Language   

Yma o hyd

Dafydd Iwan
Language: Welsh


Dafydd Iwan

List of versions


Related Songs

Oscar Romero
(Dafydd Iwan)
Carlo
(Dafydd Iwan)
Tân yn Llŷn
(Plethyn)


[1981]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dafydd Iwan
Dafydd Iwan ac Ar Log, 1983

confiwch


" 'Yma o hyd' is an anthem for Welsh nationalists, Welsh-speaking culture and the industrial working class of Wales." - Martin Johnes, Swansea University.

Sebbene ancora soltanto per meno di due ore, al momento in cui comincio a scrivere, oggi è il 21 ottobre. Il 21 ottobre è l'anniversario, quest'anno il cinquantesimo sesto, della strage di Aberfan, in Galles. 21 ottobre 1966.



Centoquarantaquattro morti per una discenderia di carbone liquefatta dalle piogge dei giorni precedenti, di cui centosedici bambini della scuola elementare Pantglas, più i loro insegnanti. Ma non intendo “sintetizzare” di nuovo; occorre rimandare a una canzone che ne parla specificamente, Aberfan di David Ackles.

C'è tutto, in quella pagina; compresa l'incredibile storia della perturbazione ciclonica che, spostandosi a sud, potrebbe essere stata la medesima abbattutasi sull'Italia qualche giorno dopo. Quella, in pratica, responsabile dell'Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966.

Ma le perturbazioni e i cicloni non sono responsabili di niente, in realtà. A Aberfan come a Firenze e dovunque nel mondo. Responsabile a Aberfan fu la consueta e agghiacciante arroganza del capitale e del profitto. Quella, in realtà, si abbatté sulla scuola Pantglas di Moy Street cancellando un'intera generazione di bambini di un paese minerario gallese.

In quella pagina c'è pure il racconto, riportato da Antonina Bargellini (figlia dell'allora sindaco di Firenze, Piero Bargellini, nonché zia di Lorenzo Bargellini, detto Mao), del comitato delle famiglie dei minatori di Aberfan che, pur così duramente colpite dalla disgrazia, vollero raccogliere tutto ciò che potevano per gli alluvionati di Firenze, portandovi di persona anche i vestiti e i giocattoli dei loro figli morti, per i bambini di Firenze. Un atto meraviglioso di ciò che adesso sembra quasi una bestemmia: la Solidarietà.

Le bambine e i bambini di una classe della scuola Pantglas di Aberfan, coi loro insegnanti. Nessuno sopravvisse. YMA O HYD!
Le bambine e i bambini di una classe della scuola Pantglas di Aberfan, coi loro insegnanti. Nessuno sopravvisse. YMA O HYD!


Solidarietà senza paesi, senza frontiere, senza distinzioni. Solidarietà tra l'oscuro paesino minerario gallese quasi cancellato da una montagna di scorie nere, e la grande e famosa città d'arte sepolta da sei metri d'acqua di un fiume. Volevo ricordarlo in qualche modo.

Perché il Galles mi sta simpatico per questo e per altri motivi. Chissà, forse non è un caso che proprio un gallese, Richard Burton, abbia desiderato presentare un famoso filmato di appello alla solidarietà per Firenze (girato da Franco Zeffirelli), in quei giorni di quasi sessant'anni fa.

Mi sta simpatico, il Galles, perché ci ha una strana, antichissima e divertentissima lingua, non troppo dissimile dal bretone che pratico da una vita e mezzo. Ci sono buoni motivi per pensare che fosse la lingua di Re Artù, di Ginevra e di Lancillotto. Purtroppo non la parlo e non la scrivo, ne ho soltanto un'infarinatura più che mediocre; ma non può non stare simpatica una lingua dove il “cuculo” si scrive “cwcw”, e che è riuscita a esportare un suo cwm in cima al Chomolungma, nonostante il monte più alto del Galles stia un settemilacinquecento metri più in basso, metro più, metro meno.

Mi sta simpatico, il Galles, perché tra i combattenti britannici in Spagna, durante la Guerra Civile, nelle Brigate Internazionali buona parte erano gallesi. Mi sta simpatico per il suo verde che si mescola al nerofumo. Mi sta simpatico per le sue antiche leggende, per i suoi racconti, e per tante cose ancora. Mi sta simpatico per le facce dei minatori, distrutti dalla fatica e dal dolore, che si vedono nelle foto della tragedia di Aberfan.

