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Μάνες κλαίνε (Εδώ Πολυτεχνείον)

Mihalis Tsangarakis / Μιχάλης Τσαγκαράκης
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OriginaleTraduzione italiana di Riccardo Venturi
ΜΆΝΕΣ ΚΛΑΊΝΕ (ΕΔΏ ΠΟΛΥΤΕΧΝΕΊΟΝ)PIANGONO MADRI (QUI POLITECNICO)
  
Μάνες δακρύζουνε, κλαίνε και λένε γιατίPiangono madri, piangono e dicono: perché?
Που πήγαν τα νιάτα, χάθηκαν, γιατί;Dove sono andati i giovani, perché?
Που πήγαν τα νιάτα, χάθηκαν, γιατί;Dove sono andati i giovani, perché?
  
Είδα στους τοίχους τα παιδιά, δεν είναι ψέμμαHo visto i ragazzi sui muri, non sto mentendo,
Μ'αίμα να γράφουν ξαστεριά, χύθηκε αίμαChe scrivevano col sangue un cielo stellato 1, e sangue fu versato.
'Ολοι μαζί με μια καρδιά, δεν είναι ψέμμαTutti assieme con un solo cuore, non sto mentendo,
Να λένε ζήτω η λευτεριά, χύθηκε αίμαChe dicevano: Viva la libertà, e sangue fu versato.
  
Η γης δακρύζει, βράζει, στενάζει και λέειLa terra piange, ribolle, sospira e dice:
Κορμιά μαζεμένα εθάψανε, γιατί;Sono stati sepolti corpi ammassati, perché?
Κορμιά μαζεμένα εθάψανε, γιατί;Sono stati sepolti corpi ammassati, perché?
  
Είδα κορίτσια να θρηνούν, δεν είναι ψέμμαHo visto ragazze in lutto, non sto mentendo,
'Αντρες μεγάλες να πονούν, χύθηκε αίμαUomini fatti in preda al dolore, e sangue fu versato.
'Αρματα να ποδοπατούν, δεν είναι ψέμμαHo visto armi calpestare, non sto mentendo,
Ποιος είσαι να μη σε ρωτούν, χύθηκε αίμα.Chi sei tu, perché non te lo chiedano? E sangue fu versato.
NOTE alla traduzione

[1] L'uso del termine ξαστεριά non è certo casuale e ha precise valenze tradizionali e suggestive. Tsangarakis è cretese, e tutti i cretesi conoscono il canto tradizionale Ποτέ θα κάνει ξαστεριά "Quando le stelle torneranno a splendere?", forse il più famoso della guerra di indipendenza del 1821 (si tratta, per altro, sì di un canto di libertà, ma violentemente anti-turco e dall'andamento non propriamente "pacifista": è un canto di guerra). Da tutti i greci è però inteso come canto di libertà contro l'oppressore; nello specifico dei fatti del Politecnico del novembre '73, è noto l'episodio di Nikos Xylouris, anch'egli cretese, che si recò tra gli studenti in lotta con la sua lyra, sfidando i carri armati del regime militare in agonia, a cantare proprio Ποτέ θα κάνει ξαστεριά. A mio parere, l'uso di tale termine in questa canzone riporta esattamente a quell'episodio.


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