Addio a Lugano
Pietro GoriOriginale | TEDESCO / GERMAN |
ADDIO A LUGANO 1. Addio, Lugano bella, o dolce terra pia, scacciati senza colpa gli anarchici van via e partono cantando colla speranza in cor, e partono cantando colla speranza in cor. Ed è per voi sfruttati, per voi lavoratori, che siamo ammanettati al par dei malfattori; eppur la nostra idea è solo idea d'amor, eppur la nostra idea è solo idea d'amor. Anonimi compagni, amici che restate, le verità sociali da forti propagate: e questa è la vendetta. che noi vi domandiam, e questa è la vendetta che noi vi domandiam. Ma tu che ci discacci con una vil menzogna, repubblica borghese, un dì ne avrai vergogna ed ora t'accusiamo in faccia all'avvenir, ed ora t'accusiamo in faccia all'avvenir. Scacciati senza tregua, andrem di terra in terra a predicar la pace ed a bandir la guerra: la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor, la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor. Elvezia, il tuo governo schiavo d'altrui si rende, di un popolo gagliardo le tradizioni offende e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell, e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell. Addio, cari compagni, amici luganesi, addio, bianche di neve montagne ticinesi, i cavalieri erranti son trascinati al nord, e partono cantando con la speranza in cor. 2. Addio, Lugano bella, o dolce terra mia, scacciati senza colpa gli anarchici van via e partono cantando colla speranza in cor, e partono cantando colla speranza in cor. Ed è per voi sfruttati, per voi lavoratori, che siamo ammanettati al par dei malfattori; eppur la nostra idea non è che idea d'amor, eppur la nostra idea non è che idea d'amor. Anonimi compagni, amici che restate, le verità sociali da forti propagate: è questa la vendetta. che noi vi domandiam, è questa la vendetta che noi vi domandiam. Ma tu che ci discacci con una vil menzogna, repubblica borghese, un dì ne avrai vergogna ed oggi t'accusiamo di fronte all'avvenir, ed oggi t'accusiamo di fronte all'avvenir. Banditi senza tregua, andrem di terra in terra a predicar la pace ed a bandir la guerra: la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor, la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor. Elvezia, il tuo governo schiavo d'altrui si rende, di un popolo gagliardo le tradizioni offende e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell, e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell. Addio, cari compagni, amici luganesi, addio, bianche di neve montagne ticinesi, i cavalieri erranti son trascinati al nord, i cavalieri erranti son trascinati al nord. | HAB’ WOHL SCHÖNES LUGANO Hab’ wohl, schönes Lugano o süsses, frommes Land ohne Schuld rasch vertrieben gehn die Anarchisten weg und singend gehen sie fort mit hoffnungsvollem Herz'n und singend gehen sie fort mit hoffnungsvollem Herz'n. Ist’s für die Ausgebeuteten und ist’s für alle Arbeiter dass man hat uns gefesselt wie Diebe und Missetäter doch hat unsere Idee der Liebe volle Kraft, doch hat unsere Idee der Liebe volle Kraft. Namenlose Genossen, Freunde, die ihr dort bleibt die soziale Wahrheiten sollt ihr so stark verbreiten; und das ist die Rache die man von euch verlangt, und das ist die Rache die man von euch verlangt. Du aber, uns verjagdend mit einer feigen Lüge, bürgerliche Republik hiervor sollst du dich schämen und nun wirst du beschuldtigt vor dem Zukunftsgericht, und nun wirst du beschuldigt vor dem Zukunftsgericht. So ohne Rast vertrieben gehn wir von Land zu Lande um Friede zu verbreiten, und um den Krieg zu ächten, Friede den Unterdrückten, den Unterdrückern Krieg, Friede den Unterdrückten, den Unterdrückern Krieg. Schweiz, deine Regierung anderen sich versklavt, und eines tapfren Volkes die Tradition beleidigt und die Sage beschimpft deines Wilhelms Tell, und die Sage beschimpft deines Wilhelms Tell. Habt wohl, liebe Genossen, und Freunde aus Lugano, und Adieu den Tessiner schneeweissen Bergketten, die fahrenden Ritter werden nach Nord gedrängt, und singend gehen sie fort mit hoffnungsvollem Herz'n. |