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Ballata ai dittatori

Fausto Amodei
Lingua: Italiano


Fausto Amodei


Tiranni e generali, marescialli e imperatori,
uomini del destino, colonnelli e dittatori,
voi che credete d'essere diversi da noi altri,
voi che credete d'essere più forti, saggi e scaltri:
ora, finché ne avete il tempo,
su, date agli altri il buon esempio,
e scomparite ai nostri sguardi
prima che sia già tardi.

Quanti di voi non sentono timori ed apprensioni,
solo perché posseggono le bombe ed i cannoni,
quanti di voi non temono nemici e congiurati
perché son ben sicuri di averli già ammazzati:
faran la parte, prima o dopo,
non più del gatto, ma del topo,
con una corda al collo stretta,
come una marionetta.

Quel che di voi si sente potente ed importante,
solo perché è pagato dal ricco e dal mercante,
e pensa di comprare, persino a buon mercato,
la libertà soppressa, l'onore calpestato:
la sua carogna, è cosa certa,
la lasceranno all'aria aperta,
e il suo valore andrà stimato
meno di un bue scannato.

Quanti di voi ci credono un gregge di montoni
che solo col bastone si può far stare buoni
e pensan che si scusino le loro bastonate
perché non perdon Messa le feste comandate:
avranno la soddisfazione di recitare
un'orazione per affidare,
a malincuore,
l'anima al Creatore.

Tiranni e generali, marescialli e imperatori,
uomini del destino, colonnelli e dittatori,
voi che credete d'essere diversi da noi altri,
voi che credete d'essere più forti, saggi e scaltri:
tutti gli oppressi di 'sto mondo
un dì faranno un girotondo
e suoneran tamburi e trombe
sopra le vostre tombe.



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