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Les F...

Jacques Brel
Lingua: Francese


Jacques Brel

Lista delle versioni e commenti


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[1977]
Paroles de Jacques Brel
Testo di Jacques Brel
Musique de João Donato
Musica di João Donato
Album: Les Marquises

La musica proviene da uno strumentale scritto dal pianista brasiliano João Donato e ripreso anche da Caetano Veloso per la canzone A rã.


lesmark


Particolare, controverso e spesso anche curioso il rapporto che Jacques Brel ebbe con la sua madrepatria, il Belgio, e specialmente con la sua parte fiamminga. "Francese di lingua e di elezione", come si definiva, Brel non imparò mai bene il fiammingo; purtuttavia, non solo alcune delle sue più belle canzoni (Le plat pays, Il neige sur Liège...) pagano tributo al Belgio, ma in altre (ad esempio in Marieke vi sono parti cantate direttamente in fiammingo, così come furono da lui cantate versioni originali in fiammingo de Le plat pays e di Amsterdam. D'altro canto, però, Brel prende ferocemente in giro le donne fiamminghe (Les Flamandes) ed è un nemico implacabile dei nazionalisti fiamminghi, come si vede bene in questa canzone solforosa.

Una canzone che, generalmente, è presentata con dei puntini di sospensione ("Les F..."); in questo modo Brel si rifiutava anche di nominare i Flamingants, vale a dire i sostenitori del "Movimento Fiammingo". Già nella canzone La la la, del 1967, aveva esclamato: Vive les Belgiens, merde pour les Flamingants!"; in questa canzone rincara assai la dose ("Nazis durant les guerres, catholiques entre elles", una definizione quasi passata in proverbio). Una canzone terribilmente premonitrice, date le successive spinte alla divisione del Belgio e, soprattutto, considerata l'evoluzione del "Movimento Fiammingo", divenuto una delle peggiori formazioni di estrema destra e razziste d'Europa (il Vlaamse Blok sciolto d'autorità dalla Corte Suprema belga per "incitazione alla discriminazione e al razzismo" , ora riciclatosi come Vlaams Belang e che gode attualmente di ottimi successi elettorali). Una canzone, quindi, contro l'estrema destra estremista "identitaria", quella che coniuga l' "appartenenza" (belang) con l'odio verso gli immigrati, i "diversi", gli altri.

Una canzone che, ovviamente, può essere benissimo adattata a certi altri personaggini di casa nostra; basterebbe chiamarla "I L..." e cambiare i nomi di qualche città. [RV]
Les Flamingants, chanson comique !

Messieurs les Flamingants
J'ai deux mots à vous rire
Il y a trop longtemps
Que vous me faites frire
À vous souffler dans le cul
Pour devenir autobus
Vous voilà acrobates
Mais vraiment rien de plus

Nazis durant les guerres
Et catholiques entre elles
Vous oscillez sans cesse
Du fusil au missel
Vos regards sont lointains
Votre humour est exsangue
Bien qu'y aient des rues à Gand
Qui pissent dans les deux langues
Tu vois quand j'pense à vous
J'aime que rien ne se perde
Messieurs les Flamingants
Je vous emmerde

Vous salissez la Flandre
Mais la Flandre vous juge.
Voyez la mer du nord
Elle s'est enfuie de Bruges.
Cessez de me gonfler
Mes vieilles roubignoles
Avec votre art flamand-italo-espagnol.
Vous êtes tellement tellement
Beaucoup trop lourds
Que quand les soirs d'orage
Des chinois cultivés
Me demandent d'où je suis,
Je réponds fatigué
Et les larmes aux dents :
"Ik ben van Luxembourg".
Et si aux jeunes femmes,
On ose un chant flamand,
Elle s'envolent en rêvant
Aux oiseaux roses et blancs

Et je vous interdis
D'espérer que jamais à Londres
Sous la pluie on puisse
Vous croire anglais
Et je vous interdis
À New-York ou Milan
D'éructer Messeigneurs
Autrement qu'en flamand
Vous n'aurez pas l'air cons
Vraiment pas cons du tout
Et moi je m'interdis
De dire que je m'en fous
Et je vous interdis
D'obliger nos enfants
Qui ne vous ont rien fait
À aboyer flamand
Et si mes frères se taisent
Et bien tant pis pour elles.
Je chante persiste et signe :
Je m'appelle Jacques Brel.

inviata da Riccardo Venturi - 15/9/2009 - 15:26



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
15 settembre 2009
I "FIAMMINGHISTI"

I Fiamminghisti, canzone comica! 

