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Περιμένοντας τοὺς βαρβάρους

Konstandinos Kavafis / Κωνσταντίνος Καβάφης
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La versione italiana di Filippo Maria Pontani
ASPETTANDO I BARBARIASPETTANDO I BARBARI
Cosa aspettiamo qui riuniti al Foro?
Oggi devono arrivare i barbari.
Che aspettiamo, raccolti nella piazza?
Oggi arrivano i barbari.
Perché tanta inerzia al Senato?
E i senatori perché non legiferano?
Perché mai tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi?
Oggi arrivano i barbari.
Che leggi possono fare i senatori?
Venendo i barbari le faranno loro.
Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i senatori?
Quando verranno le faranno i barbari.
Perché l’imperatore si è alzato di buon ora
e sta alla porta grande della città,
solenne in trono, con la corona sulla fronte?
Perché l’imperatore s’è levato
così per tempo e sta, solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?
Oggi arrivano i barbari e il sovrano
è in attesa della visita del loro capo;
anzi, ha già pronta la pergamena da offrire in dono
dove gli conferisce nomi e titoli.
Oggi arrivano i barbari
L’imperatore aspetta di ricevere
il loro capo. E anzi ha già disposto
l’offerta d’una pergamena. E là
gli ha scritto molti titoli ed epiteti.
Perché i nostri Consoli e Pretori
stamane sono usciti in toga rossa ricamata?
Perché portano bracciali con tante ametiste
e anelli con smeraldi che mandano barbagli?
Perché hanno in mano le rare bacchette
tutte d’oro e d’argento rifinito?
Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste,
gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
Perché brandire le preziose mazze
coi bei caselli tutti d’oro e argento?
Oggi arrivano i barbari
e queste cose ai barbari fan colpo.
Oggi arrivano i barbari,
e questa roba fa impressione ai barbari.
Perché non vengono anche i degni oratori
a perorare come sempre?
Perché i valenti oratori non vengono
a snocciolare i loro discorsi, come sempre?
Oggi arrivano i barbari e i barbari
disdegnano eloquenza e arringhe.
Oggi arrivano i barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.
Tutto a un tratto perché questa inquietudine e questa agitazione?
(oh, come i visi si son fatti gravi).
Perché si svuotano le vie e le piazze
e tutti fanno ritorno a casa preoccupati?
Perché d’un tratto questo smarrimento
ansioso? (I volti come si son fatti seri)
Perché rapidamente le strade e piazze
si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi?
Perché è già notte e i barbari non vengono.
E’ arrivato qualcuno dai confini a dire
che di barbari non ce ne sono più.
S’è fatta notte, e i barbari non sono più venuti.
Taluni sono giunti dai confini,
han detto che di barbari non ce ne sono più.
Come faremo adesso senza i barbari?
Dopotutto, quella gente era una soluzione.
E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente.


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