Lingua   

Primi di luglio, secondo millennio

Carlo Demara
Lingua: Italiano




Quando
il sole inarcò la schiena.

Quando
le porte e le case si fecero blindate.

Quando
ci aprirono le gambe spingendoci al muro
e per un giorno intero la libertà diventò un’altra cosa.

Quando
i manganelli disegnarono la strada
e l’aria si fece veleno.

Quando
le aquile si alzarono in volo
e i militari si vestirono a festa.

Voltammo
le spalle al muro per continuare a dormire
per paura che toccasse anche a noi.
Noi che avevamo comprato tutto quello che avevano
detto
vestito gli abiti adatti, parlato la stessa lingua.
Eppure era chiaro qualcosa di indivisibile si era
rotto

Quando

gli inglesi, gli olandesi, i tedeschi, i francesi,
i giornalisti, gli studenti, i dissidenti, i musicisti,
gli artisti , gli anarchici, gli architetti, gli avvocati,
i pensionati, i laureati, gli operai, i disoccupati,
i giardinieri, i muratori, gli autostoppisti, i camionisti,
i benzinai...

sentirono

da vicino

sulla pelle

cosa

si sente

quando

si muore.



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