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Disparada

Geraldo Vandré
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Bellissima versione di Ornella Vanoni contenuta in "Un gioco...

DI GRAN CARRIERA ‎

Prepara il tuo cuore ‎
alle cose ‎
che racconterò. ‎
Vengo dal sertào ‎
e posso non piacerti. ‎

Imparai a dire no, ‎
a veder la morte senza piangere
e la morte, il destino, ogni cosa ‎
era fuori luogo. ‎
Io vivo per conciliare tutto. ‎

Nella mandria ero un bue
ma un giorno montai a cavallo, ‎
non per merito personale ‎
né per l'appoggio di qualcuno ‎
chissà per quale suo scopo, ‎
ma per necessità
del padrone di una mandria ‎
cui era morto il vaccaro

Mandriano per molto tempo, ‎
braccio fermo, laccio forte, ‎
tanto bestiame e tanta gente ‎
tenevo per le briglie. ‎
Continuavo a credere ‎
che il mandriano era un re

Ma il mondo girava ‎
fra le zampe del mio cavallo ‎
e i sogni che facevo ‎
e chiariva le mie visioni ‎
finché un giorno mi svegliai…. ‎

Allora non ho potuto continuare a fare
il bravo luogotenente del padrone ‎
di bestiame e di gente, ‎
perché il bestiame si marchia, ‎
si acchiappa, si ferra, si ingrassa e si uccide‎
ma con la gente e tutta un’altra cosa…‎

Se non sei d’accordo
non devo chiederti scusa
io non canto per ingannare.‎
Prendo la mia chitarra, ‎
ti lascio in disparte,‎
vado a cantare altrove. ‎

Nella mandria ero un bue
da mandriano ero un re, ‎
non per me né per nessuno
che mi appoggiasse, ‎
o che volesse o potesse ‎
per un suo qualche scopo ‎
che supera il mio‎

Ma il mondo girava ‎
fra le zampe del mio cavallo ‎
e dato che un giorno montai a cavallo ‎
adesso sono un cavaliere, ‎
braccio fermo, laccio forte, ‎
di un regno senza re
TEMPI DURI

Imparare a dire no
Crea delle difficoltà
Specie oggi quando è normale
L'arrampicata sociale
Che tu sai bene quanto me
È figlia dei signorsì

Per la gente come noi
Tempi duri, caro te
Ti arrabatti come puoi
In un sistema sbagliato
Cavaliere di avventura
Senza armi né bandiera
In cerca del mondo nuovo
Che non raggiungerai mai

Meno fiumi di parole
Meno morti sui giornali
Meno sesso in ogni dove
Tranne dove dici tu
E dove è giusto che sia
Se no io non gioco più
Meno gente che comanda
Che esige, vuole e pretende
Siamo tutti figli di Dio
Niente "badi a come parla
Lei non sa chi sono io
E un po’ più di serietà"

Per la gente come noi
Tempi duri, caro te
Ti arrabatti come puoi
In un sistema sbagliato
Cavaliere di avventura
Senza armi né bandiera
Sulla via del mondo nuovo
Che non raggiungerai mai

Nessuna pubblicità
Su ogni amore che è nato
L’amore è un fatto privato
Da non esser sbandierato
Ai lettori incuriositi
Come corpo di reato
Non parlar di verità
E nemmeno di libertà
Giusto per la rima in a
Ogni termine abusato
È svilito e diminuito
Ed in niente se ne va

Per la gente come noi
Tempi duri, caro te
Ti arrabatti come puoi
In un sistema sbagliato
Cavaliere di avventura
Senza armi né bandiera
Sulla via del mondo nuovo
Che non raggiungerai mai


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