domanda al traghetto, che fluita coi tronchi: È questo il legno, senza il quale non ci sarebbero gambe di legno? E vede un popolo, che tace in due lingue. |