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E la vita dei mondine

Coro delle Mondine di Opera
Language: Italian (Lombardo)



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A mezzanotte in punto
(Anonymous)
Passerà
(Giovanna Marini)
Mateòti, Mateòti
(Anonymous)


Dal repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).



Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questo collage di canti di risaia.
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro Ingrato di Milano)
E la vita dei mondine
l’è ‘na vita troppo stanca,
gh’è il padrun che me cumanda
sempre avanti a lavorar.

E la vita dei mondine
l’è ‘na vita troppo trista,
ad alzarsi fa mal la vista
ed alzarsi non si può.

Oi l’anderemo a ca’
oi l’anderemo a ca’
oi l’anderemo a ca’ a godere la libertà

La libertà l’è quella di non mondar più riso
godere il paradiso, godere il paradiso.
La libertà l’è quella di non mondar più riso
godere il paradiso e godere la libertà.

A mangiar poc, poc, poc se diventa fiacc, fiacc, fiacc,
se diventa stracc, stracc, stracc se poeu pu andà.
A mangiar poc, poc, poc se diventa fiacc, fiacc, fiacc,
se diventa stracc, stracc, stracc se poeu pu andà.

Alla mattina il latte c’è
con il caffè e senza zucchero,
alla mattina il latte c’è
con il caffè e senza zucchero amaro è.

A mezzogiorno la pasta c’è
l’è tutta colla, l’è tutta colla.
A mezzogiorno la pasta c’è
l’è tutta colla del cartolèe.

Ed alla sera il brodo c’è
l’è l’acqua calda, l’è l’acqua calda.
Ed alla sera il brodo c’è,
l’è l’acqua calda de lavà i pe’

A mangiar poc, poc, poc se diventa fiacc, fiacc, fiacc,
se diventa stracc, stracc, stracc se poeu pu andà.
A mangiar poc, poc, poc se diventa fiacc, fiacc, fiacc,
se diventa stracc, stracc, stracc se poeu pu andà.

Contributed by Bernart Bartleby - 2013/12/31 - 10:01




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