Lingua   

Addio padre e madre addio

anonimo
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleLa versione di Paolo Pietrangeli
ADDIO PADRE E MADRE ADDIO

Addio padre e madre addio,
che per la guerra mi tocca di partir,
ma che fu triste il mio destino,
che per l'Italia mi tocca morir.

Quando fui stato in terra austriaca
subito l'ordine a me l'arrivò,
si dà l'assalto la baionetta in canna,
addirittura un macello diventò.

E fui ferito, ma una palla al petto,
e i miei compagni li vedo a fuggir
ed io per terra rimasi costretto
mentre quel chiodo lo vedo a ventr.

"Fermati o chiodo, che sto per morire,
pensa a una moglie che piange per me",
ma quell'infame col cuore crudele
col suo pugnale morire mi fé.

Sian maledetti quei giovani studenti
che hanno studiato e la guerra voluto,
hanno gettato l'Italia nel lutto
per cento anni dolor sentirà.
ADDIO PADRE E MADRE ADDIO (IL CLANDESTINO)

Addio padre e madre addio
Che c'è una barca che salpa con me
Con cento anime la mia donna e un destino
Che in questa terra destino non c'è
Addio madre non piangere tanto
Addio padre ché io piango di più
Va via tuo figlio rimane il rimpianto
Salpa la barca e la tua gioventù.

Ti porterò per mano sull'altare
Dipingeremo casa verde e blu
Con gli stessi colori di quel mare
Che ci trasporterà laggiù
M'hai portato alla soglia dell'altare
Da quel momento non t'ho visto più
Una parola sola per spezzare
Non era il sì che t'aspettavi tu
Clandestino e tu non sei più tu
Clandestino e tu non ci sei più

Fermati giudice non fare finire
Le ore e il tempo della libertà
Ma quell'infame dal cuore crudele
Con la sua legge morire mi fa
Sian maledetti quei giovani studenti
Che hanno studiato e la guerra voluto
Hanno gettato l'Italia nel lutto
Per mille anni dolore sentirà
Clandestino e tu non sei più tu


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org