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Canto dei confinati di Ustica 1927

anonimo
Lingua: Italiano




Dagli affetti e dal lavoro ci han banditi i prepotenti,
Su quest’isole ridenti ci han voluti confinar
Solo perché in cor ci splende una fede e una speranza
Di fraterna comunanza, di giustizia e di bontà.

Ma se vinti adesso siamo, non per questo muterem
L’ideal che professiamo sempre in cuore porterem!

Non ci scuote, non ci piega il terror dell’oppressione,
Nell’esilio la fazione si ritempra sempre più.
Noi vogliamo la ribelle che c’infiamma il nostro core,
Nel suo manto di splendore l’avvenire additerà

Alle plebi della terra, invitandole a pugnar,
Sgominando nella guerra il servaggio secolar!
Alle plebi della terra, invitandole a pugnar,
Sgominando nella guerra il servaggio secolar!



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