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The Battle Of Evermore

Led Zeppelin
Lingua: Inglese


Led Zeppelin

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Led Zeppelin, The Battle of Evermore, su immagini della "Battaglia di Peleanor Fields" dal Signore degli Anelli.


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Gallows Pole
(Led Zeppelin)


[1971]
Jimmy Page - Robert Plant - John Bonham - Paul Jones
Album: Led Zeppelin IV

Led Zeppelin.
Led Zeppelin.
Sandy Denny [1947-1978].
Sandy Denny [1947-1978].




Su Gallows Pole hai perfettamente ragione; non mi ero mai accorto (o l'avevo completamente dimenticato - dato che ho ormai una certa età) che è un traditional. Sono andato persino a recuperare il vinile (un'impresa!) per verificare di persona (il cd è vergognosamente masterizzato e senza informazioni), perchè io penso che è sempre bene ragionare con la propria testa e controllare con i propri occhi. Comunque grazie per la spiegazione. L'eccitazione mi spinge a mandarti quest'altro brano. Ricordo che è da Led Zeppelin IV (del 1971) ed è cantato assieme alla grandissima Sandy Denny, nel cui repertorio qualcuno dovrà dare un'occhiata approfondita: quanti traditional britannico-scozzesi contro la guerra ci saranno?

Di traditional britannico-scozzesi ce ne sono diversi, e tutti presenti in raccolta; talmente numerosi oramai da giustificare l'istituzione di un nuovo percorso. Colgo l'occasione anche per un accenno al "folk revival" degli anni '70, in cui, come si può facilmente osservare, il repertorio delle più antiche ballate tradizionali entrò a far parte a pieno titolo del movimento di protesta (accanto alle "protest songs" propriamente dette) come reazione culturale alla musica commerciale e di mercato. Sotto questo punto di vista, è possibile affermare che tutte le ballate tradizionali presenti nel repertorio dei vari artisti di quel periodo sono, a modo loro, intrinsecamente "contro la guerra"; se, ad esempio, una Joan Baez incideva il suo celebre "Ballad Book" e accanto alle canzoni di Bob Dylan eseguiva "Matty Groves" o "The House Carpenter", non è affato un caso.

Sulla canzone, vorrei ricordare anche l'evidente suggestione letteraria del titolo: un altro dei "lasciti" dell'avverbio più famoso della letteratura inglese, il nevermore di The Raven (Il Corvo) di Edgar Allan Poe.[RV]
The Queen of Light took her bow and she turned to go,
The Prince of Peace embraced the gloom and walked the night alone.
Oh, dance in the dark of night, sing to the morning light.
The dark Lord rides in force tonight and time will tell us all.
Oh, throw down your plow and hoe,
rest not to lock your homes.
Side by side we wait the might of the darkest of them all.

I hear the horse's thunder
Down in the valley below
I'm waiting for the angels of Avalon
Waiting for the eastern glow.

The apples of the valley hold the seeds of happiness,
the ground is rich from tender care, reapay, do not forget, no, no.
Dance in the dark of night, sing to the morning light.
The apples turn to brown and black, the tyrant's face is red.
Oh, war is the common cry,
pick up your swords and fly.
Sky is filled with good and bad that mortals never know.

Oh, well, the night is long,
The beads of time pass slow,
Tired eyes on the sunrise
Waiting for the eastern glow.

The pain of war cannot exceed the woe of aftermath.
The drums will shake tha castle wall, the ring wraiths ride in black, ride on.
Sing as you raise your bow, shoot straighter than before.
No comfort has the fire at night that lights the face so cold.
Dance in the dark of night, sing to the morning light,
The magic runes are writing gold to bring the balance back.
Bring it back.

At last the sun is shining,
The clouds of blue roll by,
With flames from the dragon of darkness
The sunlight blinds his eyes.

inviata da Renato Stecca - 14/3/2007 - 22:57



Lingua: Italiano

Traduzione di Angela Branca e Davide Sapienza da "Led Zeppelin", Arcana Editrice, 1994
(con alcune correzioni)
LA BATTAGLIA DI SEMPRE

La Regina della Luce prese il suo arco e si voltò per andare,
Il Principe della Pace abbracciò le tenebre e attraversò la notte da solo.
Oh, danzate nell'oscurità della notte, cantate con la luce del mattino.
Il malvagio Signore cavalca in forze stasera e il tempo ci dirà tutto.
Oh, gettate a terra il vostro aratro e la vostra zappa,
non chiudete a chiave le vostre case.
Fianco a fianco aspettiamo la grandezza dei più malvagi fra loro.

