Lingua   

Oltre il mare

Joe Fallisi
Lingua: Italiano


Joe Fallisi


Italia del dopoguerra,
c'era ancora odore di sangue e polvere da sparo nell'aria,
un odore che il tempo non cancella
e di questo ci saziavamo, il cibo era come il tempo
per aspettare il grano un tempo che non avevamo.
Valigie piene di sogni, risparmi,
rimasero solo i sogni quando pagammo gli imbarchi diretti verso l'America,
stanchi, ammassati come animali,
all'anagrafe sbagliarono il mio nome ma tenni le mie iniziali: G. Capone
barbiere di professione signore
con i primi soldi comprai una casa di legno e di cartone e dal...
niente rimasi con niente, ebbi solo una cosa di valore nella mia vita:
un figlio che si chiamava Al.

S'alza la luna, calda è la sera.
Splende la luce sulla lampara.
Laggiù la riva non è lontana,
sento il tuo cuore.


Questa è la storia di Nicola,
ciabattino di Torremaggiore che passando l’oceano è passato alla Storia.
Lascia tutto, cioè niente, ha solo diciassette anni,
e si imbarca su un bastimento carico di suoi compagni.
E quando sbarca in America è solo un minorenne,
uno straniero proveniente dall’Europa periferica.
Lavora dalla notte a quando il giorno ridiventa notte,
capisce poco la lingua, ma pensa molto, così abbraccia le lotte dei compaesani
che, come lui, vedono troppo lontani
dagli italiani i diritti che sono legittimi per gli americani.
Un mercoledì viene arrestato,
se ci sono i pregiudizi non servono le prove per condannarlo, bastano gli indizi.
Chissà se cambierà domani,
pensa mentre resta a terra, in cella, ha solo mani nelle mani;
ma è l’atto finale, condannato per ciò che non ha fatto.
Così muore, giustiziato per errore, Nicola Sacco.

S'alza la luna, calda è la sera.
Splende la luce sulla lampara.
Laggiù la riva non è lontana,
sento il tuo cuore.



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