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Propos séditieux

Gilles Servat
Lingua: Francese


Gilles Servat

Lista delle versioni e commenti


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(Gilles Servat)
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[1979]
Parole di Gilles Servat
Musica di Daniel Potet
Nel disco intitolato “L'or et le cuivre”

L'or et le cuivre

“Viva la libertà di parola! Sbrigati ad aprire la bocca, ad approfittarne, prima che un bel mattino l’ultimo dei (pre)potenti prenda il potere e t’impedisca di cantare, o di parlare, o di scrivere, o di pensare, o di disegnare vignette contro tutti i carnefici dell’umanità e contro le loro religioni del cazzo!”

VIVE LE CHARLIE HEBDO !!!
VIVE LE CHARLIE HEBDO !!!


NI DIEU NI MAÎTRE !!!
Tous les matins en m’réveillant
J’me dis que j’ai un’ sacrée chance
Que la Bretagne soit en France
Au bout de not’ bel Occident
Même si pour elle atome pétrole
Ça s’rait plutôt un manqu’ de bol
Même si pour elle exode chômage
Ça s’rait plutôt drol’ment dommage
Mais si ell’ se trouvait ailleurs
Disons par exemple en Russie
Je s’rais déjà en Sibérie
Ou dans les mains d’un bon docteur
Alors chez moi tous les matins
Dès qu’j’ai fini mon pain beurré
Dès qu’j’ai sifflé mon muscadet
Je chante ce joyeux refrain

Vive la liberté de parole
Dépêche-toi d’ouvrir ta gueule
Dépêche-toi d’en profiter
Avant que le maire de Moulins
Prenne le pouvoir un beau matin
Et t’interdise de chanter

J’l’entends déjà ce vieux bilou
Si vous n’êtes pas content chez vous
Allez donc chez les soviétiques
Tâter l’univers psychiatrique
Ah ! Las-bas, au moins, y’a c’qu’y faut
Pour calmer les contestataires

Les gens comme vous on les fait taire
Dans les Goulags, les hôpitaux
Je les connais ces tristes sires
Qui critiques les prisons en Chine
Le cœur branché sur l’Argentine
Et si on a l’malheur de dire
C’qu’on pense de leurs lois scélérates
Ils nous menacent de c’qu’ils combattent
En regrettant évidemment
De n’pas pouvoir en faire autant !

Vive la liberté de parole
Dépêche-toi d’ouvrir ta gueule
Dépêche-toi d’en profiter
Avant que le maire de Moulins
Prenne le pouvoir un beau matin
Et t’interdise de chanter

J’ai pas envie d’aller au froid
J’ai aucun goût pour la Russie
J’ai envie de rester ici
Pour parler de ce que je vois
Et si c’que j’vois c’est dégueulasse
J’veux pouvoir dire qu’c’est dégueulasse
Tant pis si pour les vieux bilieux
Ce sont des propos séditieux
Car la liberté d’expression
C’en est qu’une parmi les autres
Ell’ sert justement quand les autres
Sont en voie de disparition
Y’en a tant qui s’en servent pas
Soit par intérêt soit par trouille
Je m’dis qu’y faut que j’me dégrouille
Avant qu’on nous laisse mettre au pas…

Vive la liberté de parole
Dépêche-toi d’ouvrir ta gueule
Dépêche-toi d’en profiter
Avant que le maire de Moulins
Prenne le pouvoir un beau matin
Et t’interdise de chanter

inviata da Bernart Bartleby - 7/1/2015 - 16:19



Lingua: Italiano

Versione italiana di Flavio Poltronieri
PROPOSITI SEDIZIOSI

Tutte le mattine svegliandomi
Mi dico che ho una bella fortuna
Che la Bretagna sia in Francia
All'estremo del nostro bell'Occidente
Anche se per essa, atomo, petrolio
Sarebbe una mancanza di fortuna
Anche se per essa, esodo, disoccupazione
Sarebbe piuttosto stranamente un peccato
se si trovasse altrove
Diciamo per esempio in Russia
Io sarei già in Siberia
O nelle mani di un buon dottore
Mentre a casa mia tutte le mattine
Quando ho terminato il mio pane imburrato
Appena mi sono scolato il mio muscadet
Canto questo gioioso ritornello

Viva la libertà di parola
Sbrigati ad aprire la tua bocca
Sbrigati ad approfittarne
Prima che il sindaco di Moulins
Prenda il potere un bel mattino
E t'impedisca di cantare

Lo sento già quel vecchio bilioso
Se non siete contenti qui da noi
Andate dunque dai Sovietici
A provare l'universo psichiatrico
Ah! Là, almeno, c'è quello che occorre
Per calmare i contestatori

La gente come voi, la si fa tacere
Nei Gulag, negli ospedali
Li conosco questi tristi figuri
Che criticano le prigioni in Cina
Il cuore collegato all'Argentina
E se per disgrazia si dice
Ciò che si pensa delle loro leggi scellerate
Ci minacciano di quello che essi combattono
Amareggiati evidentemente
Di non poter fare altrettanto!

Viva la libertà di parola
Sbrigati ad aprire la tua bocca
Sbrigati ad approfittarne
Prima che il sindaco di Moulins
Prenda il potere un bel mattino
E t'impedisca di cantare

Non ho voglia di andare al freddo
Non ho alcun debole per la Russia
Ho voglia di restare qui
Per parlare di ciò che vedo
E se ciò che vedo è disgustoso
Voglio poter dire che è disgustoso
Tanto peggio se per i vecchi biliosi
Questi sono dei propositi sediziosi
Perché la libertà di espressione
Non è che una tra le tante
Essa serve giustamente quando le altre
Sono in via di estinzione
Ce ne sono tanti che non se ne servono
Sia per interesse che per fifa
Vi dico che bisogna che mi spicci
Prima che mi tolgano anche questa...

Viva la libertà di parola
Sbrigati ad aprire la tua bocca
Sbrigati ad approfittarne
Prima che il sindaco di Moulins
Prenda il potere un bel mattino
E t'impedisca di cantare

inviata da Flavio Poltronieri - 8/1/2015 - 20:36


Una buona traduzione ci voleva proprio.
Grazie Flavio!

Bernart Bartleby - 9/1/2015 - 00:20


Ti ringrazio dell'apprezzamento, sono comunque lavori che ho fatto durante gli anni '84 e '85, quando frequentavo quella scena. Erano tutti in un volume carbonaro e purtroppo introvabilissimo da moltisimo tempo dal titolo "Koroll Ar C'Hleze" che avevo dedicato alla poesia bretone contemporanea cantata (naturalmente di Servat avevo tradotto l'opera omnia, ma c'erano tanti altri autori interessantissimi e altrettanto conosciuti in Bretagna). Nonostante questo librone di circa 500 testi, purtroppo in Italia non c'è stato interesse, a parte qualche trasmissione radiofonica e l'organizzazione talvolta temeraria di alcuni concerti; d'altronde,tramontata la vague bretonne, anche in Francia tutto o quasi è evaporato, hélas!

Flavio Poltronieri

Flavio Poltronieri - 9/1/2015 - 16:46




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