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Roccu u Stortu

Il Parto delle Nuvole Pesanti
Lingua: Italiano (Calabrese)


Il Parto delle Nuvole Pesanti

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Il Parto delle Nuvole Pesanti, Roccu u stortu.


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roccu u stortu


La canzone è tratta dall'omonimo spettacolo di Francesco Suriano per la regia di Fulvio Cauteruccio messo in scena da Krypton, la compagnia teatrale di avanguardia che aveva già collaborato con i Litfiba degli esordi nell'"Eneide" e con Meg e Marco Messina dei 99 posse ne "La Tempesta" di Shakespeare.
Racconta la storia di Roccu, lo scemo del villaggio, che viene mandato al macello della guerra.

Vedi anche Roccu u Stortu - Testi.

Mentre siamo reclusi in sala di registrazione per missare il disco, passiamo molti momenti in silenzio, e ci guardiamo tra di noi. Fuori da qui intanto eventi epocali stravolgono il mondo. Nella storia del nostro gruppo, la guerra ha un ruolo fondamentale, facemmo il primo concerto a Cesena marzo 1991 mentre Bush padre bombardava Bagdad, al concertone del 1 Maggio 1999 in Kosovo c'era la guerra umanitaria e noi suonammo vestiti da soldati. Nel primo disco c'è Diserzione, in 4 battute c'è Una giornata diversa, in Pristafora c'era Tutti pazzi e nella Mosca, Ciani. Adesso è il tempo di Roccu u stortu, e ritorna Diserzione, Raggia e ancora altre canzoni che parlano di bombe, fucili e morti.
Avremmo voluto fare un disco sui fiori, sulla primavera, sull'amore per gli animali oppure sulla bellezza, evidentemente neanche stavolta ci siamo riusciti. Un po' per colpa della nostra indole calabrese e guerrizzante, sicuro, ma come diceva un antico detto popolare, "invece e jire avanti iamu arreti", quindi medioevo, con guerre sante e sanguinose tra cavalieri giusti e cattivi da eliminare, spade, scimitarre bandiere e pugnali, nemici veri o inventati, F16 M20 tenenti e generali, allarmi e allarmismi vari, martiri e profeti...
La musica intanto solo un sottofondo, easy listening da bombardamento, un misero commentino a tutto quanto succede, na specie e Karaoke 'nciotato, oppure nu piano bar avvelenato.
in questo triste scenario si inserisce Roccu, i suoni e le parole, come sempre fuori dal coro...

Peppe e Amerigo, dal sito ufficiale
Roccu u stortu
Certe volte credo che sei morto
In una piazza giri in tondo assurdo
Cani e bambini che ti fanno il verso
Il buio pesto intorno a te

I soldati si muovono sul serio
Barricati
nelle loro notti insonni
Consumati
tremila metri di trincea

Roccu u stortu nun è ra morte
Ca ti fa spagnare nun è
Roccu u stortu nun è ra morte
Ca ti fa spagnare nun è
Su ri culuri mai pittati
Su ri parole mai parrate

Mani aperte, granate e moschetti
Per l'assalto
Mentre il nemico, quello vero è falso
Lui non abita più qui
Lui non abita più qui

Con Saletta, Michele D'Angelo e
Tutto il reparto
Dividersi la gloria è giusto
Ma è giusto ridere di te
è giusto ridere di te

Roccu u stortu nun è ra morte
Ca ti fa spagnare nun è
Roccu u stortu nun è ra morte
Ca ti fa spagnare nun è
Su ri culuri mai pittati
Su ri parole mai parrate

Roccu u stortu
Amico folle di matti e balordi
Povero bruttu 'ccu ra faccia lorda
S'è rivotato e dicia no
S'è rivotato e dicia no

I soldati si muovono sul serio
Barricati
nelle loro notti insonni
Consumati
tremila metri di trincea

Roccu u stortu nun è ra morte
Ca ti fa spagnare nun è
Roccu u stortu nun è ra morte
Ca ti fa spagnare nun è
Su ri culuri mai pittati
Su ri parole mai parrate

Roccu u stortu
Roccu u stortu
Roccu u stortu
Roccu u stortu
U stortu...



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