فيديو-أيها المارون
Mahmud Darwish / محمود درويشTraduzione italiana a cura di F.Al Jaramneh ed A.Tailakh, da... | |
Eh vosotros que pasáis entre palabras efímeras, Coged vuestros nombres … y marchaos Retirad vuestras horas de nuestro tiempo … y marchaos Y robad las imágenes que queráis para que sepáis Que nunca sabréis Cómo una piedra de nuestra tierra construye el techo del cielo Eh vosotros que pasáis entre palabras efímeras, De vosotros, la espada … de nosotros la sangre De vosotros son el acero y el fuego … de nosotros, nuestra carne De vosotros un tanque más… de nosotros las piedras. De vosotros las bombas … de nosotros la lluvia. De nosotros y de vosotros, el cielo y el aire. Coged vuestra parte de nuestra sangre … y marchaos. Entrad en una fiesta, con cena y baile … y marchaos Que tenemos que proteger las rosas de los mártires Y tenemos que vivir como nosotros queremos. Eh vosotros que pasáis entre palabras efímeras, Amontonad vuestras fantasías en una fosa abandonada … y marchaos Y retrasad la aguja del tiempo hasta la legitimidad del becerro santo O hasta el horario de la música de las pistolas. Nosotros no tenemos aquí nada que os complazca … Marchaos. Y tenemos lo que no tenéis vosotros: una patria y un pueblo que se desangran Una patria válida para el olvido o para el recuerdo. Eh vosotros que pasáis entre palabras efímeras Ha llegado el momento de que os marchéis De que viváis donde vosotros queráis, pero no entre nosotros. Ha llegado el momento de que os marchéis, De que muráis donde vosotros queráis, pero no entre nosotros. Pues tenemos cosas que hacer en nuestra tierra. Tenemos aquí el pasado Y la voz primera de la vida Y tenemos el presente, el presente y el futuro, Tenemos aquí esta vida … y la otra. Salid pues de nuestra tierra, De nuestro suelo, de nuestro mar, De nuestro trigo, de nuestra sal, de nuestra herida… De todas las cosas… salid de los límites de la memoria Eh vosotros que pasáis entre palabras efímeras. | O VOI, PASSANTI TRA PAROLE FUGACI! O voi, viaggiatori tra parole fugaci portate i vostri nomi, e andatevene ritirate i vostri istanti dal nostro tempo, e andatevene. Rubate ciò che volete dall'azzurro del mare e dalla sabbia della memoria. Prendete ciò che volete d’immagini, per capire che mai saprete come una pietra dalla nostra terra erige il soffitto del nostro cielo. O voi, viaggiatori tra parole fugaci da voi la spada… e da noi il nostro sangue da voi l’acciaio e il fuoco… e da noi la nostra carne da voi un altro carro armato… e da noi un sasso da voi una bomba lacrimogena… e da noi la pioggia. É nostro ciò che avete di cielo ed aria. Allora, prendete la vostra parte del nostro sangue, e andatevene Entrate ad una festa di cena e di ballo, e andatevene noi dobbiamo custodire i fiori dei martiri, noi dobbiamo vivere, come desideriamo. O voi, viaggiatori tra parole fugaci come la polvere amara, marciate dove volete ma non fatelo tra di noi, come insetti volanti. L’aceto è nella nostra terra finché lavoriamo mietiamo il nostro grano, lo annaffiamo con le rugiade dei nostri corpi. Abbiamo qui ciò che non vi accontenta: un sasso… o una soggezione. Prendete il passato, se volete, e portatelo al mercato degli oggetti artistici. Rinnovate lo scheletro all’upupa, se volete, su un vassoio di terracotta. Abbiamo qui ciò che non vi accontenta: abbiamo il futuro e abbiamo nella nostra terra ciò che fare. O voi, viaggiatori tra parole fugaci ammassate le vostre fantasie in una fossa abbandonata, e andatevene. E riportate le lancette del tempo alla legittimità del vitello sacro o al momento della musica di una pistola ! Abbiamo qui ciò che non vi accontenta abbiamo ciò che non c’è in voi: una patria sanguinante un popolo sanguinante, una patria adatta all’oblio o alla memoria… O voi, viaggiatori tra parole fugaci É giunto il momento che ve ne andiate e dimoriate dove volete, ma non tra noi. É giunto il momento che ve ne andiate e moriate dove volete, ma non tra noi. Abbiamo nella nostra terra ciò che fare il passato qui è nostro è nostra la prima voce della vita nostro il presente… il presente e il futuro nostra, qui, la vita… e nostra la vita eterna. Fuori dalla nostra patria… dalla nostra terra… dal nostro mare dal nostro grano… dal nostro sale… dalla nostra ferita da ogni cosa, uscite dai ricordi della memoria O voi, viaggiatori tra parole fugaci!... |