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Uguaglianza

Paolo Pietrangeli
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OriginaleVersione cantata da Caterina Bueno
UGUAGLIANZA

Ti ho visto lì per terra
al sole del cantiere
le braccia e gambe rotte
dal dolore.
Dicevan che eri matto
ma debbo ringraziar la tua pazzia.

Ti ho visto lì per terra
poi ti ha coperto il viso
la giacca di un padrone
che ti ha ucciso.
Ti hanno nascosto subito
eri per loro ormai da buttar via.

Ci dicon "Siete uguali"
ma io vorrei sapere
uguali davanti a chi?
uguali per che per chi?

È comodo per voi
dire che siamo uguali
davanti a una giustizia partigiana.
Che è questa giustizia
se non la vostra guardia quotidiana.

Ci dicon "Siete uguali"
ma io vorrei sapere
uguali davanti a chi?
uguali per che per chi?

È comodo per voi
che avete in mano tutto
dire che siamo uguali davanti a Dio.
È un Dio che è tutto vostro,
è un Dio che non accetto e non conosco.

Dicevi questo ed altro
e ti chiamavan matto
ma quello in cui credevi verrà fatto.
Alla legge del padrone
risponderemo con Rivoluzione.
UGUAGLIANZA

Sei morto nel cantiere,
dal tetto sei cascato,
schiacciato nella calce insanguinata.
Ti ha ricoperto il viso
la giacca del padrone che ti ha ucciso.
Ti hanno nascosto subito,
eri per loro ormai da buttar via.

Ci dicon siete uguali
ma io vorrei sapere uguali a chi?
Uguali davanti a chi?
Uguali perché e per chi?

È comodo per voi
che avete in mano tutto
dire che siamo uguali davanti a Dio.
È un dio ch'è tutto vostro,
è un dio che non accetto e non conosco.


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