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The Minstrel Boy

Thomas Moore
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OriginaleTraduzione italiano Cattia Salto
THE MINSTREL BOYIL GIOVANE BARDO
  
The minstrel boy to the war is gone,Il giovane bardo è andato in guerra,
In the ranks of death you'll find him;nei ranghi della morte (1) lo troverete,
His father's sword he hath girded on,si è cinto con la spada del padre (2)
And his wild harp slung behind him;e si è appeso alla spalla la rustica arpa (3)
"Land of Song!" cried the warrior bard,“Terra melodiosa! (4)” disse il bardo guerriero (5)
"Tho' all the world betrays thee,“Anche se tutto il mondo ti tradisce (6)
One sword, at least, thy rights shall guard,almeno una spada i tuoi diritti difenderà
One faithful harp shall praise thee!"e un’arpa fedele ti loderà! ”
  
The Minstrel fell! But the foeman's chainIl Menestrello è caduto, ma le catene degli oppositori,
Could not bring that proud soul under;non possono sottomettere questo spirito fiero:
The harp he lov'd ne'er spoke again,l’arpa che amava non canterà mai più,
For he tore its chords asunder;lui le corde a pezzi strappò
And said "No chains shall sully thee,E disse: “Nessuna catena dovrà macchiarti,
Thou soul of love and brav'ry!tu anima dell’amore e del coraggio!
Thy songs were made for the pure and freeLe tue canzoni sono fatte per la purezza e la libertà (7)
They shall never sound in slavery!e non suonerai più in schiavitù
1) le prime file all’assalto sono quelle destinate più facilmente alla morte
2) nella traduzione mi sovviene l’italico inno di Mameli “dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa”
3) ovvero l’arpa bardica un po’ tozza e piccola: già nel XI° sec. si attribuisce ai Celti la realizzazione di due tipi di arpa, una più piccola con una decina di corde che si portava a spalla o era fissata alla cintura e una più grande (in gaelico clàirseach) con una trentina di corde: la cassa armonica si otteneva, diversamente da oggi, scavando un singolo blocco di legno (più diffusamente di salice), le arpe celtiche cosiddette “a testa bassa” erano così lavorazioni di scultura e d’intarsio, strumenti raffinati e preziosi consoni alla nobiltà. In questo senso la “wild harp” è da intendersi nella versione più “rustica” come arpa a 10 corde
4) letteralmente terra della canzone, ovvero l’Irlanda, ma per estensione ogni patria tradita, ovvero vilipesa e calpestata. L’ironia della storia è che anche gli inglesi cantavano la canzone nei loro bei salotti frequentati da personaggi romantici alla Lord Byron ignari che le “foeman’s chains” citate da Thomas Moore erano proprio le loro (dovevano essere però piuttosto duri di comprendonio per non capirlo)!!
5) nei tempi antichi i guerrieri erano anche bardi cioè poeti, o le loro gesta eroiche e la loro morte era cantata dai bardi che avrebbero tramandato nei secoli la loro memoria, così la loro breve (vissuta in sprezzo al pericolo) vita non sarebbe stata vissuta invano.
6) Per estensione oggi si legge: due sono le cose che restano alla patria tradita, le armi e un fedele esercito. Si esprime il concetto che per liberarsi dall’oppressore (inglese) gli irlandesi devono conquistare la libertà con il loro valore e il loro sacrificio, senza illudersi che un popolo straniero (Francia e Spagna) possa regalare loro la libertà; ma anche che viltà e corruzione dominano nel presente così come la slealtà e l’ipocrisia dei traditori e dei conformisti; nelle intenzioni di Moore la frase significava: è giunta l’ora per i giovani idealisti di agire in prima persona con devozione disinteressata e sacrificio.
7) si esprime qui un concetto caratteristico del romanticismo: la libertà individuale non è solo politica ma più estesamente intesa come libertà morale dalle passioni, dai vizi e dai compromessi, si badi bene non dal sentimento che sentimento e ragione nell’idealismo romantico sono parimenti importanti.
8) Un punto di vista a mio avviso un po’ estremo e al limite del fanatismo, sono infatti le canzoni a liberare gli uomini dalle catene anche se cantate in schiavitù, la musica non è solo per i cori angelici e le beate schiere del paradiso ma anche per le miserie e i tormenti sulla terra. Diverso è invece se il poeta avesse voluto intendere che l’arpa ossia la musica non si piegherà mai alle lodi e alle piaggerie verso il tiranno, così il giovane soldato ha preferito distruggere l’arpa piuttosto che farla cadere nelle mani del nemico! Ma questa lettura è solo superficiale perchè l’arpa è il simbolo dell’Irlanda e quindi sotto possiamo leggervi un messaggio ancora più estremo. A mio avviso bisogna stare attenti a non confondere il patriottismo con il fanatismo


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