Τραγούδια της λευτεριάς
Thanos Mikroutsikos / Θάνος ΜικρούτσικοςVersion française – CHANSONS DE LA LIBERTÉ – Marco Valdo M.I. ... | |
Canzoni della libertà Τραγούδια τῆς λευτεριᾶς 1. Il fascismo Testo: Fondas Ladis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Il fascismo non ci arriva dal futuro anche se ci porta qualche novità. Io lo so cosa nasconde tra i suoi denti, mentre sorride e mi dà la mano. Le sue radici s'abbarbicano al sistema e si perdono nel profondo del passato. Le sue maschere cambiano nel tempo, ma certo non l'odio che riserva a me. Il fascismo devi capirlo a fondo. Non creperà da solo, devi spezzarlo. Il fascismo non viene da un posto dove si fa bagni di sole e vento, io lo conosco il suo passo stanco e lui sa la traboccante giovinezza nostra. Ma come colera si diffonderà di nuovo poggiando il passo sulla tua indifferenza, e arriverà al tuo fianco un giorno se smarrisci i tuoi occhiali di classe. 2. Cipro Testo: Fondas Ladis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Soldati in armi portati dalla terra dirimpetto giunsero prima dell'alba all'infelice Cipro Non la sorpesero nel sonno e nemmeno dentro i campi ma fraternamente uccisa nel bagno del suo sangue Senti i profughi come gridano un olivo rinsecchito e guarda il mio cuore nero anche lui spezzato in due E dal profondo di te stesso urla ai fascisti una maledizione anatema per i potenti che torturano i deboli 3. Cile Testo: Fondas Ladis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Del Cile le finestre ben sbarrate si schiudono nella notte a una a una e le donne in nero tendono l'orecchio dell'arcipelago al pianto d'ora in ora. Del Cile nei frutteti rigogliosi i paesani escono spesso in strada a osservare Fidel che combatte a Santa Clara e il corpo caduto di Guevara. Del Cile nelle miniere in gemiti i lavoratori portano il rame al sole ma per il domani, di nascosto dal guardiano riseppelliscono il pezzo più prezioso. 4. Africa Testo: Fondas Ladis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Africa, ti canterò con la bocca della Primavera ecco la libertà vicina a te, ma lampi non ha dato ancora. Scaglia la zagaglia mortale nei corpi dei crociati rossi mostra i tuoi denti ai banchi dei mercanti. Una lingua adesso non l'hai più ora si trova più in là il tuo dolore per tanti secoli tacesti che puoi parlare solo col fucile. In ogni luogo battono tamburi a un ritmo di liberazione per quanti anni ti daranno pena per tanti anni io ti aspetto. Ogni cosa cambia di colore adesso, ogni cosa vedi sta rinascendo tu, terra umiliata, ti sei svegliata e fai paura. 5. Che Guevara Testo: Fondas Ladis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Dalla vetta del Kilimangiaro ti mando grida "Che", dimenticato sui monti di Bolivia Redistribuisco tutti gli anni incandescenti Assaggia con noi il bacio dell'utopia I ragazzi ventenni venuti al mondo nell'ora in cui Fidel entrava nell'Avana cadono adesso a mille nell'Ogaden dentro gli aeroplani di Lenin Ma non rimanere morto nelle nevi con sopra gli occhi una maschera di dubbio Se tu forzasti i tempi o quelli furon lenti ancora vieni all'appuntamento della Storia 6. Febbraio 1848 Testo: Alkis Alkeos Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Manuel Duarte di Capo Verde forse mai m'accadrà di vedere la tua faccia eppure se giudico dal tuo sanguigno scritto deve essere piena di calore Elberto Combos panamense fratello mio forse mai m'accadrà di ascoltare la tua voce eppure è irriducibile come la tua terra se giudico dai messaggi che porta il vento Naim Ashab delle sponde del Giordano forse mai ci accadrà di stringerci la mano eppure veglia accanto a me la stessa stella che veglia accanto a te e questo è sufficiente Stasera speranze uguali hanno unito i nostri cuori in sintonia sia pur per un istante mentre alla strada nostra davan luce le pagine del nostro manifesto comunista 7. Anna, non piangere Deutsches Lied 1937 Testo: Bertolt Brecht (traduzione greca di Marios Ploritis) Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Yannis Koutras Tornano a parlare di tempi gloriosi (Anna non piangere) Cercheremo di aver credito dal bottegaio. Tornano a parlare di nazioni, di valore (Anna non piangere) Nella credenza non c'è una briciola di pane. Parlano di vittorie che ci porterà ilfuturo (Anna non piangere) Ma me non mi terranno in pugno. L'esercito è in marcia (Anna non piangere) Quando ritornerò avrò davanti a me altre bandiere. L'esercito è in marcia DEUTSCHES LIED 1937 Sie sprechen wieder von großen Zeiten (Anna, weine nicht) Der Krämer wird uns ankreiden. Sie sprechen wieder von Ehre (Anna, weine nicht) Da ist nichts im Schrank, was zu holen wäre. Sie sprechen wieder vom Siegen (Anna, weine nicht) Sie werden mich schon nicht kriegen. Es ziehen die Heere (Anna, weine nicht) Wenn ich wiederkehre Kehr ich unter andern Fahnen wieder. 