Lingua   

Kein Krieg

PUR
Lingua: Tedesco


PUR


Nichts Ohne Grund - 1991

PUR.
Kinderhände malen Bomben auf ein Blatt Papier
Und ein rotes Fragezeichen, keiner kann doch was dafür.
Die Guten und die Bösen, die Rollen sind verteilt,
Das Drehbuch hält mit Sicherheit kein Happy-End bereit.
Das Fadenkreuz im Bildschirm und dann ein heller Knall.
Nur streng geschminkte Ahnungen vom wirklichen Verfall.
Das Meer schlägt sich hohe Flammen
Und schwarze Wolken ziehen,
und mehr als sonst sieht man
die Leute leise betend knien.

Kein Krieg ist heilig,
kein Krieg ist gerecht,
im Teufelskreis der Waffen wird gestorben und gerächt.
Kein Krieg ist edel,
kein Krieg lebt von Mut,
er ist unvorstellbar grausam
und auch für die sogenannten Sieger nur zum Verlieren gut.

Unschuld ölverklebter Federn,
die Welt verliert die Schlacht,
bis nicht mal mehr Profitgier
unsern Todeshändlern lacht.
Hassgeimpft im Wüstensand,
im Herzen schon das Gift,
bis kein Mensch mehr am Leben bleibt
und dann erst Frieden ist.

Kein Krieg ist heilig,
kein Krieg ist gerecht,
im Teufelskreis der Waffen wird gestorben und gerächt.
Kein Krieg ist edel,
kein Krieg lebt von Mut,
er ist unvorstellbar grausam
und auch für die sogenannten Sieger zu viel verlornes Blut.

Schlimmer als ein Alptraum,
Tote werden nicht mehr wach.
Die Bauern sind zuerst vom Feld
Bei dieser Art von Schach.

Kinderhände malen einen,
der den Krieg verlor.
Im Radio läuft „Brüder“,
und ich stell’s mir gerade vor:

Nie mehr vergossenes Blut,
kein Herz mehr blind.
Stell Dir vor,
dass Brüder endlich Brüder sind.
Stell’s Dir vor.
Kein Krieg ist heilig.....

inviata da Riccardo Venturi - 29/1/2007 - 23:56



Lingua: Italiano

Versione italiana di Francesco Mazzocchi
NESSUNA GUERRA

Mani di bimbi disegnano bombe su un foglio di carta
e un punto di domanda rosso, nessuno ci può far niente.
I buoni e i cattivi, i ruoli sono divisi,
Il copione non tiene pronto con certezza alcun happy-end.
Il reticolo sullo schermo e poi un sonoro scoppio.
Solo sensazioni pesantemente truccate del reale disastro.
Il mare sembra alte fiamme
e corrono nere nubi,
e più che mai si vede
la gente inginocchiarsi pregando sottovoce.

Nessuna guerra è santa,
nessuna guerra è giusta,
nel cerchio del diavolo delle armi si viene morti e vendicati.
Nessuna guerra è nobile,
nessuna guerra vive di coraggio,
è indescrivibilmente crudele
ed anche per il cosiddetto vincitore serve solo a perdere.

Incolpevole di penne incollate dall’olio,
il mondo perde la battaglia,
finché nemmeno più la sete di profitto
ride ai nostri mercanti di morte.
Inoculato d’odio nella sabbia del deserto,
nel cuore già il veleno,
finché nessun umano resta in vita
e solo dopo è pace.

Nessuna guerra è santa,
nessuna guerra è giusta,
nel cerchio del diavolo delle armi si viene morti e vendicati.
Nessuna guerra è nobile,
nessuna guerra vive di coraggio,
è indescrivibilmente crudele
ed anche per il cosiddetto vincitore serve solo a perdere.

Peggio di un incubo,
i morti non si svegliano più.
I pedoni sono i primi fuori del campo
in questo tipo di scacchi.

Mani di bambini disegnano uno
che ha perso la guerra.
Alla radio passa „fratelli“,
ed io me l’immagino proprio:

mai più sangue versato,
mai più cuore cieco.
Immaginatevi,
che fratelli siano finalmente fratelli.
Immaginatevi.

Nessuna guerra è santa,
nessuna guerra è giusta,
nel cerchio del diavolo delle armi si viene morti e vendicati.
Nessuna guerra è nobile,
nessuna guerra vive di coraggio,
è indescrivibilmente crudele
ed anche per il cosiddetto vincitore serve solo a perdere.

inviata da Francesco Mazzocchi - 26/3/2019 - 10:29




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