Language   

La mauvaise réputation

Georges Brassens
Back to the song page with all the versions


Versione italiana di Beppe Chierici
LA CATTIVA REPUTAZIONE

Al paese, senza menar vanto,
Ho una cattiva reputazione.
Che mi agiti o resti fermo
Passo per un non-so-che.
Eppure non faccio torto a nessuno
Per la mia strada d'ometto tranquillo.
Ma alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro,
No, alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro.
Tutti sparlano di me,
A parte i muti, naturalmente.

Il giorno del 14 luglio
Me ne resto in panciolle a letto;
Della musica che marcia al passo
Non me ne importa nulla.
Eppure non faccio torto a nessuno
Se non ascolto squillar la tromba.
Ma alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro,
No, alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro.
Tutti mi segnano a dito,
A parte i monchi, naturalmente.

Quando incrocio un ladro sfigato
Inseguito da un bifolco,
Allungo la gamba e, perché non dirlo?
Il bifolco si ritrova per terra.
Eppure non faccio torto a nessuno
Lasciando scappare chi ruba una mela.
Ma alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro,
No, alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro.
Tutti mi s'avventano addosso,
A parte gli sciancati, naturalmente.

Non serve esser Geremia
Per indovinare la mia sorte:
Se trovano una corda di loro gusto
Me la passeranno al collo.
Eppure non faccio torto a nessuno
Se non seguo le strade che portano a Roma.
Ma alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro,
No, alla gente perbene non piace
Che si segua altra strada che la loro.
Tutti verranno a vedermi impiccato,
Tranne i ciechi, naturalmente.
LA CATTIVA REPUTAZIONE

In città son io il campion
di cattiva reputazion.
Non c'è nulla che io possa far,
passo per uno da evitar.

Eppur io non faccio a nessun del male
se seguo il cammino che mi è congeniale.

No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.

No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.

La città parla mal di me...
Ma i muti no. E c'è il perchè!

Quando è festa nazional
me ne sto a letto, è natural.
La fanfara che passa di là
non punge la mia curiosità.

Eppur io non faccio a nessun del male
se non canto in coro l'inno nazionale.

No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.
No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.

La città addita solo me...
Ma i monchi no. E c'è il perchè!

Se un ladruncolo vedo sfuggir
ad una guardia che sta per venir,
fo lo sgambetto e in verità
quella guardia sul culo cadrà.

Mi domando a chi possa far del male
se un ladro di mele sfugge al tribunale.

No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.
No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.

La città insegue solo me.
Gli storpi no. E c'è il perchè.

Non m'è duro profetizzar
a quale sorte mi voglion votar.
Il dì che trovan la corda per me
non conterò neppur fino a tre.

Ma perchè per me volete un pogrom
se seguo le strade che non vanno a Roma.

No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.
No, non possono mai tollerar
chi non vuol loro assomigliar.

Quando da un cappio penderò
mi ammireran. Ma i ciechi no!


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org