8. E ci voleva ancora Testo: Manolis Anagnostakis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi E ci voleva molta luce ancora per esser giorno ma la sconfitta io non l'accettai, ora vedevo il tesoro nascosto da salvare quante sorgenti da preservare tra le fiamme. Parlate, mostrate le ferite, come furie nelle strade. Il panico che vi affoga il cuore, come una bandiera inchiodatelo al balcone, le merci caricate attenti. E' sicura la vostra previsione. La città dovrà cadere. In un angolo lì con ogni cura metto ordine dispongo barriere sapienti all'ultimo mio ridotto. Appendo mani tagliate ai muri, agghindo di teste mozzate le finestre, intreccio con capelli tagliati la mia rete e aspetto in piedi e solo come un tempo aspetto. 9. Quando salutai i miei amici Testo: Manolis Anagnostakis Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi Come dirlo La folla teneva a bada i mestatori E alle loro perfidie le mie parole inchiodavano gli incantatori Come dirlo Quando erigevano patiboli segreti Insidiando il sonno ad ogni porta E quanti fatti potrebbero finire nell'archivio Quante forme sarebbero ancora numeri Come dirlo Semplicemente chi e cosa era Ilias Kleri, Raoul La via Egitto Ti parlerò ancora a segni Con oscure parabole E favole La scena è stata allestita Ma non fanno luce i riflettori E sono tutti qui i degni Personaggi del dramma Generazioni di generazioni teatranti L'amante addolorata L'uomo sorridente I campanelli del matto Ogni razza inferiore Patrizi e plebei E punitori di se stessi Come tanti personaggi Possono diventare numeri E tanti avvenimenti Semplici libri Senza l'invenzione Di una nuova disposizione degli elementi Senza una nuova iniziazione che spolveri il telone 10. La caserma Testo: Yannis Ritsos Musica: Thanos Mikroutsikos Primo interprete: Maria Dimitriadi La luna entrò nella caserma Frugò tra le coperte dei soldati Afferrò una mano nuda Dormi dormi Chi farnetica nel sonno Chi sta russando Un'ombra gesticola sul lungo muro L'ultimo tram è passato - quiete Forse tutti costoro domani saranno morti Ma potrebbero già ora esser morti Un soldato si è svegliato Volge intorno uno sguardo vitreo Un filo di sangue è rappreso sulle labbra della luna | Chansons de la liberté Τραγούδια τῆς λευτεριᾶς 1. Le fascisme Texte: Fondas Ladis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Le fascisme ne nous assure pas de futur Même s'il nous apporte l'une ou l'autre nouveauté. Je sais ce qu'il cache entre ses dents, Tandis qu'il sourit et me donne la main. Ses racines s'ancrent dans le système Et se perdent dans la profondeur du passé. Ses masques changent dans le temps, Mais certes pas la haine qu'il me voue. Le fascisme, il faut le comprendre à fond. Ne crèvera pas tout seul, on doit le briser. Le fascisme ne vient pas d'un endroit De bain, de soleil et de vent. Je connais son pas fatigué Et lui, sait notre jeunesse exubérante. Mais comme le choléra, il se répandra de nouveau, En posant son pas sur ton indifférence Et il arrivera un jour à ton côté Si tu perds tes lunettes de classe. 2. Chypre Texte: Fondas Ladis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Des soldats en armes Amenés de la terre d'en face Arrivèrent avant l'aube Sur la malheureuse Chypre Ils ne la surprirent pas dans son sommeil Et même pas dans ses champs Mais l'ont fraternellement tuée Dans le bain de son sang Écoute crier les réfugiés Comme l'olivier desséché Et regarde mon cœur noir Lui aussi brisé en deux Et du plus profond de toi hurle Aux fascistes une malédiction Anathèmise les puissants Qui torturent les faibles 3. Chili Texte: Fondas Ladis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Au Chili les fenêtres bien barrées S'ouvrent dans la nuit à une à une Et les femmes en noir tendent l'oreille Au pleur de l'archipel d'heure en heure. Au Chili dans les vergers luxuriants Les paysans sortent souvent en rue pour observer Fidel qui combat à Santa Clara Et le corps tombé de Guevara. Du Chili dans les mines ruisselantes Les travailleurs portent le cuivre au soleil Mais pour l'avenir, en cachette du gardien Ils renterrent le bout le plus précieux. 