Odo il fragore dei cavalli
Giù nella valle
Aspetto gli angeli di Avalon
Aspetto il bagliore dell'Oriente.

I frutti della valle hanno in sé i semi della felicità,
la terra e ricca per tenera cura, ricambiatela, non dimenticate, no, no.
Danzate nell'oscurità della notte, cantate con la luce del mattino.
I frutti diventano marrone e nero, il viso del tiranno è rosso.
Oh, la guerra è pianto collettivo,
raccogliete le vostre spade e correte.
Il cielo è pieno di bontà e cattiveria che i mortali non conosceranno mai.

Oh be', la notte è lunga,
Il tempo si sgrana lento come un rosario,
Occhi stanchi al sorgere del sole
Che aspettano il bagliore dell'Oriente.

Il dolore della guerra non può superare il dolore di ciò che verrà dopo.
Il suono dei tamburi scuoterà le mura del castello, dove gli spettri cavalcheranno vestiti di nero.
Cantate mentre sollevate il vostro arco, tirate più dritto di prima.
Non dà conforto il fuoco che di notte illumina il viso così freddo.
Danzate nell'oscurità della notte, cantate con la luce del mattino.
Le magiche rune scrivono a lettere d'oro per riequilibrare la bilancia.
Per riequilibrarla.

Finalmente il sole splende,
Le nuvole della tristezza vengono cacciate,
Con le fiamme dal drago dell'oscurità
La luce del sole acceca i suoi occhi.

inviata da Renato Stecca - 14/3/2007 - 23:09


oggi la ho postata e vi ho citato

lalla - 8/5/2008 - 11:52


Ciao, solo un appunto:

The magic runes are writ in gold to bring the balance back.

Non sono i magici "runi" ma le magiche rune (sacro alfabeto nordico). Quindi:

le magiche rune sono scritte in oro per riportare l'equilibrio. ;)

Flavia - 22/4/2009 - 17:30


Carissima Flavia, grazie per la segnalazione. Abbiamo provveduto già ad effettuare la correzione.
Non trattandosi di un testo tradotto all'interno del sito, purtroppo la cosa ci era sfuggita; certo è che, essendo addirittura una traduzione ripresa da una pubblicazione, crediamo che l'Arcana Editrice avrebbe fatto meglio a dare un'occhiatina in più alle bozze...

CCG/AWS Staff - 22/4/2009 - 19:32


vi segnalo che esiste anche il plurale maschile "i runi", sempre per indicare l'antica scrittura la cui invenzione è attribuita a Odino

5/11/2010 - 11:01


canzone stupenda! davvero,non immaginavo un testo tanto profondo,ma del resto,con 1lirica tanto perfetta e suadente,non poteva che essere cosi'! beh,stiamo parlando dei led zeppelin...scusate se e' poco! GIORGIO.

29/9/2011 - 21:38


contiene riferimenti espliciti al Signore degli Anelli. the Dark Lord, e the ring's whraits. (il fatto che siano gli spettri dell'anello è apparentemente sfuggito anche al traduttore). I componenti dei Led zeppelin dovevano avere cara la letteratura di Tolkien. In ramble on, che è in Led Zeppelin II, si nomina addirittura Gollum.

Francesca - 5/11/2011 - 15:31


"The apples of the valley hold the SEEDS of happiness" non the SEAS. Il riferimento è al veleno contenuto nei semi della mela appunto (può sembrare "strana" questa frase ma l'intera canzone non è una canzone contro la guerra ma bensì delinea semplicemente in modo simbolico i punti chiave della religione di Thelema ed è strettamente legata in questo senso al brano successivo dell'album... Stairway to Heaven). ^_^


(Massimo)

Corretto testo e traduzione

8/10/2012 - 12:01


Che pezzo e che album

giggino - 22/9/2014 - 22:42




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