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Papá cuéntame otra vez

Ismael Serrano
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Traducanzone di Andrea Buriani
Dé bimbo ciavra' ragione però 'un mi ròmpe tanto ir cazzo,
noi 'un si sarà fatto 'na sega, voi 'nvece vi sfibrate di rasponi.
Invece di domandà, piglia i tu' amici, dànn'uno scrollone,
tornate 'n piazza, dementi, 'nvece di fà messaggini!

(tié!)
PAPA' NARRAMI ANCORA:

Papà narrami ancora quei racconti già sentiti
di gendarmi coi fascisti e studenti ben vestiti,
là nella guerriglia urbana, coi pantaloni a campana,
cantare i Rolling Stones, minigonne per sottana.

Papà narrami ancora di quanto vi è piaciuto
rovinare la vecchiaia a ossidati dittatori,
come cantaste "Al Vento" e occupaste la Sorbona
nel maggio un dì francese, in quei giorni di vino e rose.

Papà narrami ancora quella storia che ho sentita
di quel folle guerrigliero che hanno ucciso là in Bolivia,
al cui fucile più nessuno ha osato prender mano
e come da quel giorno tutto sembra meno umano.

Papà spiegami il perchè quelle tante barricate,
dopo tanti pugni in alto e tanto sangue versato,
alla fin della partita non son servite ancora,
perché sotto i sanpietrini non trovaste sabbia pura.

Fu dura la sconfitta e tutto quel che si sognava
s'è ammuffito nei cantoni, si è coperto di bava.
Più nessuno canta "Al vento", nessun folle senza patria
e s'aspetta sol che piova per pulire ancor la piazza.

E' lontano ora quel Maggio, è lontana Saint Denis,
come è distante Jean Paul Sartre, è lontana anche Paris.
E così a volte penso che alla fin non cambia niente
e continuano a cadere botte solo sulla gente.

E si continuano ad avere morti di crudeltà:
si muore adesso in Bosnia come un tempo in Vietnam
si muore adesso in Bosnia come un tempo in Vietnam
si muore adesso in Bosnia come un tempo in Vietnam


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