Language   

China

Joan Baez
Language: English


Joan Baez

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[1989]

Testo e musica di Joan Baez.
dall'album "Speaking of Dreams"

I corpi dei civili  uccisi nella repressione militare delle proteste studentesche in piazza Tien-an-Men a Pechino giacciono accanto alle biciclette distrutte. ASSOCIATED PRESS
I corpi dei civili uccisi nella repressione militare delle proteste studentesche in piazza Tien-an-Men a Pechino giacciono accanto alle biciclette distrutte. ASSOCIATED PRESS


La canzone è stata scritta immediatamente dopo la spietata repressione poliziesca e militare della rivolta degli studenti cinesi di Piazza Tien-an-Men (4 giugno 1989). Non si è mai saputo il numero esatto degli studenti morti quel giorno nella grande piazza e nei suoi dintorni, ma si parla di una cifra da quattro a cinquemila.
Dopo quei fatti, tutti i paesi del cosiddetto "mondo libero" (USA in testa) fecero a gara per condannare il regime cinese e proposero "pesanti sanzioni economiche".
Solo pochi mesi dopo iniziava il riciclaggio capitalista in grande stile del potere cinese. Adesso la Cina è il più grande "mercato" del mondo. Di repressione, democrazia, libertà e diritti umani non parla quasi più nessuno; sono cose molto secondarie quando c'è da fare quattrini.
E così possiamo dirlo tranquillamente: sì, quei ragazzi di piazza Tien-an-Men sono morti invano.

Riccardo Venturi.
In the month of May, in the glory of the day
Came the descendants of a hundred flowers
And their fight it did begin with the aging Mandarin
And they fought with an extraordinary power
Everyone was smiling, their hearts were one
In Tiananmen Square

But it seems that the Spring this year in Beijing
Came just before the Fall
There was no summer at all
In Tiananmen Square
China... China

There's peace in the emerald fields, there's mist upon the lakes
But something is afoot in the People's Hall
The spirit of Chu Ping is alive in young Chai Ling
And the Emperor has his back against the wall
Black sun rising over Tiananmen Square
Over Tiananmen Square

But it seems that the Spring this year in Beijing
Came just before the Fall
There was no summer at all
In Tiananmen Square
China... China

In the month of June, in the darkness of the moon
Went the descendants of a hundred flowers
And time may never tell how many of them fell
Like the petals of a rose in some satanic shower
Everyone was weeping in all of China
And Tiananmen Square

But it seems that the Spring this year in Beijing
Came just before the Fall
There was no summer at all
In Tiananmen Square
China... China

And even the moon on the fourth day of June
Hid her face and did not see
Black sun rising over Tiananmen Square

And Wang Wei Lin, you remember him
All alone he stood before the tanks
A shadow of forgotten ancestors in Tiananmen Square

And my blue-eyed son, you had no one
You could call a hero of your age
You have the rainbow warriors of Tiananmen Square, singing
China Shall Be Free
China Shall Be Free
China Shall Be Free

Contributed by Riccardo Venturi - 2004/11/22 - 01:14




Language: Italian

Versione italiana di Riccardo Venturi
22 novembre 2004
CINA

Nel mese di maggio, nella gloria del giorno
sono arrivati i discendenti di cento fiori
e la loro lotta è iniziata con l'anziano Mandarino [*]
e hanno combattuto con forza straordinaria
ognuno sorrideva, i loro cuori erano tutt'uno
in piazza Tien-an-Men

Ma sembra che la primavera, quest'anno, a Pechino
sia arrivata subito prima dell'autunno
non c'è stata proprio estate
in piazza Tien-an-Men
Cina...Cina

C'è pace nei campi di smeraldo, c'è nebbia sopra i laghi
ma qualcosa si sta muovendo al Parlamento del Popolo
lo spirito di Chi Ping vive nel giovane Chai Ling
e l'imperatore è con le spalle al muro
un sole nero sorge su Piazza Tien-an-Men
su piazza Tien-an-Men

Ma sembra che la primavera, quest'anno, a Pechino
sia arrivata subito prima dell'autunno
non c'è stata proprio estate
in piazza Tien-an-Men
Cina...Cina

Nel mese di giugno, al buio della luna
andavano i discendenti di cento fiori
e il tempo non potrà mai dire quanti ne siano caduti
come i petali di una rosa sotto un temporale infernale
ognuno piangeva in tutta la Cina
e in piazza Tien-an-Men

Ma sembra che la primavera, quest'anno, a Pechino
sia arrivata subito prima dell'autunno
non c'è stata proprio estate
in piazza Tien-an-Men
Cina...Cina

E persino la luna del quarto giorno di giugno
nascose la sua faccia e non volle vedere
il sole nero che sorgeva su piazza Tien-an-Men

E Wang Wei Lin, lo ricordate,
si oppose da solo ai carri armati,
ombra di avi dimenticati in Piazza Tien-an-Men

E, figlio mio dagli occhi azzurri, non avevi nessuno
che tu potessi chiamare un eroe della tua età
ora hai i guerrieri arcobaleno di Piazza Tien-an-Men, che cantano
la Cina sarà libera
la Cina sarà libera
la Cina sarà libera
NOTA

[*] Il riferimento è a Hu Yaobang, il vecchio protagonista della politica cinese che sosteneva una democratizzazione della vita politica cinese ed era sostenuto dagli studenti che iniziarono le loro lotte proprio per protestare contro la sua esautorazione totale da parte del potere cinese.

