Language   

Nassiriya

Carlo Muratori
Languages: Sicilian, Italian


Carlo Muratori

List of versions


Related Songs

A Gisuzzu lu pigghiaru
(Carlo Muratori)
Thapsos
(Riccardo Tesi & Banditaliana)
Guerra
(Carlo Muratori)


[2008]
Testo e musica di Carlo Muratori
Lyrics and music by Carlo Muratori
Da/From: La padrona del giardino [2008]
muratoripadrona

  • Carlo Muratori - voce, chitarre/vocals, guitars
  • Giancarlo Parisi - nay
  • Marco Carnemolla - basso/bass
  • Francesco Bazzano - percussioni / percussions
  • Stefano Melone, Oreste Muccini - altre voci / backing vocals


  • Carlo Muratori.
    Carlo Muratori.


    Il testo è riprodotto direttamente dal libretto dell'album - Lyrics are reproduced directly from the album booklet. [CCG/AWS Staff]

    Di canzoni dedicate all'attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, costato la vita a 19 tra militari e civili italiani in Iraq, in questo sito ne abbiamo diverse e di valore diseguale. Sempre uguale, invece, il significato che diamo a quell'episodio, che non coincide minimamente con la retorica patriottarda della "missione di pace" e che non vuole dimenticare un paio di cose semplici: la prima è che in Iraq non ci dovevamo affatto andare, e la seconda è che i militari italiani, a Nassiriya, c'erano a fare la guardia a una raffineria di petrolio dell'ENI. Considerazione, quest'ultima, costata tra l'altro a Ferrando l'espulsione da Rifondazione Comunista da parte del "pacifista" Bevtinotti.

    Detto questo, è bene parlare di questa canzone di Carlo Muratori, e con le sue stesse parole che ho avuto modo di ascoltare direttamente dalla sua voce, giovedì 15 maggio 2008 al locale "Porto di Mare" di Firenze, durante un suo straordinario concerto nel quale ha presentato le canzoni del suo più recente album, La padrona del giardino. Di Carlo Muratori mi piace parlare non solo perché è coautore di una delle mie vere e proprie Bildungslieder, vale a dire Thapsos, assieme al toscano Riccardo Tesi; mi piace parlarne perché è riuscito, con questa canzone, a liberare finalmente Nassiriya da ogni retorica. Ha detto: "Scorrendo l'elenco delle vittime della strage, mi sono accorto di quanti siciliani ci fossero. Gente che era andata lì soltanto per guadagnare qualche soldo in più. Leggendo l'intervista alla madre di una delle vittime, mi ha colpito una bellissima espressione che ha usato: Qui noi mangiamo pane e lacrime." Su questa espressione, Muratori ha costruito questa canzone. Un'espressione bellissima e, mi permetto di aggiungere, autentica nella sua crudezza. Nessuna "patria", nessuna "missione di pace"; qui si dice chiaramente quel che si va a fare, si parte per la guerra e "non c'è guerra senza un morto, non c'è un morto senza pace." Ché lo sapevano benissimo, i militari, di andare a fare la guerra, e la guerra e basta; per guadagnare pane, lacrime, e morte. Grazie quindi a Carlo Muratori per avere riportato la cosa al suo nucleo, alla sua essenza. [RV]
    Bedda cu'u sa se tornu...
    Bedda cu'u sa se tornu...
    Bella domani parto
    che la guerra è pane e lacrime.
    Era un camion o un animale?
    L'occhi nun lo pottinu taljari.
    Era un lampo senza tuono
    leggiu leggiu comu'n fogghiu di giurnali.
    Comu pampina d'aranci
    sono il vento sono in volo.
    Come lama di rasoio
    taglio in due il lenzuolo del mio cielo.
    Bedda cu'u sa se tornu...
    Bedda cu'u sa se tornu...
    Bella domani parto
    che la guerra è pane e lacrime.
    Non c'è guerra senza un morto
    non c'è un morto senza pace...
    Non c'è guerra senza colpa
    nun c'è curpa ppi la cruci!
    Sulla croce gli innocenti
    figghi di 'na malasorti
    e ai piedi tu che piangi
    eterna luci si ca m'arresti dintra l'occhi.
    Bedda cu'u sa se tornu...
    Bedda cu'u sa se tornu...
    Bella domani parto
    che la guerra è pane e lacrime.
    Bedda dumani partu
    ca la guerra è pani e lacrimi.

    Contributed by Riccardo Venturi - 2008/5/17 - 19:00



    Language: English

    Versione inglese dal libretto dell'album
    English version from the album booklet
    NASSIRIYA

    Darling I wonder if I'll ever come back...
    Darling I wonder if I'll ever come back...
    Darling tomorrow I leave
    'cause the war is bread and tears.
    Was it a truck or an animal?
    The eyes couldn't see it.
    It was a lighting without thunder
    so much light as a sheet of paper.
    Like an orange tree leaf
    I'm the wind I'm flying.
    Like the blade of a razor
    I cut the sheet of my sky in two
    Darling I wonder if I'll ever come back...
    Darling I wonder if I'll ever come back...
    Darling tomorrow I leave
    'cause the war is bread and tears.
    There isn't war without someone dead
    there isn't someone dead without peace...
    There isn't war without guilt
    there isn't guilt for the cross.
    On the cross innocent people
    sons of a bad fate
    and at the bottom of the cross you are crying
    you are endless light that remains into my eyes.
    I cut the sheet of my sky in two
    Darling I wonder if I'll ever come back...
    Darling I wonder if I'll ever come back...
    Darling tomorrow I leave
    'cause the war is bread and tears.

    Contributed by daniela -k.d.- - 2008/5/17 - 19:30




    Main Page

    Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

    Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




    hosted by inventati.org