Tra la tempesta a primavera, e il colle dolce della sera,
catastrofe e poi risalita, ricostruire un’altra vita.
Tra la città che guarda il mare e gli occhi bruni lì a sognare,
capelli folli e cuore aperto danzando a cerchio nel deserto.
I deltaplani all’orizzonte, non sai che arrivano dal fronte,
tra il rombo dei carri a motore senti nell’aria quell’odore
come se il vento andasse a fuoco. Un attimo e non è più un gioco.
Senza capire cosa e chi provi a fuggire via da lì.
Shanì,
Shanì.
Dov’era musica ora è tuono, e quei ragazzi dove sono?
Ora son grida soffocate e scarpe e braghe insanguinate.
Dov’era un fiore ora è la sabbia, dov’era gioia solo rabbia,
di quella danza il mondo intero conosce solo un cimitero.
Shanì,
Shanì.
L’ultima volta che t’han vista eri una terra di conquista
Stretta tra volti senza nome, come una stella in contrazione.
Senza capire dove e come sei andata alla televisione,
stesa sul retro di un furgone, ridotta a scontro d’opinione.
Shanì,
Shanì.
E quando il cielo sarà aperto crescerà un fiore nel deserto.
Senza sapere chi né come, chi passerà vedrà il tuo nome,
quando il mitragliatore tace quel fiore rosso sarà in pace.
L’aria dei colli a primavera carezza l’ombra della sera
mentre il tuo fiore si rinserra come alla fine di una guerra.
catastrofe e poi risalita, ricostruire un’altra vita.
Tra la città che guarda il mare e gli occhi bruni lì a sognare,
capelli folli e cuore aperto danzando a cerchio nel deserto.
I deltaplani all’orizzonte, non sai che arrivano dal fronte,
tra il rombo dei carri a motore senti nell’aria quell’odore
come se il vento andasse a fuoco. Un attimo e non è più un gioco.
Senza capire cosa e chi provi a fuggire via da lì.
Shanì,
Shanì.
Dov’era musica ora è tuono, e quei ragazzi dove sono?
Ora son grida soffocate e scarpe e braghe insanguinate.
Dov’era un fiore ora è la sabbia, dov’era gioia solo rabbia,
di quella danza il mondo intero conosce solo un cimitero.
Shanì,
Shanì.
L’ultima volta che t’han vista eri una terra di conquista
Stretta tra volti senza nome, come una stella in contrazione.
Senza capire dove e come sei andata alla televisione,
stesa sul retro di un furgone, ridotta a scontro d’opinione.
Shanì,
Shanì.
E quando il cielo sarà aperto crescerà un fiore nel deserto.
Senza sapere chi né come, chi passerà vedrà il tuo nome,
quando il mitragliatore tace quel fiore rosso sarà in pace.
L’aria dei colli a primavera carezza l’ombra della sera
mentre il tuo fiore si rinserra come alla fine di una guerra.
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