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Ai, quem me dera

Clara Nunes
Lingua: Portoghese


Clara Nunes

Lista delle versioni e commenti


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Canto das três raças
(Clara Nunes)
A rosa de Hiroshima
(Vinícius de Moraes)


Testo di Vinícius de Moraes
Musica di Toquinho

Interpretata da Clara Nunes nell'album "Canto das três raças" del 1976. Mia Martini aveva inciso "Volesse il cielo", la versione italiana, l'anno prima.

Clara Nunes e Vinícius de Moraes
Clara Nunes e Vinícius de Moraes


Un bellissimo canto di pace e di libertà.
Ai, quem me dera terminasse a espera
Retornasse o canto simples e sem fim
E ouvindo o canto se chorasse tanto
Que do mundo o pranto se estancasse enfim

Ai, quem me dera ver morrrer a fera
Ver nascer o anjo, ver brotar a flor
Ai, quem me dera uma manhã feliz
Ai, quem me dera uma estação de amor

Ah, se as pessoas se tornassem boas
E cantassem loas e tivessem paz
E pelas ruas se abraçassem nuas
E duas a duas fossem casais

Ai, quem me dera ao som de madrigais
Ver todo mundo para sempre afim
E a liberdade nunca ser demais
E não haver mais solidão ruim

Ai, quem me dera ouvir o nunca-mais
Dizer que a vida vai ser sempre assim
E, finda a espera, ouvir na primavera
Alguém chamar por mim

inviata da Lorenzo Masetti - 24/2/2022 - 23:19




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Sergio Pasquandrea

da CARTE SENSIBILI
OH, COME VORREI

Oh, come vorrei che finisse l’attesa
Tornasse il canto semplice e senza fine
E ascoltando il canto si piangesse tanto
Che il pianto finalmente terminasse nel mondo

Oh, come vorrei veder morire la belva
Veder nascere l’angelo, veder sbocciare un fiore
Oh, come vorrei una mattina felice
Oh, come vorrei una stagione d’amore

Oh, se la gente tornasse buona
E cantasse lodi e avesse pace
E per le strade si abbracciassero nude
A due a due fossero coppie

Oh, come vorrei al suono dei madrigali
Vedere il mondo per sempre concorde
E che la libertà non fosse mai troppa
E non aver più tristezza cattiva

Oh, come vorrei sentire il mai-più
Dire che la vita sarà sempre così
E, dopo la speranza, sentire nella primavera
Qualcuno che mi chiama.

24/2/2022 - 23:20




Lingua: Italiano

La versione italiana di Sergio Bardotti interpretata da Mia Martini
(da “Sensi e controsensi”, 1975)

Volesse il cielo
VOLESSE IL CIELO

Volesse il cielo che passato il vento
ritornasse il canto che non finirà
ed ascoltando si piangesse tanto che
nel mondo il pianto non tornasse mai.

Volesse il cielo che nascesse l’angelo
dalla passione che la vita dà
Volesse il cielo che ci fosse luce,
volesse il cielo che ci fosse pace.

Ah se la gente fosse differente
e cantasse sempre canti tutti suoi
potere andare nudi a due a due
e cantare sempre tutto quel che vuoi.

Volesse il cielo che la vita fosse
una bellezza che non sai cos’è.
Volesse il cielo essere fratello
sempre accanto a me.

24/2/2022 - 23:23


"Volesse il cielo", la bellissima canzone di Mia Martini è stata in realtà incisa l'anno prima della versione brasiliana e in molti siti si riporta per la versione italiana "testo di Sergio Bardotti, musica di Vinícius de Moraes" mentre nel sito dedicato al poeta brasiliano nella pagina che riporta il testo della canzone viene citato Toquinho come autore (suppongo della musica).

Quindi non saprei se la pagina dovrebbe essere intestata direttamente a Mia Martini che ne è stata la prima interprete. In ogni caso è una canzone stupenda in entrambe le versioni.

Lorenzo - 26/2/2022 - 23:59




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