2004/11/22 - 12:45




Language: Italian

Ulteriore versione italiana, ripresa da:

http://ospiti.peacelink.it/marino/testipax/canzonipace.html
Nel meso di maggio, nella gloria del giorno
Vennero i discendenti dei cento fiori
per combattere contro l'invecchiato Mandarino
E combatterono con un potere straordinario
Tutti erano sorridenti, ed i loro cuori uniti,
in piazza Tien An Men (Coro...)
Ma pareva la Primavera quell'anno in Bejling
Venne proprio la disfatta
Là non fu l'Estate per nessuno in piazza Tien An Men

Fu la pace nei campi di smeraldo, calò la nebbia sopra i laghi,
Ma qualcosa si mise in marcia nel Palazzo del Popolo
Lo spirito di Chu Ping era vivo nel giovane Chai Ling
E l'Imperatore indietreggiò contro il muro
Nero sole nascente sopra piazza Tien An Men
sopra piazza Tien An Men (Coro...)

Nel mese di Giugno, nelle tenebre della luna
Andarono i discendenti dei cento fiori
Ed il tempo non poté narrare come molti di loro caddero
Come i petali di una rosa sotto certi satanici acquazzoni
Tutti erano piangenti in tutta la Cina
ed in piazza Tien An Men (Coro...)

Ed anche la luna il quarto giorno di Giugno
nascose il suo volto e non si fece vedere
Nero sole nascente sopra piazza Tien An Men

E Wang Wei Lin, voi lo ricordate
Tutto solo fermo in piedi di fronte ai tanks
Un'ombra degli antenati dimenticati
in piazza Tien An Men
E mio figlio dagli occhi azzurri, non sei solo
Potresti chiamarlo un eroe della tua epoca
Siete i i Guerrieri dell'Arcobaleno di piazza Tien An Men,
che cantano La Cina sarà libera

Contributed by Riccardo Venturi - 2005/4/8 - 18:48


"Te la faccio passare io la voglia di stare tutto il santo giorno davanti a quel compiùter!"

Da La Repubblica del 19 agosto 2009.

Ragazzi seviziati per 'guarirli' dal web. Uno muore, orrore e proteste in Cina

dal nostro corrispondente GIAMPAOLO VISETTI

PECHINO - Esplode in Cina la rivolta contro gli istituti che, con metodi militareschi, promettono di guarire i teenager "malati di web". Pu Liang, 14 anni, è stato ricoverato ieri in gravi condizioni all'ospedale dopo essere stato pestato dai suoi educatori dell'"Anti-traditional Education Training Center" di Chengdu, nella provincia del Sichuan. L'adolescente ha subìto molte fratture e gravi lesioni ai reni. I medici hanno scoperto che i suoi polmoni erano pieni d'acqua.
La polizia ha arrestato il capo degli istruttori e denunciato alcuni compagni di cure di Pu Liang.

La notizia, riportata oggi dai giornali, ha scatenato forti reazioni. Il 2 agosto un altro adolescente di 15 anni, considerato "dipendente da internet", era morto dopo essere stato massacrato di botte in un "campo di correzione" di Guangxi Qihuang, nel sud della Cina. Dopo il suo arrivo, Deng Senshan era stato immediatamente messo in isolamento in una cella. Le sue proteste, il rifiuto di raggiungere la mensa "camminando spedito", avevano scatenato la violenza del personale, che lo ha ucciso a calci e pugni. Quattro persone sono state arrestate e la clinica è stata chiusa.
La polizia ha scoperto che nei centri che promettono di guarire dalla dipendenza elettronica, i ragazzi vengono sottoposti a ripetute sedute di elettroshock. I danni al cervello, secondo i medici, sono devastanti e irreversibili. La popolazione, sconvolta, chiede ora alle autorità di porre al più presto fine a questi abusi.

In Cina gli utenti di internet sono circa 340 milioni. Su 100 milioni di adolescenti, oltre 10 soffrirebbero di dipendenza da web, alterazione nervosa per altro difficile da diagnosticare. Negli ultimi anni sono sorte oltre 400 cliniche di riabilitazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di istituti privati e abusivi, che promettono miracoli in cambio di rette da capogiro. I metodi usati sono quelli più rigidi usati nell'esercito in caso di insubordinazione: digiuni, isolamento, percosse, obbedienza assoluta a regole feree e divieto di usare qualsiasi apparecchio elettronico. I casi di adolescenti finiti in ospedale per soprusi, sono migliaia. In luglio il Ministero della sanità ha bandito l'uso dell'elettroshock per la dipendenza da internet, ma il controllo resta inattuato. Davanti alla sollevazione popolare, oggi il governo ha dichiarato che nessuna clinica privata che promette di guarire dalla dipendenza da web è legalmente registrata e che non esistono metodi certi per curare il bisogno compulsivo di stare davanti al computer.

I genitori di Pu Liang avrebbero pagato 5 mila yuan (circa 520 euro ndr) per guarire il figlio, investendo i risparmi di anni. La famiglia della prima vittima aveva consengnato agli educatori l'equivalente di 750 euro per un mese di "training". "Mio figlio era sano e buono - dice ora il padre - il suo problema era che non riusciva a staccarsi dal computer. Aveva bisogno di fiducia, di stare con altri amici e di tornare a scuola. Non era un criminale da uccidere a calci".

Un rapporto pubblicato oggi rivela che in Cina l'80% dei bambini usa internet già alle elementari. Il 7% di essi risulta web-dipendente e un altro 5% rischia di diventarlo entro pochi anni. I maschi sono più a rischio delle femmine. Ad ammalarsi più spesso, i ragazzi che non possiedono un Pc, ma che passano giornate connessi negli internet-cafè, lontani dal controllo dei genitori.

Alessandro - 2009/8/19 - 15:55




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