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Ratnik paorskog srca

Đorđe Balašević / Ђорђе Балашевић
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OriginaleVersione italiana di Riccardo Venturi
RATNIK PAORSKOG SRCAIL GUERRIERO DAL CUORE CONTADINO
  
Kada se Braca devetneste vrn'o,Quando mio fratello diciannovenne è tornato
s dalekog fronta 'di soldat je biv'o,da un fronte lontano dov'era soldato
prič'o nam kako ga trefilo zrno,ci raccontava di come lo aveva beccato un proiettile
pa zavrt'o rukav i to pokaziv'o.e poi si è girato la manica e ha fatto vedere.
  
A mi, a mi smo bili derani.E noi, e noi eravamo dei monelli.
  
Prič'o nam Braca o mirisu moraMio fratello ci ha raccontato dell'odore del mare
i o patroli od koje je bež'o,e della pattuglia dalla quale è scappato,
pa kako je opsov'o nekog majorae poi che ha insultato un maggiore
i zbog tog posle na robiji lež'o.e che per questo, poi, è stato in carcere duro.
  
A mi, a mi smo bili derani.E noi, e noi eravamo dei monelli.
A mi, mi smo bili derani.E noi, e noi eravamo dei monelli.
  
Prič'o nam kako je preš'o Karpate,Ci ha raccontato che ha valicato i Carpazi,
zujali meci k'o rojevi pčela.i proiettili fischiavano come sciami di api.
Rek'o je: "Rat vam je krvav, da znate,Diceva: „La vostra guerra è cruenta, sapete,
al' nije mi žao ni ljudi, ni sela.ma non mi dispiace né per la gente, né per il paese.
  
Ej, žao mi konja..."Eh, mi dispiace per il cavallo...“
  
Kada se Braca devetneste vrn'o,Quando mio fratello diciannovenne è tornato
svake je večeri prič'o na šoruogni sera raccontava, in strada,
kol'ko je curica usput prevrn'odi quante ragazze si era sbattuto cammin facendo
i kako topovi livade oru.e di come i cannoni solcavano i prati.
  
A mi, a mi smo bili derani.E noi, e noi eravamo dei monelli.
A mi, mi smo bili derani.E noi, e noi eravamo dei monelli.
  
Čim Braca korak iz avlije kročiAppena mio fratello fa un passo fuori dal cortile
skupi se društvo iz našeg sokaka.si raduna un capannello di gente del nostro vicolo.
A svi smo imali velike oči,E tutti spalancavamo gli occhi
prepuna srca i maštu dečaka.con il cuore gonfio e fantasia di bimbi.
  
Pa da, jer tad smo bili derani.Eh sì, perché eravamo dei monelli.
Pa da, jer tad smo bili derani.Eh sì, perché eravamo dei monelli.
  
Psov'o je Braca i krivce i žrtve,Malediceva i colpevoli e le vittime,
puške i vaške i rov prepun blata.i fucili, i cani, e il fosso pieno di fango.
Rek'o je: "Ne možes prebrojati mrtveDiceva: „Non puoi contare i morti
jer su se carevi igrali rata.perché gli imperatori hanno giocato alla guerra.
  
Ej, žao mi konja..."Eh, mi dispiace per il cavallo...“
  
Negde u Braci je paorski korenMio fratello ha da qualche parte radici contadine
i može rata i rata da bude.e ci può essere guerra e guerra.
Kad nije paor za soldata stvoren,Quando un contadino non viene fatto soldato,
volije konje i zemlju neg' ljude.preferisce i cavalli alla terra e alla gente.
  
A mi, a mi smo bili deraniE noi, e noi eravamo dei monelli
i sve još je vredelo za nas.e tutto allora aveva un valore per noi.
  
Hej, hej, konji beli nebom terani,Ehi, ehi, bianchi cavalli spronati dal cielo,
kroz san i kroz oblake u kas.in sella per il sogno e per le nuvole.


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