Volevo ricordare tutto questo in qualche modo, stasera, mentre il tempo fugge inesorabile verso il 22 ottobre. Non sapevo esattamente come farlo, però; così, ad un certo punto, ho pensato a Dafydd Iwan e al suo “inno”, Yma o hyd.

E' una canzone famosa in Galles. E' considerata un “inno nazionalista”, e questa potrebbe essere una contraddizione. Magari lo sarà anche, d'accordo. E' una canzone che dice, però, che nonostante tutti i colpi e tutte le bordate della Storia, “noi siamo ancora qui”. Non dice niente di bellicoso; dice qualcosa di Resistenza. Una canzone scritta nel 1981, ma fatta uscire nel 1983, dove si nomina anche Margaret Thatcher, colei che ridusse il Galles quasi alla fame chiudendo il 40% delle miniere. Due terzi dei minatori gallesi si ritrovarono sul lastrico, grazie alla campionessa e iniziatrice della guerra ai poveri che ancora prosegue imperterrita in ogni parte del mondo. Che bruci all'inferno assieme ai suoi successori e ai suoi seguaci.

Per questo metto questa canzone, in ricordo di avvenimenti lontani e quasi dimenticati. Ma qui non si dimentica. Quel “Noi siamo ancora qui” ha un valore che va ben al di là del Galles. Siamo ancora qui in tempi brutti; ne verranno, un giorno, di migliori. Siamo ancora, e anche peggio di prima, alle prese con gli assassini nel nome del capitale e del liberismo. Siamo ancora alle prese col colonialismo. Ma siamo ancora qui, come ci sono quei bambini di Aberfan cancellati dal National Coal Board il 21 ottobre 1966. [RV]

Dwyt ti'm yn cofio Macsen,
does neb yn ei nabod o.
Mae mil a chwe chant o flynyddoedd,
yn amser rhy hir i'r co'.
Pan aeth Magnus Maximus o Gymru,
yn y flwyddyn tri-chant-wyth-tri,
a'n gadael yn genedl gyfan,
a heddiw - wele ni!
 
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd.
 
Chwythed y gwynt o'r Dwyrain,
rhued y storm o'r môr,
hollted y mellt yr wybren,
a gwaedded y daran "encôr"!
Llifed dagrau'r gwangalon,
a llyfed y taeog y llawr.
Er dued yw'r fagddu o'n cwmpas,
ry'n ni'n barod am doriad y wawr!
 
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd.
 
Cofiwn i Facsen Wledig
adael ein gwlad yn un darn
A bloeddiwn gerbron y gwledydd,
"Mi fyddwn yma tan Ddydd y Farn!"
Er gwaetha pob Dic Siôn Dafydd,
er gwaetha 'rhen Fagi a'i chriw,
byddwn yma hyd ddiwedd amser,
a bydd yr iaith Gymraeg yn fyw!
 
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth.
Ry'n ni yma o hyd,
ry'n ni yma o hyd,
er gwaetha pawb a phopeth,
er gwaetha pawb a phopeth...

Contributed by Riccardo Venturi - 2022/10/21 - 23:19




Language: English

English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
robert4289 (L. Trans.)

Still Here

You don't remember Macsen, [1]
nobody knows him.
One thousand and six hundred years,
a time too long to remember.
When Magnus Maximus [2] left Wales,
in the year 383,
leaving us a whole nation,
and today - look at us!

We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here.

Let the wind blow from the East, [3]
let the storm roar from the sea,
let the lightning split the heavens,
and the thunder shout "encore!"
Let the tears of the faint-hearted flow,
and the servile lick the floor.
Despite the blackness around us,
we are ready for the breaking of the dawn!

We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here.

We remember that Macsen the Emperor
left our country in one whole piece.
And we shall shout before the nations,
"We'll be here until Judgement Day!"
Despite every Dic Siôn Dafydd, [4]
despite old Maggie [5] and her crew,
we'll be here until the end of time,
and the Welsh language will be alive!

We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything.
We are still here,
we are still here,
in spite of everyone and everything,
in spite of everyone and everything...
[1] The Welsh name for Magnus Maximus, Macsen Wledig. See below.

[2] Welsh emperor of the Western Roman Empire, 383-388.

[3] Referring to the Anglo-Saxon settlements east of Welsh territory.

