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Do Re Mi

Woody Guthrie
Lingua: Inglese


Woody Guthrie

Lista delle versioni e commenti


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Do Re Mi

‎[1940]‎
Album “Dust Bowl Ballads”‎

Woody-Guthrie-Dust-Bowl-Ballads

Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli ‎USA furono coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e ‎senza mai dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu ‎spinta ben oltre la resistenza del suolo, che si inaridì e desertificò velocemente sotto i colpi degli ‎aratri. All’inizio degli anni 30 il dissesto geologico era compiuto e i venti cominciarono a strappare ‎via, letteralmente, la superficie della terra, alzando spaventose tempeste di sabbia. Nella “Dust ‎Bowl”, la “conca della polvere”, compresa tra Texas, Kansas, Oklahoma, Colorado e Nuovo ‎Messico, mezzo milione di americani restarono senza nulla e cominciarono un esodo biblico verso ‎ovest, verso la California. Lì, nel “paese del latte e del miele”, i migranti finivano invece a lavorare ‎come schiavi nelle grandi tenute agricole: è la storia di "The Grapes of Wrath" (“Furore”) che John ‎Steinbeck scrisse nel 1939 e che il regista John Ford traspose in film l’anno seguente.‎

Grapes


‎“Do Re Mi”, la “grana”, il denaro sonante, il cui possesso era paradossalmente richiesto ai migranti ‎spogliati di tutto per poter entrare in California: chi non aveva il “do re mi” previsto dalla legge ‎antivagabondaggio veniva rispedito indietro e siccome indietro nessuno poteva tornare l’alternativa ‎era andare a rompersi la schiena nei campi per 1 o 2 dollari al giorno, clandestini sfruttati nei grandi ‎latifondi, un trattamento che fino a quel momento si credeva riservato ai neri e che invece colpiva ‎ora anche i bianchi poveri, con tutto il relativo apparato di repressione, intimidazione e morte, come ‎nel caso dell’assassinio di Jim Casey, prete spretato ed agitatore sindacale, figura emblematica di un ‎Cristo contemporaneo.‎

E questa “Do Re Mi” del menestrello dell’Oklahoma non è altro che una trasposizione in musica di ‎un passaggio/scena di "The Grapes of Wrath", quella in cui la famiglia Joad, come tante altre ‎famiglie partita dalla “conca della polvere” per raggiungere la California, incontra sul cammino un ‎conoscente che consiglia loro vivamente di fare marcia indietro perché nella tanto decantata terra ‎del latte e del miele in realtà è solo fatica, sfruttamento, sofferenza e morte per i poveri migranti. ‎
E i Joad proveranno sulla loro pelle come quel monito fosse vero.‎

Una cover di “Do Re Mi” è contenuta nell’album d’esordio di Ry Cooder del 1970.‎
Anche Ani DiFranco l’ha proposta nel suo EP “Swing Set” del 2000 e nel disco collettivo ‎‎“'Til We Outnumber Em”, tributo al suo autore.
Lots of folks back East, they say, is leavin' home every day,
Beatin' the hot old dusty way to the California line.
‎'Cross the desert sands they roll, gettin' out of that old dust bowl,
They think they're goin' to a sugar bowl, but here's what they find
Now, the police at the port of entry say,
‎"You're number fourteen thousand for today." ‎

Oh, if you ain't got the do re mi, folks, you ain't got the do re mi,
Why, you better go back to beautiful Texas, Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee.
California is a garden of Eden, a paradise to live in or see;
But believe it or not, you won't find it so hot
If you ain't got the do re mi. ‎

You want to buy you a home or a farm, that can't deal nobody harm,
Or take your vacation by the mountains or sea.
Don't swap your old cow for a car, you better stay right where you are,
Better take this little tip from me.
‎'Cause I look through the want ads every day
But the headlines on the papers always say: ‎

If you ain't got the do re mi, boys, you ain't got the do re mi,
Why, you better go back to beautiful Texas, Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee.
California is a garden of Eden, a paradise to live in or see;
But believe it or not, you won't find it so hot
If you ain't got the do re mi.‎

inviata da Dead End - 21/8/2012 - 10:00



Lingua: Italiano

Tentativo di traduzione italiana di Dead End
DO RE MI (LA GRANA)‎

Dicono che un mucchio di gente all’Est lascia le proprie case ogni giorno
e si mette in cammino sulla via rovente e polverosa che conduce al confine con la California‎
Attraversano le sabbie del deserto per fuggire da quella terra della polvere
Pensano di andare in una terra di zucchero ma ecco cosa trovano
Ora, la polizia alla frontiera ti dice:‎
‎“Sei il numero quattordicimila di oggi”‎

Oh, se non avete la grana, ragazzi, se non avete la grana
fate meglio a tornare nel vostro bel Texas, Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee
La California è un giardino dell’Eden, un paradiso da vedere e pure per viverci
ma, credeteci o no, non la troverete così attraente ‎
se non avete la grana‎

Se volete comprarvi una casa o una fattoria che non sia male
o fare le vostre vacanze sui monti o al mare
non scambiate la vostra cara mucca per un'auto, restate dove siete
meglio che ascoltiate questo mio piccolo consiglio
che tutti i giorni dò uno sguardo alle offerte di lavoro
ma i titoli dei giornali dicono sempre:‎

Oh, se non avete la grana, ragazzi, se non avete la grana
fate meglio a tornare nel vostro bel Texas, in Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee
La California è un giardino dell’Eden, un paradiso da vedere e pure per viverci
ma, credeteci o no, non la troverete così attraente ‎
se non avete la grana‎

inviata da Dead End - 21/8/2012 - 10:02


(ottima) versione degli Stormy Six. Il testo pare avere qualche leggera differenza dall'originale, ma purtroppo la mia comprensione dell'american english degli anni '30 non è sufficiente a fornirne un'accurata trascrizione.

leoskini - 4/1/2016 - 19:51




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