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O vintiquattro d'Arvî

anonimo
Lingua: Italiano (Ligure Genovese)


Lista delle versioni e commenti


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(Giuseppe Ungaretti)
Brigata Caio
(Paolo Castagnino "Saetta")
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(Giovanbattista Canepa)


[1945]

Il 24 aprile del 1945 fu il giorno decisivo per la liberazione di Genova. I tedeschi si arresero alle 15 del giorno dopo. Contro il generale Meinhold, artefice della resa, fu emessa condanna a morte da Berlino e alcuni dei suoi ufficiali gli diedero inutilmente la caccia per eseguirla…

Festa per la liberazione di Genova. I partigiani fecero tutto da soli, che gli americani arrivarono solo il 26 il tarda serata (da notarsi il cartello di benvenuto in “anglo-genovese”…)
Festa per la liberazione di Genova. I partigiani fecero tutto da soli, che gli americani arrivarono solo il 26 il tarda serata (da notarsi il cartello di benvenuto in “anglo-genovese”…)


“24 aprile: Alle quattro del mattino i primi colpi di fucile. Subito dopo, le raffiche di mitraglia.
Alle cinque, sempre più frequenti, i colpi di cannone e di mortaio. .. Durissima la battaglia al centro di Piazza De Ferrari....Gli abitati di Sestri Ponente, Cornigliano,Pontedecimo, Bolzaneto, Rivarolo, Quarto, Quinto erano caduti fin dal mattino in mano agli insorti. Mancava, tuttavia, la continuità territoriale fra le loro posizioni e il centro cittadino...Sulla camionale per Milano le colonne nemiche, bloccate nelle gallerie, tentano sortite: non possono più a lungo restare prive d'acqua...
La sera del 24 si chiude in una cupa atmosfera... La situazione era ancora più tragica e confusa per la minaccia che, dal Comando di Savignone, inviava il generale Meinhold: aprire il fuoco su Genova con le batterie pesanti di Monte Moro e con quelle leggere del porto, qualora non si lasciassero evacuare in ordine le truppe tedesche. Gli americani avevano appena raggiunto La Spezia, distanti dunque più di cento chilometri...
Fin dalla sera il Comitato ero conscio del rischio che accadesse a Genova quel che era successo a Varsavia..Adesso però - a differenza della sera prima - non c'era più il problema di fidarsi o meno della parola del nemico; adesso il Comitato poteva trattare in termini di forza: aveva nelle sue mani un numero cospicuo di prigionieri tedeschi... Perciò decide d'inviare una lettera-ultimatum al generale Meinhold...”
(da “Breve storia dell'Insurrezione di Genova” e “Pittaluga racconta”, di Paolo Emilio Taviani.)
O vintiquattro d'Arvî, regòrdê,
tutti i zeneixi se son adesciæ:
quattro zovenòtti de sangue bon
àn incomensòu a liberaçion.
Se son missi a piccâ comme ferræ
inti caroggi da nòstra çitæ,
e i tedeschi... scappa ch'i scappa,
l'òudô àn sentîo do riso co-a natta!

inviata da Bernart Bartleby - 8/10/2014 - 11:47



Lingua: Italiano

Traduzione in lingua italiana
IL VENTIQUATTRO D'APRILE

Il ventiquattro d’Aprile, ricordatevi,
tutti i genovesi si sono svegliati:
quattro giovanotti di sangue buono
hanno iniziato la liberazione.
Si sono messi a picchiare come fabbri
nei vicoli della nostra città,
e i tedeschi… scappa chi scappa,
l’odore hanno sentito del riso con la natta! *
NOTA

* "Risu cu a natta" letteralmente viene tradotto “riso con la natta”
Il significato è quello di “dare una bella lezione”
Forse, ma ipotizzo, questa espressione può derivare dai pallini (risu) contenuti in una cartuccia da fucile da caccia, dove c’è anche un pezzetto di sughero (natta) tra la polvere da sparo e i pallini.

inviata da i.fermentivivi - 14/10/2014 - 11:08


U 24 D'ARVI di Costante Buzzelli "Tan"

Il testo che segue è tratto dal libretto Sulla terra faremo libertà" stampato nel 1999 dalla Provincia di Genova e curato da Giorgio "Getto" Viarengo.
Il brano musicale, come dice Cecilia Seminara nella sua tesi di Laurea, è "una canzone modellata sul genere ligure per eccellenza, il trallallero". Solo "modellata" in quanto l'impianto sonoro e la presenza dell'accompagnamento strumentale la diffenziano dal vero "trallallero", canto polifonico urbano genovese.
Le parole della canzone sono di Costante Buzzelli "Tan", datate nei giorni subito sucessivi alla Liberazione; alle strofe originali viene poi aggiunta un'ultima strofa per il 30 giugno 1960: le parole sono di Ludovico Carlio.
L'esecuzione del brano musicale proposta, ma credo anche l'unica per la specificità "genovese" della canzone, che non penso fosse diffusa fuori dell'ambito cittadino, è quella del Gruppo Folk Italiano di Paolo Castagnino "Saetta", che come dice Getto Viarengo parlando dell' ellepi :

http://digiphotostatic.libero.it/gianf...

... A distanza di tanti anni il lavoro di "Saetta" è stato fondamentale e riascoltare oggi le canzoni interpretate dal Gruppo Folk Italiano, gruppo formato da ottimi elementi che è bene ricordare: Luciano Bello, Guido Campora, Alfredo Grechi, Pietro Spagnolo, Tilly Tizzoni. Le loro interpretazioni appaiono rigorose e asciutte, senza eccessive raffinatezze, un documento storico e culturale straordinario. Leggendo questo mio lavoro spero sia possibile proseguire nella strada per creare una cultura della Resistenza, fatta di conoscenze ed emozioni, di un periodo triste e buio, la dittatura e la guerra, battute da uomini che seppero combattere e... cantare.


U vintiquattro d'arvì ricordae,
tutti i zeneixi se son adesciae,
quattru zoenotti de sangue bon
han inissiou a Liberazion:
se son missi a piccà comme ferrae
in ti caruggi da nostra cittae...
E i fascisti?
"scappa chi scappa"
l'oudu han sentio do riso co-a natta...

Se credeivan che i Zeneixi
fossan tutti addormentae;
i tedeschi, beninteixi,
e i fascisti preparae,
Se n'andav passo passo,
con 'umitra e-e bombe a man...
...no saveivan che gh'ea o broddo
a boggi pe' l'indoman...

U vintiquattro d'arvì ricordae....


STROFA AGGIUNTA (giugno 1960)

Quande de zugno han cercou de-tornà
I zueni de zena l'han faeti scappà
E in ta neutte
"scappa chi scappa"
l'oudu gh'è ancun
do riso co-a natta...

gianfranco - 26/10/2014 - 17:20




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