Le déserteur
Boris VianITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [10] - Carlo Perucchetti / Franco... | |
IL DISERTORE Signor Presidente, le scrivo una lettera che leggerà, forse, se avrà tempo. Ho appena ricevuto la cartolina militare per andare alla guerra entro mercoledì sera. Signor Presidente, non voglio farlo non sono sulla terra per uccidere povera gente. Non per farvi arrabbiare, ma devo dirlo ho preso la mia decisione: diserterò. Dacché sono nato ho visto partire i miei fratelli ho visto morire mio padre e piangere i miei figli mia madre ha tanto sofferto che è nella sua tomba e se ne fotte delle bombe come se ne fotte dei vermi. Quand’ero in prigionia hanno rubato la mia anima hanno rubato la mia donna con tutto il mio passato. Domani uscirò sbattendo la porta in faccia agli anni morti: vivrò sulla via. Mendicherò la vita sulle strade di Francia dalla Bretagna alla Provenza e dirò alla gente "Rifiutate d’obbedire, non fatelo non andate in guerra, rifiutate di morire". Se si deve versare sangue vada a versare il Suo caro "buon apostolo", signor Presidente. Se mi fa perseguire avverta i suoi gendarmi che non ho armi e che possono sparare. | IL DISERTORE Mie care autorità lo so che è una pazzia, ma scrivo questa mia con molta serietà: Vi arrabbierà, però di voi non ho timore mi faccio disertore al fronte non ci andrò. Mie care autorità sparare non mi piace, non ne sarei capace la guerra non mi va ! Io ci ho pensato su e trovo più virile ridarvi il mio fucile: non mi vedrete più! Mentre nascevo io cadevano le bombe e conto quattro tombe laggiù al paese mio: Ci dormono mio padre mia madre e i miei fratelli caduti pure quelli per cosa non si sa. Mie care autorità non posso farci niente, non sparerò alla gente solo perché vi va. E a tutti griderò che con le cannonate e con le forze armate la pace non si fa. Se è il sangue che ci vuole andate a dare il vostro e non chiedete il nostro, mie care autorità. Firmando questa mia avverto anche i gendarmi che io non porto armi: mi spari chi vorrà. |