Language   

Smisurata preghiera

Fabrizio De André
Back to the song page with all the versions


La "Preghiera di Maqroll il Gabbiere" di Álvaro Mutis (Traduzione ...
ORACIÓN DE MAQROLL EL GAVIEROPREGHIERA DI MAQROLL IL GABBIERE
(No está aquí completa la oración de Maqroll el Gaviero.
Hemos reunido sólo algunas de sus partes más salientes, cuyo uso cotidiano recomendamos a nuestros amigos como antídoto eficaz contra la incredulidad y la dicha inmotivada:)
(Qui non viene data integralmente la preghiera di Maqroll il Gabbiere. Abbiamo riunito solo alcune delle sue parti più salienti il cui uso quotidiano raccomandiamo ai nostri amici come antidoto efficace contro l’incredulità e la gioia immotivata.)
Decía Maqroll el Gaviero:
¡Señor, persigue a los adoradores de la blanda serpiente!
Haz que todos conciban mi cuerpo como una fuente inagotable de tu infamia.
Señor, seca los pozos que hay en mitad del mar donde los peces copulan sin lograr reproducirse.
Lava los patios de los cuarteles y vigila los negros pecados del centinela. Engendra, Señor, en los caballos la ira de tus palabras y el dolor de viejas mujeres sin piedad.
Desarticula las muñecas.
Ilumina el dormitorio del payaso, ¡Oh Señor!
¿Por qué infundes esa impúdica sonrisa de placer a la esfinge de trapo que predica en las salas de espera?
¿Por qué quitaste a los ciegos su bastón con el cual rasgaban la densa felpa de deseo que los acosa y sorprende en las tinieblas?
¿Por qué impides a la selva entrar en los parques y devorar los caminos de área transitados por los incestuosos, los rezagados amantes, en las tardes de fiesta?
Con tu barba de asirio y tus callosas manos, preside ¡Oh fecundísimo! la bendición de las piscinas públicas y el subsecuente baño de los adolescentes sin pecado.
¡Oh señor! recibe las preces de este avizor suplicante y concédele la gracia de morir recostado en las graderías de una casa infame e iluminado por todas las estrellas de firmamento.
Recuerda Señor que tu siervo ha observado pacientemente las leyes de la manada. No olvides su rostro.
Amén.
Diceva Maqroll il Gabbiere:
Signore, perseguita gli adoratori del serpente lascivo! Fa che tutti concepiscano il mio corpo come una fonte inesauribile della tua infamia.
Signore, secca i pozzi che stanno in mezzo al mare dove i pesci copulano senza riuscire a riprodursi.
Lava i cortili delle caserme e vigila sui neri peccati della sentinella. Genera, Signore, nei cavalli l’ira delle tue parole e il dolore di vecchie donne senza pietà.
Smembra le bambole.
Illumina la stanza del pagliaccio. Oh Signore! Perché infondi quell’impudico sorriso di piacere nella sfinge di stracci che predica nella sala d’aspetto?
Perché hai tolto ai ciechi il bastone con cui laceravano la densa felpa del desiderio che li assedia e li sorprende nelle tenebre?
Perché impedisci alla selva di entrare nei giardini e di divorare i sentieri di sabbia percorsi nelle sere di festa dagli incestuosi, dagli amanti attardati?
Con la tua barba da assiro e le tue mani callose, presiedi, Oh fecondissimo! la benedizione delle piscine pubbliche e il conseguente bagno degli adolescenti senza peccato.
Oh signore! accogli le preghiere di questo scrutatore supplicante e concedigli la grazia di morire avvolto nella polvere delle città, addossato alle gradinate di una casa infame e illuminato da tutte le stelle del firmamento.
Ricorda Signore, che il tuo servo ha osservato pazientemente le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto.
Amen.


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org