4. Afrique Texte: Fondas Ladis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Afrique, je te chanterai Avec la bouche du Printemps Voici la liberté proche de toi, Mais elle n'a pas encore donné d'éclairs. Lance ta sagaie mortelle Dans les corps des croisés Montre tes dents rouges Aux étals des marchands. Tu n'as plus de langue à présent Ta douleur se trouve maintenant au-delà Tu te tus pendant tant de siècles Que tu ne peux parler qu'avec le fusil. Dans chaque recoin, battent tes tambours À un rythme de libération Pour toutes ces années de peine Depuis tant d'années, moi, je t'attends Chaque chose change de couleur maintenant, Chaque chose, vois-tu, est en train de renaître Toi, terre humiliée Tu es réveillée et tu fais peur. 5. Che Guevara Texte: Fondas Ladis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Du sommet du Kilimandjaro je t'envoie des cris "Che", oublié sur les monts de Bolivie Je répands tous les ans des escarbilles Goûte avec nous le baiser de l'utopie Maintenant les gars de vingt ans venus au monde À l'heure où Fidel entrait dans La Havane Tombent à présent par milliers sur l'Ogaden Dans les avions de Lénine Mais ne reste pas mort dans les neiges Avec sur les yeux un masque de doute Si tu forças les temps ou qu'ils furent lents Viens encore au rendez-vous de l'Histoire 6. Fevrier 1848 Texte: Alkis Alkeos Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Manuel Duarte du Cap Vert Je ne verrai peut-être jamais ta figure Pourtant si j'en juge par tes écrits sanglants Elle devait être pleine de chaleur Elberto Combos mon frère du Panama Je n'entendrai peut-être jamais ta voix Pourtant elle est irréductible comme ta terre Si j'en juge par les messages que porte le vent Naim Ashab des rives du Jourdain On ne se serrera peut-être jamais la main Pourtant, sur moi veille la même étoile Qui veille sur toi et cela est suffisant. Ce soir d'égales espérances ont uni En un accord, nos cœurs ne fût-ce que pour un instant Alors qu'éclairent notre chemin Les pages de notre manifeste communiste. 7. Anna, ne pleure pas Deutsches Lied 1937 Texte: Bertolt Brecht (traduction grecque de Marios Ploritis) Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Yannis Koutras Ils parlent à nouveau de temps glorieux (Anna, ne pleure pas) Nous chercherons d'avoir du crédit chez le boutiquier Ils parlent de nations, de valeur (Anna, ne pleure pas) Sur l'étagère, il n'y a pas un bout de pain. Ils parlent de nouveau de victoire qui nous donnera un avenir (Anna, ne pleure pas) Moi, ils ne me tiendront pas L'armée est en marche (Anna, ne pleure pas) Quand je reviendrai J'aurai devant moi d'autres drapeaux L'armée est en marche. DEUTSCHES LIED 1937 Sie sprechen wieder von großen Zeiten (Anna, weine nicht) Der Krämer wird uns ankreiden. Sie sprechen wieder von Ehre (Anna, weine nicht) Da ist nichts im Schrank, was zu holen wäre. Sie sprechen wieder vom Siegen (Anna, weine nicht) Sie werden mich schon nicht kriegen. Es ziehen die Heere (Anna, weine nicht) Wenn ich wiederkehre Kehr ich unter andern Fahnen wieder. 8. Et il eût fallu encore Texte: Manolis Anagnostakis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Il eût fallu encore beaucoup de lumière pour faire le jour Mais la défaite, moi, je ne l'accepte pas Maintenant, je vois le trésor caché qu'il faut sauver Et des flammes tant de sources à préserver Parlez, montrez vos blessures, me des furies dans les rues. La panique qui vous noie le cœur, comme un drapeau Clouez-la au balcon, chargez attentifs les marchandises. Votre prévision est sûre. La ville devra tomber. Dans un coin, là avec soin je mets de l'ordre Je dispose mes savantes barrières de mon dernier réduit. J'accroche des mains coupées aux murs, je pare De têtes tranchées mes fenêtres, j'entrelace Mon filet avec des cheveux coupés et j'attends Debout et seul comme un temps j'attends. 9. Quand je saluai mes amis Texte: Manolis Anagnostakis Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi Comment le dire La foule tenait en respect les provocateurs Et à leurs perfidies, mes mots Clouaient les enchanteurs. Comment le dire Quand ils érigeaient des échafauds secrets En piégeant le sommeil à chaque porte Et combien de faits pourraient finir aux archives Combien de formes seraient encore des nombres. Comment le dire Simplement qui et ce qu'était Ilias Kleri, Raoul La rue Egitto Je te parlerai encore par signes Avec des paraboles obscures Et des fables La scène a été préparée Mais les réflecteurs ne donnent pas de lumière Il y a ici tous les dignes Personnages du drame Générations de générations de rôles L'amant affligé L'homme souriant Les sonnettes du fou Chaque race inférieur Patriciens et plébéiens Et bourreaux d'eux-mêmes. Comment tant de personnages Peuvent-ils devenir des numéros Et tant d'événements De simples livres Sans l'invention D'une nouvelle disposition des éléments Sans une nouvelle initiation qui époussette la toile. 10. La caserne Texte: Yannis Ritsos Musique: Thanos Mikroutsikos Premier interprète: Maria Dimitriadi La lune entra dans la caserne Elle fouilla entre les couvertures des soldats Elle saisit une main nue Dors, dors Toi qui délires dans le sommeil Toi qui ronfles Une ombre gesticule sur le long mur Le dernier tram il est passé – calme Peut-être tous ceux-ci Demain seront morts Mais ils pourraient maintenant déjà Être morts Un soldat s'est réveillé Il tourne un regard vitreux Un filet de sang Est coagulé sur les lèvres de la lune. |