Hécatombe
Georges BrassensUlteriore versione italiana di Carlo Ferrari (2002), ripresa... | |
STORIA DI UN'ECATOMBE Stamattina per due melanzane al mercato di Ballarò, un gruppetto di ortolane è lì lì per darsene un po’. Con la solita simpatia, ecco già le forze dell'ordine che s’intromettono nel battibecco: “Circolare! Largo! Cos'è?” L'un con l'altro, se ci s'incula, e ciascuno tira per sé, per unirsi contro la pula non si deve contar fino a tre. Le massaie dilatan le nari e tirando le maniche su danno un numero senza pari come non se ne vedono più. Nel vedere gli schieramenti, tra distintivi e decolté, tra le gentildonne e gli agenti - e alla carica trema il pavé - io che sono imparziale e ho fastidio per qualunque violenza, si sa, per placare lo sbirricidio già gli grido: “Hip, hip, urrà!”. Gli si abbattono su come schegge. Una agguanta il tenente e gli fa, gli fa urlare: “A morte la legge! L’anarchia, l’anarchia vincerà!”. Per le orecchie quest'altra acchiappa il questore, e s’infila su la sua testa tra chiappa e chiappa fino a che non diventa blu. La più grassa di quelle furie roteando le tette su e giù, due tette grosse come angurie, ne faceva polpette al ragù. Cade uno sull’altro e soccombe. A suonar la sirena ora qui è l'ambulanza. È un’ecatombe! Questa onor del popolo, sì! Manganelli ridotti a stampelle, si ritirano le autorità. E poteva andar peggio, ché quelle - perdonate la volgarità! - quelle avrebbero voluto, una volta che ce li avevano là, pure tagliargliele. Fortuna che non ce le avevano già. | L'ECATOMBE Al mercato ieri mattina per un mazzo di qualche ortaggio di massaie una dozzina si esibiva in un bel pestaggio. A piedi, a cavallo, in vettura intervenne l'autorità a provarsi nell'avventura di fermare le ostilità! Senza dubbio sapete tutti di una ben radicata usanza se per dar contro ai poliziotti tutti quanti fanno alleanza. Sui gendarmi furiosamente si gettarono le matrone dando vita in quel frangente ad un numero d'eccezione! Nei confronti dei piedipiatti sono pervaso da tanto amore che nel vederli sopraffatti io tifavo per le signore. E dal lato del mio abbaino le mie grida univo al clamore incoraggiando il plotoncino come fosse la squadra del cuore! Attaccandosi una comare a un maresciallo di polizia "Morte alla legge!" lo fa gridare ed inneggiare all'anarchia. Una delle più forsennate stringe il cranio di un questurino tra le chiappe sue smisurate come macine d'un mulino! La più grassa del gruppetto con due tette che fanno per sei, sbottonato il reggipetto, mena sberle alla Cassius Clei. Il fioccare di tali bombe è il sigillo della vittoria, è la fine di un ecatombe da citare nei libri di scuola! Non contente del consuntivo e di quella bella razione come oltraggio definitivo prima di lasciar la tenzone, Le comari a quel nemico, perdonatemi l'indecenza, certe cose volevan tagliare, per fortuna ne eran già senza! |