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Pra não dizer que não falei das flores

Geraldo Vandré
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Versione catalana da Rosa de Foc
Camminando e cantando e seguendo la canzone
Siamo tutti uguali, braccia incrociate o no
Nelle scuole, nelle strade, campi, cantieri
Camminando e cantando e seguendo la canzone

Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda

Nei campi la fame in grandi piantagioni
Nelle strade marciando indecisi cortei
Ancora fanno dei fiori il loro più forte ritornello
E credono che i fiori vinceranno i cannoni

Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda

Ci sono soldati armati, amati o no
Quasi tutti sperduti con un’arma in mano
Nelle caserme gli insegnano un’antica lezione
Di morire per la patria e vivere senza ragione

Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda

Nelle scuole, nelle strade, campi, cantieri
Siamo tutti soldati, armati o no
Camminando e cantando e seguendo la canzone
Siamo tutti uguali, braccia incrociate o no

Gli amori in mente, i fiori per terra
La certezza davanti, la storia in mano
Camminando e cantando e seguendo la canzone
Imparando e insegnando una nuova lezione

Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Vieni, andiamo via, che aspettare non è sapere
Chi sa determina l’ora, non aspetta che succeda
Caminant i cantant i seguint la cançó
som tots iguals, dient que no
en les escoles, en els carrers, camps i construccions,
caminant i cantant i seguint la cançó.

Vine, partim, que esperar no és saber,
qui sap aprofita l'oportunitat, no espera que s'esdevingui.

Pels camps hi ha fam en grans plantacions,
pels carrers marxant indecisos cordons,
encara fan de la flor la seva més forta rima
i creuen en les flors vencent al canyó.

Vine, partim, que esperar no és saber,
qui sap aprofita l'oportunitat, no espera que esdevingui.

Hi ha soldats armats, estimats o no,
gairebé tots perduts amb les armes a la mà,
en les casernes els hi ensenyen antigues lliçons
morir per la pàtria i viure sense raó.

Vine, partim, que esperar no és saber,
qui sap aprofita l'oportunitat, no espera que esdevingui.

En les escoles, carrers, camps, construccions,
som tots soldats, armats o no.

Caminant i cantant i seguint la cançó
som tots iguals, dient que no.

Els amors en la ment, les flors al terra,
la certesa en el front, la Història en la mà.
Caminant i cantat i seguint la cançó
aprenent i ensenyant una nova lliçó.

Vine, partim, que esperar no és saber,
qui sap aprofita l'oportunitat, no espera que esdevingui.


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