Signori « Fiamminghisti »,
ho due parole da ridervi.
È già da troppo tempo
che mi fate venir la smania
di soffiarvi nel culo
da farvi andare come autobus,
eccovi a fare acrobazie
ma, davvero, niente di più

Nazisti durante le guerre
cattolici fra una guerra e l'altra,
passate continuamente
dal fucile al messale,
con i vostri sguardi lontani,
col vostro humour da pesci lessi
sebbene a Gand ci siano strade
che pisciano nelle due lingue.
Vedi, quando penso a voi
mi piace che nulla si perda,
signori Fiamminghisti
fate schifo più della merda.

Voi sporcate le Fiandre,
ma le Fiandre vi giudicano:
vedete, anche il Mare del Nord
se n'è scappato via da Bruges.
Non mi rompete più le palle,
voi, vecchi scassacazzo
con la vostra arte fiammo-italo-spagnola.
Siete talmente tanto
pesi da non reggervi,
che quando, le sere piovose,
dei cinesi istruiti
mi chedono di dove sono
rispondo a fatica:
« Sono lussemburghese ».
E se, alle ragazze, si ardisce
intonare un canto in fiammingo
si libran nell'aria, sognando
uccellini rossi e bianchi

E vi proibisco
di sperare che, a Londra,
possiate, sotto la pioggia
farvi credere inglesi
e vi proibisco
a New York o a Milano,
signori, di ruttare
se non in fiammingo
Non avete abbastanza aria, stronzi,
ma proprio punta, strastronzi
E poi proibisco a me stesso
di dire che me ne frego,
e poi vi proibisco
di obbligare i nostri figli
che non vi hanno fatto niente
a abbaiare in fiammingo,
e se i miei fratelli tacciono
beh, peggio per loro.
Canto, insisto e mi firmo:
mi chiamo Jacques Brel.

15/9/2009 - 17:03


La risposta di Wannes Van De Velde a Brel, composta infatti insolitamente in francese, lui che ha sempre cantato in anversois...
Nell’album intitolato “Stadsgedachten” del 1982

Stadsgedachten

DE FLAMINGANT NE ME TRAÎTEZ

Dans mon pays de Flandre, maltraîté
par guerres ravageuses
et des périodes troubleuses,
la terre est silencieuse.
De flamingant ne me traîtez;
être Flamand, c'est dur assez.

Quoique l'on dise du glorieux passé,
l'Espagne vint à la danse,
assistée par la France,
pour nous raser la consience.
De flamingant ne me traîtez;
être Flamand, c'est dur assez.

Sur terre destinée aux champs de blé
on se fit des batailles,
de prétentieuses pagailles,
en nous traîtant de canaille.
De flamingant ne me traîtez;
être Flamand, c'est dur assez.

A cause du plus noir protélariat
on a vu l'allégresse
périr en proie de bassesse,
entre l'église et l'ivresse.
De flamingant ne me traïte;
être Flamand, c'est dur assez.

On dit: c'étaient des collaborateurs!
Beaucoup se sont faits prendre,
croyant le faire pour la Flandre;
c'est c'que misère engendre.
De flamingant ne me traîtez;
être flamand, c'est dur assez.

Fascistes y'a partout, aussi chez nous,
mais comme les gens adorent
haïr ce qu'ils ignorent,
par ce refrain je t'implore:
de flamingant ne me traîtez;
je suis Flamand, fils d'ouvrier.

Bernart Bartleby - 10/11/2016 - 09:01




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