La exiliada del sur
Inti-IllimaniVersione italiana di Riccardo Venturi | |
Una bandá’ de chirigües le vino a dar un concierto; con su hermanito Roberto y Cochepe forman un trío que cant’ a l’orilla ’el río y en el vaivén de los puertos." | L'ESILIATA DEL SUD Un occhio lo lasciai a Los Lagos per un disguido casuale; l'altro rimase a Parral dentro una bettola. Ricordo quante sventure ho visto fin da bambina; miserie e tradimenti s'intrecciano ai miei pensieri, e tra le acque e il vento mi perdo nella lontananza. * Il mio braccio destro a Buin rimase, signori che udite, e l'altro a San Vicente come mai proprio non so. Il petto a Curacautín lo vedo in un giardinetto, le mani a Maitencillo salutano Pelequén, La camicia a Perquilauquén raccoglie pesciolini. Mi si impigliò a San Rosendo un piede a un incrocio, e l'altro nella Quiriquina mi sprofondò in alto mare. Il mio cuore scontento batté con pena a Temuco e ha pianto a Calbuco di freddo per una brinata. Vado e dirigo il cammino verso l'erta di Chacabuco. Lascio i miei nervi a Graneros il sangue a San Sebastián, e nella città di Chillán la calma mi scese a zero. I miei reni a Cabrero son distrutti da un sentiero e in una strada di Itata mi si spezzò lo strumento. E tiro dritto per Nacimiento in un mattino d'argento. Mentre sbarcava a Riñihue han visto Violeta Parra senza corde nella chitarra senza foglie nel colihue. Uno stormo di uccelli venne per farle un concerto. Mentre sbarcava a Riñihue han visto Violeta Parra. Mentre sbarcava a Riñihue han visto Violeta Parra. ** |