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Romane Worq

G.P.G. Inc.
Lingua: Italiano



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(G.P.G. Inc.)


2020
ROMANE WORQ
ROMANE WORQ

C’è una storia che lega con un filo invisibile Torino con l’Etiopia e con il rastafarianesimo giamaicano. E’ una storia che pochissimi conoscono e che ha come protagonista una bellissima principessa africana di nome Romane Worq. Era la figlia primogenita del Negus Hailè Selassiè, il Re dei Re, il Ras Tafari per i neri della Giamaica, che videro in lui il Messia liberatore che avrebbe riportato i figli degli schiavi nella loro Madre Africa. Romane era sposata con Merid Bayanè, comandante della resistenza etiope in prima linea contro i fascisti italiani che avevano occupato il suo paese con un’invasione feroce, che utilizzò in modo massiccio gas chimici e stermini di massa. Poco prima della caduta di Addis Abeba, il negus scelse l’esilio volontario in Inghilterra con buona parte della famiglia reale, ma la principessa Romane Worq decise di restare a combattere a fianco del marito. Nel 1937 Merid Bayanè venne catturato dagli italiani e fucilato e la principessa ferita e rapita per ordine di Mussolini e trasferita insieme ai quattro figli maschi nel carcere dell’Asinara, dove Gideon, il figlio più piccolo, morì ad appena due anni di età.



Poco più tardi, un sacerdote che era vissuto in Etiopia venne in visita al carcere e riconosciuta la principessa fece in modo che potesse abbandonare l’Asinara e raggiungere Torino. Qui venne accudita dalle suore missionarie della Consolata fino al 1940, quando morì ad appena 27 anni per tubercolosi. Venne sepolta in forma anonima e nel massimo riserbo in un loculo in un’area poco visibile del Cimitero Monumentale di Torino, nel sotterraneo della sesta ampliazione. La lapide portava semplicemente la scritta A una mamma. Nel 1944 morì anche il figlio Chetacceu, che venne sepolto accanto alla madre
Tuo padre è l’Imperatore, si chiama Hailè Selassiè
è il Ras Tafari nel Mondo
la seconda Incarnazione

E tu sei bella davvero, lo sanno tutti in Africa
giovane , saggia e sincera
una nuova Shahrazād

Dimmi che cosa sogni, dimmi in che cosa credi
La giustizia del Necessario o la bellezza di quel che vedi
Un cambio improvviso di rotta , un’invasione nemica che
fa precipitare il male tutto intorno a te.
E il Ras che fugge dalla sua terra con il suo seguito
ma tu non scappi, rimani, e il tuo uomo insieme a te
Dimmi che cosa sogni , dimmi in che cosa credi

Rinasci ad ogni caduta , rimani calma e poi ti siedi
Tuo padre è l’Imperatore, ma tu non ci sei più
forse da un altro Universo hai fatto in modo che
nascesse un culto nuovo, un altro anelito di libertà
che salvi i popoli oppressi e vessati
che salvi tutta la gente
Dimmi che cosa sogni , dimmi in che cosa credi
La bellezza di quel che vedi , la bellezza/giustizia di quel che vedi

inviata da Dq82 - 2/3/2022 - 13:10




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