[4] A character in a poem of the Welsh satirical poet Jac Glan-y-gors.

[5] Margaret Thatcher, prime minister of the United Kingdom, 1979-1990.

Contributed by Riccardo Venturi - 2022/10/21 - 23:46




Language: Kurdish

Traduzione curda / Kurdish translation / Traduction curde / Kurdinkielinen käännös:
Bakur (L. Trans.)

kobanehinalivir
Hîna li vir

Macsen dihê bîra te,
Edî naye bîra ti kesî.
Hezar şeşsed sal,
Ji bo bîranînê gelek demeke dirêj e.
Ji Galerê Magnus Maksîmus,
Dema di sêsed û heştê sisiyan de koç kir,
Welateke tomerî ji me re hişt,
Û niha li me binihêre!

Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in.

Bila ba ji rohelat rabe,
firtone ji binê behrê biore,
Birûsk ezmên biqeliêşin,
Û biqîrin, "carde"!
Bila hêsrên dilê nerm biherike,
Û li erda şeveqê birijê.
Her çar terefê me tarî be jî,
Em carde ji bo şeveqê amade ne!

Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in.

Qral Facsen dihê bîra me
Yê bi tomerî welatek ji me re hişt
Û em li pêş gelan diqîrin,
"Em heya qîyametê li vir in!"
Digel her yek Dic Siôn Dafyddî
Digel Maggie û çeteya wî,
Heya dawiya mîladê emê li vir bin,
Û zimanê Galî dê her bijî!

Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,60
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in.
Em hîna li vir in,
Em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in,
Digel her kesî her tiştî em hîna li vir in...

Contributed by Riccardo Venturi - 2022/10/21 - 23:52




Language: Italian

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 22-10-2022 00:23

Ancora qui

Non ricordate Macsen,
nessuno lo conosce.
Milleseicento anni fa,
troppo tempo per ricordarsene.
Quando Magno Massimo lasciò il Galles
nell'anno 383,
lasciandoci una nazione intera:
e guardateci oggi!

Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti.
Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti
siamo ancora qui.

Che il vento soffi da oriente,
che la tempesta infuri dal mare,
che i lampi fendano i cieli,
e il tuono rombi “encore!”
Che scorran le lacrime dei vili,
che i servi lecchin per terra!
Nonostante le tenebre ci circondino,
siamo pronti per lo spuntar dell'alba!

Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti.
Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti
siamo ancora qui.

Ricordiamo che l'imperatore Massimo
lasciò il nostro paese integro.
E grideremo al cospetto delle nazioni:
“Saremo qui fino al Giorno del Giudizio!”
Nonostante ogni Dic Siôn Dafydd,
nonostante la vecchia Maggie e la sua banda,
saremo qui fino alla fine dei tempi,
e la lingua gallese resterà viva!

Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti.
Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti
siamo ancora qui.
Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti.
Siamo ancora qui,
siamo ancora qui,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti,
nonostante tutto e tutti
siamo ancora qui...

2022/10/22 - 00:24




Language: Finnish

Suomennos / Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise:
Pääsuke (L. Trans.)

Yhä täällä

Et muista kuka on Macsen,
häntä kukaan tunne ei
Eli vuotta tuhatkuussata sitten,
ken ajan tuon muistaa voi?
Kun jätti Magnus Maximus maamme
vuonna kolmesatakolme
oli maa täynnä voimaa
vaan tänään - katsokaa!

Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan.

Voi tuuli idästä käydä,
meri myrskytä saa,
salama halkaiskoon taivaan,
ja ukkosen kaikua antaa vaan,
kaikki pelkurit vaviskoot,
sitten vuoro orjamaisten on.
Vaikka musta yö kätkee valon,
kansamme aamun näkevä on!

Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan.

Muistamme Macsenin, miehen,
joka yhdisti tämän maan.
Saa kuulla kaikki kansat maissansa:
kansamme tuomiopäivän nähdä saa!
Vaikka joku kielensä pois heittää,
vaikka Maggie tekee minkä voi,
olemme täällä aikojen loppuun
ja kymrin kieli elää saa!

Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikesta,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta.
Yhä täällä ollaan,
yhä täällä ollaan,
huolimatta kaikista,
huolimatta kaikesta...

Contributed by Riccardo Venturi - 2022/10/21 - 23:58




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org