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Le déserteur

Boris Vian
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OriginalITALIANO [17] - Hampsicora
LE DÉSERTEUR

Monsieur le Président,
Je vous fais une lettre
Que vous lirez, peut-être,
Si vous avez le temps.
Je viens de recevoir
Mes papiers militaires
Pour partir à la guerre
Avant mercredi soir.
Monsieur le Président,
Je ne veux pas la faire!
Je ne suis pas sur terre
Pour tuer des pauvres gens...
C'est pas pour vous fâcher,
Il faut que je vous dise:
Ma décision est prise,
Je m'en vais déserter.

Depuis que je suis né
J'ai vu mourir mon père,
J'ai vu partir mes frères
Et pleurer mes enfants;
Ma mère a tant souffert,
Elle est dedans sa tombe
Et se moque des bombes
Et se moque des vers.
Quand j'étais prisonnier
On m'a volé ma femme,
On m'a volé mon âme
Et tout mon cher passé...
Demain de bon matin
Je fermerai ma porte.
Au nez des années mortes
J'irai sur les chemins.

Je mendierai ma vie
Sur les routes de France,
De Bretagne en Provence
Et je dirai aux gens:
Refusez d'obéir!
Refusez de la faire!
N'allez pas à la guerre,
Refusez de partir.
S'il faut donner son sang,
Allez donner le vôtre!
Vous êtes bon apôtre,
Monsieur le Président...
Si vous me poursuivez,
Prévenez vos gendarmes
Que je n'aurai pas d'armes
Et qu'ils pourront tirer.
IL DISERTORE

E’ una breccia nel verde, dove un fiume canta
intrecciando follemente alle erbe stracci
d’argento; dove il sole dalla montagna fiera
splende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.

Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
con la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; giace nell’erba, sotto una nuvola,
pallido nel suo letto verde dove piove la luce.

I piedi tra i gladioli, dorme. Sorride
come farebbe un bimbo malato, riposa:
o natura, cullalo col tuo calore: ha freddo.

I profumi non gli fanno fremere le narici.
Dorme nel sole, la mano sul petto,
tranquillo. Ha due buchi rossi sul fianco destro.

Signor Presidente,
Le scrivo una lettera
che forse Lei leggerà
se avrà tempo.
Ho appena ricevuto
l’avviso di chiamata alle armi
per partire in guerra
entro mercoledì sera.

Signor Presidente,
io non la voglio fare,
io non sono su questa terra
per uccidere la povera gente.
Non vorrei disturbarla
ma bisogna che glielo dica:
ho preso la mia decisione,
sarò un disertore.

Da che sono nato
ho visto morire mio padre,
ho visto partire i miei fratelli
e piangere i miei figli.
Mia madre ha tanto sofferto
che ormai è in una tomba
e se ne ride delle bombe
e se ne ride dei vermi.

Quand’ero prigioniero
mi hanno rubato mia moglie,
mi hanno rubato anche l’anima
e tutto il mio caro passato.
Domani, di buon mattino,
io chiuderò la porta
in faccia agli anni morti
e me ne andrò per le strade.

Vivrò di elemosine
sulle strade di Francia,
dalla Bretagna alla Provenza,
e dirò alla gente:
rifiutate di obbedire,
rifiutatevi di farlo,
non andate in guerra,
rifiutate di partire.

Se c’è da donare il sangue,
prego, doni pure il suo,
Lei sarà un buon apostolo,
Signor Presidente.
Se Lei vuole perseguirmi
avverta i suoi sbirri
che sono disarmato
e che potranno sparare.


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