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Elegía para una muchacha roja

Patricio Manns
Lingua: Spagnolo


Patricio Manns

Lista delle versioni e commenti


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La patria prisionera
(Inti-Illimani)
Canción final
(Violeta Parra)
La hora final
(Patricio Manns)


‎[1971]‎
Nel disco collettivo “Se cumple un año ¡y se cumple!”‎
Interpretata anche da Inti-Illimani ed Isabel con Ángel Parra.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Se cumple un año ¡y se cumple!







Canzone dedicata alla memoria di tre donne, tre coraggiose leonesse: Зоя Космодемьянская ‎‎/ Zoya Kosmodemyanskaya, partigiana sovietica diciassettenne, impiccata dai nazisti nel 1942; ‎‎Haydée Tamara Bunke Bíder, nome di battaglia ‎‎“Tania”, rivoluzionaria e guerrigliera argentina, membro del gruppo organizzato dal Che Guevara ‎per l’ultima avventura in Bolivia, morta in un’imboscata dell’esercito boliviano il 31 agosto 1967; ‎‎Cecilia Magni Camino, nome di battaglia ‎‎“comandante Tamara” (in onore proprio di Tamara “Tania” Bunke), rivoluzionaria e guerrigliera ‎cilena, integrante del Frente Patriótico Manuel Rodríguez (FPMR), catturata, torturata e uccisa dai ‎Carabineros (il suo corpo fu ritrovato nel río Tinguiririca) il 28 ottobre 1988. ‎
Nació en un pueblo donde el sol
llueve su lluvia de hidromiel,
donde los trenes desde el riel
manchan con humo el arrebol
y la naranja es un farol
que multiplica luz frutal
y en que la abeja colosal
trota los aires con pasión
para guardar en un cajón
rubios misterios de cristal.

Fue un largo invierno su niñez:
hambre y distancias que borrar
con los cuadernos de escolar
y las heridas en los pies,
peregrinar de cuando en vez,
más y más lejos del hogar
sin un madero que quemar,
sin una mano que coger,
sin una luz que defender
pero una llaga que cerrar.

Así creció la compañera,
‎–áspera llama combatida–,
siempre golpeada y ofendida
por una ráfaga de cera,
la compañera.

Se la tragó la gran ciudad
con tanta ropa que lavar,
con tanta leña que cortar,
con tanta gris necesidad.
Hizo trabajo de verdad:
sirvió en la mesa del gandul,
cosió en un siglo un traje azul,
estuvo un día sin bordar
y guardó el tiempo de soñar
en lo más hondo del baúl.

Entonces vio la compañera
que había un mundo que cambiar;
que era preciso batallar
en busca de la primavera
y con revuelta cabellera
y con dos manos desgarradas
se confundió en la marejada
que destrozaba los cimientos
del viejo mundo descontento,
para hacer limpia la alborada.

Así luchó la compañera
‎–áspera llama combatida–,
siempre golpeada y ofendida
por una ráfaga de cera,
la compañera.

Con mano roja desplomó
piedra por piedra la pared,
fue interminable como red,
fue una bandera que flameó,
fue una leona que atacó,
fue cama dulce y fue pañuelo,
fue vigilante en el desvelo,
fue brazo y trueno combatiente,
hasta que un tiro –simplemente–,
cubrió su corazón con hielo.

Así cayó la compañera,
condecorada por su herida,
la más hermosa, la elegida,
bajo la piel de las banderas,
la compañera.‎

inviata da Dead End - 30/11/2012 - 13:33


Ciao a tutti!

Siamo due italiani che stiamo in argentina.

Stiamo per fare un cortometraggio sulle donne ribelli morte per i loro ideali. Donne dimenticate, per il maschilismo, per la censura...
Chi decide quali ribelli ricorderemo?

Si parlera di Edera de Giovanni, Irma Bandiera e Tamara Bunke.
Abbiamo però bisogno del vostro aiuto per poterlo realizare!

Stiamo facendo un crowdfounding, dove ognuno può partecipare con quello che può.

Per favore aiutateci a diffondere la nostra cultura e a dare voce a queste donne
. https://www.indiegogo.com/projects/nes... Grazie! E diffondete!

Viola Kanka - 25/7/2015 - 20:36



Lingua: Italiano

Versione italiana del Canzoniere Il Contemporaneo tratta da ildeposito.org

Canzoniere Il Contemporaneo, LP Canto ai Popoli, Milano, 1974
Canto dei popoli
È nata in un villaggio dove i treni dai binari
macchiano di fumo il rosa delle nuvole
e l’arancia è una lucerna in cui l’ape colossale
galoppa nell’aria con passione
per riporre in una cassetta biondi misteri di cristallo.

La sua infanzia è stata un lungo inverno
i quaderni da scolara, le ferite ai piedi
fame da cancellare, sempre più lontana da casa
senza un ramo da bruciare
senza luce da difendere, ma una piaga da rimarginare.

Così è cresciuta la compagna
aspra fiamma combattiva
sempre picchiata e offesa
da raffiche di cera, la compagna.

L’ha inghiottita la grande città
con i panni da lavare, con la grigia necessità.
Ha servito alla tavola del fannullone
ha cucito per un secolo un vestito blu
conservando il tempo per sognare
giù in fondo al baule.

Vide la compagna c’era un mondo da cambiare
combatter si doveva in cerca della primavera
le sue mani ferite si unirono alla marea
che distruggeva le fondamenta del vecchio mondo scontento
per ripulire l’alba.

Così lottò la compagna
aspra fiamma combattiva
sempre picchiata e offesa
da raffiche di cera, la compagna.

Rossa mano abbatté il muro una pietra dopo l’altra
infinita come una rete fu la bandiera che sventolava
la leonessa che attaccava vigile nella veglia
braccio e tuono combattente
finché uno sparo semplicemente
coprì di ghiaccio il suo cuore.

Così cadde la compagna
decorata dalla sua ferita
la più bella la prescelta
ricoperta da bandiere, la compagna.

inviata da dq82 - 6/6/2017 - 11:20




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