Lingua   

Sur la grand'route

Gaston Couté
Lingua: Francese


Gaston Couté

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

Celui qui a mal tourné
(Georges Brassens)
Les aciéries
(Marc Robine)
Hélas ! quelle douleur‎
(Gaston Couté)


Versi di Gaston Couté (1880-1911)
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, ‎cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.

3700368450611 600

Nous sommes les crève-de-faim
Les va-nu-pieds du grand chemin
Ceux qu'on nomme les sans-patrie
Et qui vont traînant leur boulet
D'infortune toute la vie,
Ceux dont on médit sans pitié
Et que sans connaître on redoute
Sur la grand'route.

Nous sommes nés on ne sait où
Dans le fossé, un peu partout,
Nous n'avons ni père, ni mère,
Notre seul frère est le chagrin
Notre maîtresse est la misère
Qui, jalouse jusqu'à la fin
Nous suit, nous guette et nous écoute
Sur la grand'route.

Nous ne connaissons point les pleurs
Nos âmes sont vides, nos cœurs
Sont secs comme les feuilles mortes.
Nous allons mendier notre pain
C'est dur d'aller (nous refroidir) aux portes.
Mais hélas ! lorsque l'on a faim
Il faut manger, coûte que coûte,
Sur la grand'route.

L'hiver, d'aucuns de nous iront
Dormir dans le fossé profond
Sous la pluie de neige qui tombe.
Ce fossé-là leur servira
D'auberge, de lit et -de tombe
Car au jour on les trouvera
Tout bleus de froid et morts sans doute
Sur la grand'route.

inviata da Bernart - 20/11/2013 - 09:04



Lingua: Italiano

Versione italiana di Flavio Poltronieri

La mia versione preferita è quella di Marc Robine

SULLA STRADA PRINCIPALE

Noi siamo i morti di fame
quelli che camminano a piedi nudi
quelli che voi chiamate i senza patria
e che trascinano la palla al piede
della loro sventura tutta la vita,
quelli di cui si sparla senza pietà
e che si teme senza conoscere
sulla strada principale.

Siamo nati non si sa dove
in un fosso, un po' dappertutto
non abbiamo né padre né madre,
il nostro unico fratello è il dispiacere
la nostra amante è la miseria,
che gelosa fino alla fine
ci segue, ci spia e ci ascolta
sulla strada principale.

Non conosciamo i pianti
le nostre anime sono vuote, i nostri cuori
sono secchi come foglie morte.
Andiamo a mendicare il pane
è dura andare (al freddo) alle porte.
Ma ahimè quando si ha fame
bisogna mangiare, costi quel che costi,
sulla strada principale.

In inverno alcuni di noi andranno
a dormire nel fossato profondo
sotto il nevischio che scende.
Questo fosso gli servirà
da albergo, da letto e da tomba
perché fatto giorno li si troverà
tutti blu di freddo e senza dubbio morti
sulla strada principale.

inviata da Flavio Poltronieri - 8/3/2020 - 10:15




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org